ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/06155

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 585 del 14/02/2012
Firmatari
Primo firmatario: BARBIERI EMERENZIO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 14/02/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DE CAMILLIS SABRINA POPOLO DELLA LIBERTA' 14/02/2012


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 14/02/2012
Stato iter:
15/02/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 15/02/2012
Resoconto DE CAMILLIS SABRINA POPOLO DELLA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 15/02/2012
Resoconto ROSSI DORIA MARCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 15/02/2012
Resoconto DE CAMILLIS SABRINA POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 15/02/2012

SVOLTO IL 15/02/2012

CONCLUSO IL 15/02/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-06155
presentata da
EMERENZIO BARBIERI
martedì 14 febbraio 2012, seduta n.585

BARBIERI e DE CAMILLIS. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:

in data 3 gennaio 2012 i rettori della federazione del sistema universitario lucano-molisano-pugliese hanno inviato una lettera aperta al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca per denunciare una disparità di trattamento nella distribuzione dei fondi tra università del Centro-Nord e del Centro-Sud;

infatti, il 14 dicembre 2011 il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ha diffuso i dati sulla dotazione del Fondo di finanziamento ordinario assegnata ai singoli atenei pubblici nazionali. La cosiddetta quota premiale del fondo comporta, come da normativa, premialità e penalizzazioni finanziarie per gli atenei cosiddetti «virtuosi» e «non virtuosi»;

da tale ripartizione si constata che su 27 atenei centro-meridionali solo 2 appaiono marginalmente virtuosi, mentre delle 27 università del Centro-Nord ben 23 rientrano tra la categoria delle «virtuose»;

il fondo di finanziamento ordinario presenta delle sperequazioni e differenze ingiustificabili in quanto tali disuguaglianze hanno origini «storiche» di molto precedenti alla recente introduzione di criteri meritocratici di premialità, perché dai dati che rilevano i rettori gli atenei che ricevono la maggiorazione di Fondo di finanziamento ordinario non sono sovrafinanziati perché «virtuosi», ma risultano «virtuosi» (cioè con performance superiori alla media) proprio in quanto già preliminarmente sovrafinanziati;

tale situazione si aggrava nelle discutibili modalità con le quali sono stati finora definiti i criteri ed i pesi dell'algoritmo di premialità, in quanto (ad esempio) nella didattica si premia la facilità di superamento degli esami e non la qualità della formazione ricevuta, e nella ricerca si portano in conto solo alcuni capitoli di finanziamento nazionale ed europeo, e non altri, e si ignorano gli indicatori bibliometrici internazionali di produttività scientifica;

inoltre, alle sperequazioni nella distribuzione del finanziamento ordinario si sommano le enormi differenze tra i livelli di tassazione sopportabili dalle rispettive popolazioni studentesche e tra i contributi offerti, alle università locali, dai rispettivi territori: in primis da parte degli enti locali e delle fondazioni bancarie, notoriamente molto più ricchi nelle regioni centro-settentrionali di quanto accada nel Meridione d'Italia -:

quali iniziative, anche normative, intenda assumere al fine di porre rimedio alla situazione descritta in premessa ed evitare ulteriori discriminazioni a danno degli atenei ubicati nelle regioni più povere. (5-06155)