ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06288

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 594 del 28/02/2012
Firmatari
Primo firmatario: CAUSI MARCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 28/02/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CALVISI GIULIO PARTITO DEMOCRATICO 28/02/2012
FLUVI ALBERTO PARTITO DEMOCRATICO 28/02/2012
STRIZZOLO IVANO PARTITO DEMOCRATICO 29/02/2012


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 28/02/2012
Stato iter:
29/02/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 29/02/2012
Resoconto CALVISI GIULIO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 29/02/2012
Resoconto CERIANI VIERI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 29/02/2012
Resoconto CALVISI GIULIO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 29/02/2012

DISCUSSIONE IL 29/02/2012

SVOLTO IL 29/02/2012

CONCLUSO IL 29/02/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-06288
presentata da
MARCO CAUSI
martedì 28 febbraio 2012, seduta n.594

CAUSI, CALVISI, FLUVI e STRIZZOLO. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:
l'articolo 2, comma 6, del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, e l'articolo 18, comma 5, del decreto legislativo 6 maggio 2011 n. 68, stabiliscono, a decorrere dall'anno 2012, che l'addizionale comunale e provinciale all'accisa sull'energia elettrica di cui all'articolo 6, comma 1, lettere a), b) e c), del decreto-legge n. 511 del 1988, cessano di essere applicate nelle regioni a statuto ordinario ed è corrispondentemente aumentata, nei predetti territori, l'accisa erariale in modo tale da assicurare la neutralità finanziaria ai fini del rispetto dei saldi di finanza pubblica;
in attuazione delle citate disposizioni il Ministro dell'economia e delle finanze ha emanato, in data 30 dicembre 2011, due decreti attuativi recanti la determinazione dell'aumento, a decorrere al 1° gennaio 2012, dell'accisa sull'energia elettrica, tale da garantire l'invarianza di gettito, a seguito della soppressione dell'addizionale provinciale e dell'addizionale comunale, nelle regioni a statuto ordinario;
ai sensi dei principi giuridici posti a fondamento della direttiva del Consiglio 2003/96/CE, non risulta possibile applicare aliquote di accisa sull'energia elettrica impiegata per qualsiasi applicazione nelle abitazioni, diversificate in relazione al luogo geografico in cui ne avviene il consumo, e pertanto non risulterebbe coerente con il diritto comunitario la determinazione di una aliquota di accisa sull'energia elettrica impiegata, per il predetto uso, nelle regioni a statuto ordinario differente dall'aliquota applicata alla medesima energia elettrica impiegata nelle regioni a statuto speciale;
pertanto, per quanto concerne la definizione delle modalità per la neutralizzazione, nei confronti delle regioni a statuto speciale e delle province autonome di Trento e di Bolzano, delle maggiori entrate, i citati decreti attuativi emanati dal Ministero dell'economia e delle finanze hanno ritenuto necessario rinviare alla procedura del tavolo di confronto di cui all'articolo 27, comma 7, della legge 5 maggio 2009, n. 42;
lo strumento del tavolo di confronto tra il Governo, le regioni a Statuto speciale e le province autonome, è stato istituto, nell'ambito della Conferenza permanente, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 6 agosto 2009, ed è convocato dal Ministro per i rapporti con le regioni in sessione plenaria, alla quale partecipano anche i presidenti delle regioni a statuto speciale e delle province autonome, ai sensi dell'articolo 1, comma 3 del citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri;
a seguito dell'interpellanza urgente 2-01335, svoltasi lo scorso 26 gennaio 2012, recante gli orientamenti del Governo in ordine all'aumento dell'accisa sull'energia elettrica, al fine di tutelare le imprese, l'interpellato sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze ha dichiarato che l'aumento delle accise in sostituzione del tributo addizionale comporterà una sensibile riduzione del carico fiscale per i soggetti che operano nelle regioni a statuto ordinario ove è stata soppressa la predetta addizionale per gli utenti che registrino consumi oltre una determinata soglia di esenzione;
in conseguenza dell'aumento uniforme su tutto il territorio nazionale dell'accisa prevista dai citati decreti ministeriali ed a seguito dell'inoperatività del tavolo tecnico che avrebbe dovuto prevedere la soppressione dell'addizionale provinciale e comunale anche nelle regioni a statuto speciale e nelle province autonome, molte imprese appartenenti a questi territori, in particolar modo gli opifici che utilizzano notoriamente consistenti volumi di energia elettrica per le loro produzioni, vedono minacciata la loro esistenza, per la difficoltà di far fronte al forte aumento delle bollette con le inevitabili e conseguenti ripercussioni sul occupazionale -:
quali iniziative intenda intraprendere per porre rimedio a questa ingiustificata sperequazione di trattamento nei confronti degli utenti delle regioni a statuto speciale e delle province autonome, al fine di far cessare l'applicazione delle addizionali sull'energia elettrica anche alle regioni a statuto speciale e alle province autonome con effetto retroattivo a decorrere dal 1° gennaio 2012.
(5-06288)