ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/06087

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 581 del 02/02/2012
Firmatari
Primo firmatario: DE PASQUALE ROSA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 02/02/2012


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 02/02/2012
Stato iter:
22/03/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/03/2012
Resoconto CECCHI ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI E ATTIVITA' CULTURALI)
 
REPLICA 22/03/2012
Resoconto DE PASQUALE ROSA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 02/02/2012

DISCUSSIONE IL 22/03/2012

SVOLTO IL 22/03/2012

CONCLUSO IL 22/03/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-06087
presentata da
ROSA DE PASQUALE
giovedì 2 febbraio 2012, seduta n.581

DE PASQUALE. -
Al Ministro per i beni e le attività culturali.
- Per sapere - premesso che:

il decreto-legge n. 64 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 100 del 2010 con un articolo davvero discutibile ha subordinato alla firma del rinnovo del CCNL la possibilità di usufruire di permessi artistici, da parte dei maestri dipendenti presso le fondazioni lirico sinfoniche;

i permessi di cui trattasi consentono agli artisti di fare ad esempio un concerto di musica da camera in un paesino di provincia oppure di andare a suonare quando chiamati in un'altra Orchestra italiana o straniera o ancora cantare magari da protagonisti in una qualche opera o ad esempio insegnare in scuole di musica;

i permessi artistici possono essere sia retribuiti che non retribuiti, infatti spesso vengono concessi solo non retribuiti. Questo ha comportato da sempre un risparmio non trascurabile per il bilancio delle Fondazioni e quasi una sorta di «pareggio» per i dipendenti che tuttavia con tale attività - che riguarda principalmente i migliori elementi - arricchiscono il proprio bagaglio artistico e professionale;

a causa del perdurare della situazione sopra descritta, dal 1o gennaio del 2012 per effetto dell'applicazione del decreto-legge n. 64 del 2010 e soprattutto a seguito di una circolare del Ministero dei beni e delle attività culturali a firma del direttore generale Nastasi, non potranno più essere concessi i permessi alle figure artistiche dei singoli teatri;

questo è un provvedimento davvero assurdo che oltre a ledere la dignità, la professionalità e la libertà dei musicisti, coristi e danzatori italiani, andrà ad impoverire sempre di più il tessuto musicale e culturale del nostro Paese, oltre a mettere in grossa difficoltà le scuole di musica che in molti casi dovranno chiudere, oltre a determinare una grande disparità di trattamento tra gli artisti del nostro Paese e quelli di tutti gli altri paesi europei. Così si rischia di perdere i migliori musicisti italiani a vantaggio dell'estero;

infatti a seguito della stessa circolare stanno saltando tournée all'estero di importanti gruppi da camera italiani, concerti in importanti istituzioni culturali italiane, con conseguenti penali salatissime, rapporti con agenti, e perfino prestazioni rese in via di amicizia: a Trieste hanno vietato ad un professore d'orchestra di suonare al matrimonio di un collega;

così viene vietato l'insegnamento - anche nei giorni liberi da impegni legati alla dipendenza dalla fondazione - nelle scuole di musica che già sopravvivono per miracolo e dove generalmente gli artisti vanno ad insegnare gratuitamente o per pochi euro;

in questo senso anche l'orchestra, il coro ed il corpo di ballo del Maggio Musicale Fiorentino, hanno rivolto al Ministro un caloroso appello, con la nota del 28 gennaio 2012, affinché possa ridare voce a tutti gli artisti italiani sospendendo l'applicazione del comma 1, dell'articolo 3, del decreto-legge n. 64 del 2010, che nega loro l'espressione artistica al di fuori delle istituzioni di appartenenza;

in particolare la lettera fa presente che: «... La libertà di essere artisti anche al di fuori delle istituzioni di appartenenza è nel Mondo riconosciuta come elemento indispensabile di motivazione e accrescimento professionale, caratteristiche che, riportate all'interno dei Complessi artistici, donano nuova linfa e vigore per ottenere più brillanti successi e riconoscimenti internazionali. Ci preme altresì ricordare che, in questo momento difficile per tutti, queste attività andrebbero al contrario maggiormente valorizzate e sostenute, non solo per il loro alto contenuto culturale ed artistico, ma anche perché spesso permettono alla musica classica e alla danza di raggiungere territori e ceti sociali che altrimenti ne verrebbero esclusi. Lo stesso dicasi della possibilità di insegnamento in tutte quelle realtà escluse dalla Legge che costituiscono un'importantissima ed indispensabile rete formativa nei vari territori non "serviti" dai Conservatori e dalle Accademie»;

anche la scuola di musica di Fiesole ha rappresentato all'interrogante la grande difficoltà nella quale la conseguenza dell'applicazione della norma e della relativa circolare pone la scuola di musica stessa e tutte le altre scuole di musica. In particolare la responsabile della scuola fa presente che:

«... purtroppo la bomba del divieto di libera attività professionale per i dipendenti degli enti lirici, così com'è previsto dal decreto Bondi (qui allegata la circolare del direttore generale Nastasi), è scoppiata in tutta la sua devastante potenza. La Scuola di Musica di Fiesole si trova, a questo punto, nell'assoluta incertezza, o forse meglio certezza, di non poter più proseguire nella sua attività, dato che il 50 per cento dei suoi docenti della base, del perfezionamento e dell'orchestra sono dipendenti di enti lirici (...) la scuola di musica di Fiesole, dopo 38 anni di attività, sarà costretta a chiudere, cessando intra fine fatta tutte le attività formative, dalla scuola di base, all'orchestra giovanile italiana ai corsi di perfezionamento»;

a questo occorre aggiungere, che lo stesso decreto-legge dispone che a giugno 2012, qualora non sarà definito il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro, anche gli accordi integrativi aziendali non troveranno più efficacia e questo atto avrà effetti dirompenti tanto quanto la problematica sopra descritto -:

se il Ministro non ritenga urgente ed indispensabile nell'immediato ritirare la circolare del 19 gennaio 2012, n. 791, a firma del direttore generale Nastasi, richiamata in premessa, e nel contempo assumere iniziative, anche normative, per la sospensione di ogni effetto legato al decreto-legge n. 64 del 2010 per quel che attiene alla possibilità di usufruire di permessi artistici, da parte dei maestri dipendenti presso le fondazioni lirico sinfoniche;

se il Ministro non ritenga indispensabile ed urgente seguire con attenzione, accelerandone la tempistica, il contratto dei lavoratori delle fondazioni lirico sinfoniche, anche al fine di evitare la conseguenza che si verificherebbe dal mese di giugno 2012. (5-06087)