ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05950

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 572 del 18/01/2012
Firmatari
Primo firmatario: BELLANOVA TERESA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/01/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DAMIANO CESARE PARTITO DEMOCRATICO 18/01/2012
BOBBA LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 18/01/2012
MOSCA ALESSIA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 18/01/2012
BERRETTA GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 18/01/2012
BOCCUZZI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 18/01/2012
GATTI MARIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO 18/01/2012
GNECCHI MARIALUISA PARTITO DEMOCRATICO 18/01/2012
MADIA MARIA ANNA PARTITO DEMOCRATICO 18/01/2012
MATTESINI DONELLA PARTITO DEMOCRATICO 18/01/2012
MIGLIOLI IVANO PARTITO DEMOCRATICO 18/01/2012
RAMPI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 18/01/2012
SANTAGATA GIULIO PARTITO DEMOCRATICO 18/01/2012
SCHIRRU AMALIA PARTITO DEMOCRATICO 18/01/2012


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 18/01/2012
Stato iter:
16/02/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 16/02/2012
Resoconto FORNERO ELSA MINISTRO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 16/02/2012
Resoconto BELLANOVA TERESA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/01/2012

DISCUSSIONE IL 16/02/2012

SVOLTO IL 16/02/2012

CONCLUSO IL 16/02/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-05950
presentata da
TERESA BELLANOVA
mercoledì 18 gennaio 2012, seduta n.572

BELLANOVA, DAMIANO, BOBBA, MOSCA, BERRETTA, BOCCUZZI, GATTI, GNECCHI, MADIA, MATTESINI, MIGLIOLI, RAMPI, SANTAGATA e SCHIRRU. -
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:


la crisi che ha investito l'Italia ha determinato effetti economici ed occupazionali ingenti che hanno, purtroppo, arrestato la crescita del Paese, toccato duramente le finanze della maggioranza delle famiglie italiane e posto in discussione uno dei fondamenti della nostra Costituzione: il lavoro;

il precedente Governo, nonostante il perdurare della cogente crisi, ha inteso compiere nella legge finanziaria per il 2010, tagli alle risorse a sostegno del lavoro che nelle varie misure, sono ammontati a circa 2 miliardi e 89 milioni di euro, utilizzando, inoltre, come risorse per la copertura degli ammortizzatori sociali buona parte di quelle destinate al fondo per le aree sottoutilizzate;

l'assenza di misure idonee atte a fronteggiare questa situazione critica ha provocato uno stallo economico nel quale sono scivolate le imprese italiane grandi, medie e piccole, le quali sono dovute ricorrere, sempre in misura maggiore, allo strumento della cassa integrazione;

l'attuale situazione sul fronte occupazionale risulta essere ancora, purtroppo, emergenziale e rischia, in assenza di misure idonee di aggravarsi maggiormente;

secondo gli ultimi dati forniti dall'Istat, infatti, a novembre 2011 gli occupati in Italia sono 22.906 mila, con un tasso di occupazione che si attesta al 56,9 per cento. Il numero dei disoccupati, sempre secondo l'Istituto, nello stesso periodo sarebbe pari a 2.142 con un tasso di disoccupazione che si attesta all'8,6 per cento. Il tasso di disoccupazione giovanile nello stesso periodo, purtroppo, si attesta al 30,1 per cento;

secondo i dati forniti dall'Inps i lavoratori che hanno ricevuto una qualche forma di prestazione al reddito (cassa integrazione ordinaria, straordinaria, in deroga, di mobilità e di disoccupazione) sono stati circa 4 milioni ogni anno negli ultimi tre anni, per una spesa di 18-20 miliardi all'anno, considerando anche i contributi figurativi accreditati;

in particolare, nel triennio considerato, le ore di cassa integrazione autorizzate dall'Inps sono state: più di 914 milioni di ore nel 2009, 1 miliardo e 203 mila ore nel 2010 e circa un miliardo di ore per il 2011;

nello specifico nel 2011 per la cassa integrazione ordinaria sono state autorizzate 226.168.922 ore di cui 166.681.100 nel settore industria e 59.487.822 nel settore edilizia. Per la cassa integrazione straordinaria le ore autorizzate ammontano a 411.490.663 di cui 373.593.622 nell'industria, 16.408.473 nell'edilizia, 58.705 nell'artigianato, 21.140.283 nel commercio e 289.580 per vari comparti produttivi che interessano il credito, gli enti pubblici, l'agricoltura ed altro. Per quanto riguarda la cassa integrazione in deroga complessivamente le ore autorizzate sono 315.847.211, di cui 128.647.092 nel settore industria, 10.063.500 nell'edilizia, 78.689.304 nell'artigianato, 96.859.204 nel commercio e 1.588.111 per vari comparti produttivi che interessano il credito, gli enti pubblici, l'agricoltura ed altro;

appare evidente che in questa situazione occorre intervenire con celerità attraverso un piano strategico che si occupi di far ripartire il motore delle imprese italiane, tutelando nel frattempo i livelli occupazionali;

una eventuale ed ulteriore riduzione delle risorse da destinare al sostegno della vastissima platea di lavoratori che oggi percepiscono l'indennizzo derivante dagli ammortizzatori sociali, vorrebbe dire, di fatto, azzerare il necessario supporto a tantissime famiglie italiane in difficoltà e ciò nel contempo contribuirebbe a bloccare ulteriormente la ripresa dei consumi;

in moltissime realtà territoriali d'Italia, come si può evincere da numerosi articoli di stampa nonché dagli stessi atti parlamentari che l'interrogante ha più volte presentato, si riscontrano ritardi nei pagamenti circa l'indennizzo di cassa integrazione in deroga che puntualmente lasciano economicamente scoperte migliaia di lavoratori e le loro famiglie; questo crea inevitabilmente un disagio considerevole, dato il momento di crisi congiunturale che si sta attraversando;

sono in fase di definizione le specifiche linee guida del Ministero del lavoro e delle politiche sociali in ordine alla cassa integrazione -:

quante siano attualmente le risorse già utilizzate a favore delle singole regioni per ciò che riguarda gli ammortizzatori sociali in deroga ed a quanto ammonti la parte di risorse da stanziare per l'anno 2012;

se il Ministro non ritenga utile attivare un monitoraggio per singole regioni volto a constatare sino a quale data sia stato effettivamente corrisposto l'indennizzo di cassa integrazione in deroga ed invece, quali realtà risultino ancora in pendenza con pratiche inevase, ciò al fine di valutare modalità d'intervento utili ad azzerare eventuali inefficienze affinché non siano i cosiddetti lavoratori «deboli» a dover essere ulteriormente penalizzati.
(5-05950)