TRAPPOLINO, VICO, SERENI, NIRENSTEIN, FRONER e BOCCI. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:
è in corso, da alcuni mesi, una trattativa tra LyondellBasell e Novamont per la cessione dell'area industriale. Gli impianti ternani della multinazionale americana-olandese un tempo destinati alla produzione di polipropilene sono stati «messi all'aria» secondo il piano di dismissione e quindi resi inutilizzabili per produzione. Novamont - azienda leader nel settore della chimica verde - è alla testa di una NewCo che ha da tempo sottoposto alle istituzioni locali e al Ministero dello sviluppo economico un piano per il rilancio della reindustrializzazione del polo chimico ternano attraverso produzioni innovative e compatibili con l'ambiente;
il polo chimico di Terni - con i suoi oltre mille occupati tra diretti e indotto - è stato definito elemento strategico nel quadro del rafforzamento competitivo del sistema produttivo regionale, all'interno di una cornice di sviluppo che individua nella green economy uno dei principali driver del rilancio del sistema economico e produttivo umbro. Rappresenta, inoltre, a detta della stessa Novamont, un elemento fondamentale di questa rete della chimica verde italiana, potendo contare su know-how, integrazione e una tradizione di assoluta eccellenza;
il progetto di Novamont sulla riconversione del polo ternano nell'ambito delle produzioni della «chimica verde» può consentire al nostro Paese di collocarsi all'avanguardia in un settore di mercato che, secondo un rapporto Pike Research, rappresenta un'opportunità destinata a crescere in Europa dagli attuali 2,8 miliardi dollari ad oltre 98 miliardi entro il 2020;
nella giornata di ieri i dirigenti di LyondellBasell hanno comunicato ai sindacati di non voler concedere la proroga della cassa integrazione alle maestranze dello stabilimento ternano con l'eccezione di alcune figure legate alla vigilanza, all'antincendio e alla manutenzione. Tale decisione di fatto sancisce definitivamente la messa in mobilità di una quarantina di lavoratori. Analoga sorte toccherà, fra tre/sei mesi, ai 23 lavoratori per ora risparmiati da tale decisione;
le organizzazioni sociali, i lavoratori e le istituzioni ternane assistono con crescente preoccupazione al protrarsi dell'atteggiamento dilatorio da parte della LyondellBasell che rischia di pregiudicare un investimento strategico per l'intero comparto chimico italiano;
l'intervento dei precedenti Ministri, giunto in evidente ritardo, non è stato né risolutivo né ha concorso a facilitare la trattativa tra le due aziende. La regione Umbria ha più volte richiesto la convocazione di un tavolo nazionale sul polo chimico ternano e l'apertura di un confronto per l'aggiornamento del patto di territorio siglato nel 2005 ma senza ricevere risposte da parte degli stessi Ministri -:
quali interventi il Ministro intende assumere ed attivare, attraverso il costituito tavolo ministeriale, al fine di accelerare la procedura del progetto industriale Novamont-Basell e nel contempo assicurare ai lavoratori la salvaguardia del reddito attraverso gli ammortizzatori sociali. (5-05818)