ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06097

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 582 del 07/02/2012
Firmatari
Primo firmatario: PALAGIANO ANTONIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 07/02/2012


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 07/02/2012
Stato iter:
27/06/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 27/06/2012
Resoconto CARDINALE ADELFIO ELIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 27/06/2012
Resoconto PALAGIANO ANTONIO ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 07/02/2012

DISCUSSIONE IL 27/06/2012

SVOLTO IL 27/06/2012

CONCLUSO IL 27/06/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-06097
presentata da
ANTONIO PALAGIANO
martedì 7 febbraio 2012, seduta n.582

PALAGIANO. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:

l'applicazione delle tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA) in Italia è fortemente legata alla destinazione dei fondi che lo Stato eroga alle regioni, in base a quanto stabilito dall'articolo 18 della legge n. 40 del 2004, al fine di garantire l'accesso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita alle pazienti residenti nella regione stessa;

tuttavia, non tutte le regioni d'Italia hanno destinato al suddetto scopo queste risorse, altre ancora non hanno utilizzato in maniera efficiente i fondi statali, creando così un disagio per la popolazione;

ad esempio la regione Campania ha utilizzato - come da delibera n. 2042 del 28 dicembre 2005 - solamente i finanziamenti relativi al 2004-2005 destinati all'attivazione e al potenziamento dei centri di procreazione medicalmente assistita in tutte le province campane;

considerando che la regione Campania percepisce circa 700.000 euro l'anno - avendo un alto tasso di coppie in età fertile - per il potenziamento della rete di procreazione medicalmente assistita, allo stato attuale, quasi tre milioni di euro risulterebbero ancora nelle casse regionali;

ciò implica la continua ed inarrestabile crescita del fenomeno della migrazione delle coppie infertili campane verso il Nord: nel 2009 oltre il 40 per cento dei cicli effettuati in strutture del Nord Italia, pubbliche o private convenzionate, hanno interessato donne del sud Italia, provenienti prevalentemente dalla Campania;

questo esodo fa sì che i fondi della regione Campania vengano in qualche modo convogliati verso centri di procreazione medicalmente assistita di altre regioni e che, per mancanza di adeguate politiche regionali, i centri campani non riusciranno mai a soddisfare le esigenze del territorio e a garantire strutture e prestazioni alle pazienti della regione;

dall'ultima relazione al Parlamento sull'attuazione della legge 28 giugno 2011, n. 40, si apprende che la Campania «destinerà la somma erogata nell'anno 2010 per potenziare le attività dei centri di procreazione medicalmente assistita», senza alcuna particolare specifica -:

se tutte le regioni, anche quelle che hanno comunicato la destinazione o l'intensione di destinare le risorse ai centri di procreazione medicalmente assistita regionali, abbiano formulato un rendiconto dettagliato delle spese eseguite con i fondi previsti dalla legge n. 40 del 2004, e che garantirebbero, anche se parzialmente, la realizzazione delle tecniche nei centri pubblici;

se detti fondi siano stati regolarmente erogati dallo Stato a tutte le regioni italiane;

se non ritenga opportuno, nell'ambito delle proprie competenze e alla luce del caso della regione Campania - che potrebbe non essere l'unico in Italia - valutare l'ipotesi di un monitoraggio dell'effettiva attività in materia di procreazione medicalmente assistita, al fine di tutelare e garantire il diritto alla salute e soprattutto l'omogeneità dell'accesso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita su tutto il territorio nazionale. (5-06097)