CALLEGARI e BITONCI. -
Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.
- Per sapere - premesso che:
l'allevamento del cavallo italiano è considerato il fiore all'occhiello della nostra agricoltura e i cavalli nati negli allevamenti italiani vincono le corse più prestigiose al mondo, con conseguente sempre maggior richiesta di acquisto da parte di operatori stranieri a testimonianza che le linee di sangue italiane hanno raggiunto elevati livelli di qualità;
stando ai dati aggiornati diffusi dall'U.N.I.R.E. trasformata in Agenzia per lo sviluppo del settore ippico - ASSI dal decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, il patrimonio dei cavalli censiti in Italia è pari a circa 463.961 capi e il numero degli operatori del comparto ippico in senso stretto ammonta a 48.513 persone con oltre 610.000 ettari di terreno dedicati all'allevamento e alla produzione di alimenti per cavalli;
la gravissima crisi che investe il comparto ippico, settore profondamente radicato nella cultura e nella tradizione di molti territori, a seguito dei provvedimenti di razionalizzazione della spesa pubblica, assesta un colpo durissimo al settore dell'allevamento dei cavalli di razza;
la riduzione degli stanziamenti a favore di ASSI, penalizza fortemente anche l'ammontare delle provvidenze, ovvero gli aiuti all'allevamento, destinati, solitamente con piani triennali, al miglioramento della qualità della razza, nonostante tali risorse vengano prodotte dal settore stesso, in quanto legate all'andamento del gioco sulle corse dei cavalli;
l'allevamento, settore d'eccellenza e fonte di occupazione, salvaguardia e tutela del territorio, rischia una crisi in grado di compromettere per sempre l'intero comparto, nonostante i risultati positivi che annualmente fa registrare, considerato che i requisiti richiesti agli allevatori, quali una determinata estensione di terreno a disposizione per ciascun cavallo, aver prodotto un determinato numero di vincitori in rapporto ai cavalli allevati, aver superato eventuali controlli antidoping e disporre di fattrici di una data età media, comportano notevoli spese ed investimenti che generano un ritorno solo nel lungo periodo -:
di quali ulteriori elementi disponga il Governo in relazione ai fatti esposti in premessa e se intenda intraprendere iniziative mirate a sostenere e promuovere il comparto dell'allevamento dei cavalli di razza, anche attraverso la riconsiderazione del piano provvidenze per gli anni futuri, in quanto strumento tecnico indispensabile alla continuazione e miglioramento delle razze italiane, che permette di vendere ad operatori esteri circa il 20 per cento dei puledri italiani e che vede i nostri cavalli protagonisti nelle corse di tutto il mondo.
(5-06009)