FORCOLIN, NICOLA MOLTENI, FUGATTI, COMAROLI e BITONCI. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:
il Monte dei Paschi di Siena è da tempo sotto la luce dei riflettori: nei giorni scorsi diversi organi di informazione hanno diffuso la notizia che la CONSOB avrebbe aperto una verifica sul Monte dei Paschi di Siena per una presunta violazione della direttiva MIFID in tema di «inducement», cioè «qualsiasi forma di denaro, incentivi, beni e servizi, diversi dalle commissioni e competenze normalmente fatturate per il servizio che un'impresa di investimento o i suoi dipendenti ricevono da un terzo in relazione al servizio prestato al cliente»; l'EBA, European Banking Authority, ha imposto all'istituto senese, a seguito della fissazione di nuovi e più stringenti requisiti patrimoniali, una ricapitalizzazione di 3,2 miliardi di euro; il management della banca sta valutando se procedere attraverso aumento di capitale o attraverso altre azioni;
l'istituto sta palesando, al pari di altre banche italiane, l'inconsistenza del proprio assetto proprietario: il principale socio privato, Francesco Gaetano Caltagirone, ha in pratica azzerato la propria partecipazione in MPS; la fondazione Monte dei Paschi di Siena, azionista di maggioranza dell'istituto, starebbe per cedere il 15 per cento del capitale per rientrare di una propria posizione debitoria, aprendo scenari nuovi e nebulosi sul futuro dell'istituto, in un momento in cui anche gli organi amministrativi andranno a rinnovo;
nonostante le difficoltà oggettive che l'istituto sta vivendo, testimoniato anche dall'altalenante corso dei prezzi del titolo sul mercato azionario, MPS, tramite anche la Fondazione, continua ad essere soggetto attivo nella promozione del territorio di appartenenza, attraverso iniziative culturali, ma anche sportive di tutto rilievo: il supporto alla squadra di pallacanestro di Siena è un esempio, con un impegno finanziario di diversi milioni di euro in ogni stagione, a dispetto delle necessità di ricapitalizzazione e dell'emissione di circa 2 miliardi di euro di Tremonti bond; stupisce, d'altronde, leggere, che, a fronte di un così importante impegno in campo sportivo, l'istituto non abbia intenzione di rimborsare la quota dei bond sottoscritti, e non riesca a pagare gli interessi previsti a favore dello Stato, circa 160 milioni all'anno, per la cronica sete di liquidità; le stesse notizie parlano di un «escamotage» contabile che permetterebbe a MPS di avere un risultato netto negativo al 31 dicembre 2011, operando una svalutazione dell'avviamento associato all'acquisizione di Antonveneta, con la conseguenza positiva per MPS di non dover pagare la cedola annuale -:
quali siano le modalità e le condizioni di pagamento degli interessi sui Tremonti bond emessi dal Monte dei Paschi di Siena.
(5-06287)