ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06213

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 588 del 20/02/2012
Firmatari
Primo firmatario: SIRAGUSA ALESSANDRA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 20/02/2012


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 20/02/2012
Stato iter:
15/03/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/03/2012
Resoconto ROSSI DORIA MARCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 15/03/2012
Resoconto SIRAGUSA ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 20/02/2012

DISCUSSIONE IL 15/03/2012

SVOLTO IL 15/03/2012

CONCLUSO IL 15/03/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-06213
presentata da
ALESSANDRA SIRAGUSA
lunedì 20 febbraio 2012, seduta n.588

SIRAGUSA. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:

il 9 febbraio 2012 l'assessorato regionale all'istruzione della Sicilia annuncia con una nota stampa, l'invio al Ministero dell'istruzione dell'università e della ricerca del piano di dimensionamento della rete scolastica siciliana;

nella nota di cui sopra si legge che «Il piano di dimensionamento collega l'autonomia scolastica dei singoli istituti al rispetto di determinati parametri numerici e comporterà, già a decorrere dall'inizio del prossimo anno scolastico, la soppressione di 143 autonomie scolastiche. Per la predisposizione del documento, l'assessorato regionale all'istruzione e la formazione professionale ha coinvolto, con un tavolo tecnico, tutti i soggetti istituzionali interessati alla procedura: enti locali, Upi, Anci, sindacati della scuola regionali e territoriali, consigli scolastici provinciali, Uffici scolastici territoriali e Ufficio scolastico regionale. I parametri numerici tenuti in considerazione, così come previsto dalla direttiva del presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, sono stati quelli fissati dalla legge regionale n. 6/2000. I limiti quantitativi entro i quali sono stati computati anche gli alunni delle scuole materne regionali e comunali autorizzate, affidate alla responsabilità organizzativa e funzionale dei dirigenti scolastici, sono stati utilizzati soprattutto per mantenere in vita quelle autonomie scolastiche ritenute essenziali nei singoli territori per assicurare un servizio scolastico efficace, in particolare in quelle realtà periferiche o con presenza di evidenti forme di disagio sociale. Per coniugare le esigenze di garantire un servizio scolastico ottimale e al contempo ridurre la spesa, si è proceduto agli accorpamenti di istituzioni scolastiche in tutti i casi in cui non pregiudicheranno l'efficienza del servizio scolastico anche al di sopra dei limiti minimi fissati della legge n. 6. Solo per circoscritte situazioni l'assessorato si è discostato dalle indicazioni formulate in sede di tavolo tecnico, a seguito di una valutazione positiva di una serie di osservazioni pervenute da soggetti istituzionali, culturali, occupazionali, espressioni di specificità territoriali in data successiva alla concertazione del tavolo tecnico. Viene evidenziata inoltre una precisa scelta relativa ad una gran parte degli attuali Licei artistici che promanano dai preesistenti Istituti d'arte: per questa tipologia di istituzioni scolastiche si è ritenuto di non procedere ad interventi di dimensionamento, poiché si procederà in tempi brevissimi alla verifica della possibilità di attivare provvedimenti di accorpamento con gli Istituti d'arte regionali, insistenti nei medesimi territori, per i quali è già stata avanzata al Ministero, una richiesta di statizzazione, e al tempo stesso, assicurare la possibilità di mantenere invariata la tradizionale offerta formativa con l'attivazione di corsi di istruzione e formazione professionale, in coerenza con le consolidate vocazioni artistiche e produttive dei singoli territori»;

nei giorni successivi l'assessore regionale all'istruzione dirama una nuova nota nella quale si afferma che sono state disposte «limitate variazioni» in entrambi i settori formativi, a seguito di «osservazioni e proposte pervenute da soggetti istituzionali, culturali, del mondo della produzione, formativi ed occupazionali, espressioni di specificità territoriali e delle loro affinità culturali e delle tradizioni locali»;

si tratterebbe invece, a ben vedere, di accorpamenti, riorganizzazioni, aggregazioni, fusioni che coinvolgerebbero due province - quella di Palermo e quella di Messina - nove comuni ed undici scuole;

queste variazioni, in taluni casi, hanno stravolto quanto definito in sede di tavolo tecnico regionale, già talora divergente rispetto ai criteri stabiliti in precedenza dalla stessa Regione siciliana: sono state fatte aggregazioni tra succursali diverse molto distanti fra loro senza tenere conto dell'affermato principio della territorialità e sono state fatte aggregazioni tra comuni diversi e si sono ottenuti istituti comprensivi sommando alunni provenienti da plessi diversi, pur di raggiungere gli obiettivi prefissati;

sfugge pertanto la ratio di tali modifiche che all'interrogante appaiono frettolose e non adottate in sede di una trasparente discussione del tavolo regionale;

intanto, il piano complessivo della rete scolastica siciliana, così come è stato inviato a Roma, non è ancora stato reso pubblico dall'assessorato;

in questi giorni molti istituti coinvolti da accorpamenti e divisioni fanno sentire la loro netta contrarietà a tali misure e denunciano di non essere stati avvisati e di non aver potuto partecipare al tavolo tecnico: è il caso di alcune scuole primarie e medie, del liceo psicopedagogico Regina Margherita, del liceo «Galileo Galilei» e del liceo scientifico Mario Rutelli;

a tal proposito, nei giorni scorsi, gli studenti del liceo socio-psico pedagogico hanno fatto un sit-in davanti alla sede dell'assessorato regionale all'istruzione: il liceo Regina Margherita, secondo il recente provvedimento, dovrebbe infatti cedere 24 classi del plesso di via Bari all'istituto tecnico commerciale Ferrara, che su 106 classi, rappresenta quasi un quarto dell'intero istituto -:

se il Ministro sia a conoscenza di quanto illustrato in premessa, se non intenda acquisire spiegazioni sui criteri adottati e sulle modifiche al piano apportate al di fuori del tavolo istituzionale e se, prima della definitiva entrata in vigore del piano, non intenda verificare quanto sopra esposto.(5-06213)