ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05812

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 560 del 14/12/2011
Firmatari
Primo firmatario: RONDINI MARCO
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 14/12/2011


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 14/12/2011
Stato iter:
16/02/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 16/02/2012
Resoconto IMPROTA GUIDO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 16/02/2012
Resoconto RONDINI MARCO LEGA NORD PADANIA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 14/12/2011

DISCUSSIONE IL 16/02/2012

SVOLTO IL 16/02/2012

CONCLUSO IL 16/02/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-05812
presentata da
MARCO RONDINI
mercoledì 14 dicembre 2011, seduta n.560

RONDINI. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:

con la sottoscrizione della convenzione tra Serravalle e la provincia di Milano in data 28 luglio 2006, la stessa Serravalle si è impegnata alla progettazione, realizzazione nonché alla gestione della riqualificazione a carattere autostradale della strada provinciale n. 46 Rho-Monza nel tratto compreso tra la Tangenziale nord e la strada statale 233 «Varesina» e il sistema autostradale aperto «Ovest Milano»;

con successive intese intervenute nel luglio 2007 tra il Ministero delle infrastrutture, Serravalle e Autostrade per l'Italia s.p.a., queste ultime due società, nella loro qualità di concessionarie, si sono impegnate alla progettazione e alla realizzazione congiunta dell'intervento, mediante la ripartizione dello stesso in tre tratte funzionali del sistema di «Viabilità di adduzione al sistema autostradale esistente A8-A52 Rho-Monza»;

nel corso della pre-conferenza di servizi tenutasi in data 20 novembre 2008, il comune di Paderno Dugnano ha espresso parere «non favorevole» in merito al progetto preliminare proposto, «in quanto permane la richiesta di interramento ma, tramite Delibera di Giunta Comunale n. 65617 del 20 novembre 2008, fornisce un elenco di osservazioni e migliorie all'infrastruttura così come progettata che renderebbero maggiormente accettabile la proposta progettuale»;
con il provvedimento n. 0014445 - P in data 2 febbraio 2009, ANAS ha approvato il progetto preliminare redatto congiuntamente da Serravalle e Aspi;

in data 21 maggio 2009, con la deliberazione della giunta comunale n. 127, il comune di Paderno Dugnano ha approvato un protocollo d'intesa per la ricerca di una soluzione alternativa e migliorativa nel tratto di affiancamento strada provinciale 46 Rho-Monza / strada provinciale ex strada statale 35 Milano-Meda, del progetto preliminare della viabilità di adduzione al sistema autostradale esistente A8-A52 Rho-Monza. Tale protocollo, successivamente sottoscritto con la provincia di Milano e Serravalle, ha previsto l'impegno ad operare congiuntamente per ricercare una soluzione condivisa dal punto di vista tecnico/ingegneristico, urbanistico/ambientale ed economico/finanziario che risolva le criticità. Nel contesto della medesima deliberazione il comune di Paderno Dugnano ha quindi ribadito che «le questioni di carattere economico-finanziarie non devono comunque prevalere sui profili di sostenibilità ambientale dell'intervento sul territorio»;

in data 23 dicembre 2009, il provveditorato interregionale alle opere pubbliche Lombardia-Liguria ha convocato, per il successivo 25 gennaio 2010, la prima seduta della conferenza di servizi preliminare, ai sensi e per gli effetti di cui all'articolo 14-bis della legge n. 241 del 1990. Nel corso della predetta riunire della conferenza di servizi preliminare, svoltasi in data 25 gennaio 2010, il sindaco del comune di Paderno Dugnano ha espresso «parere negativo sul progetto di massima presentato, sottolineando al contempo l'impegno assunto con la Provincia di Milano per lo sviluppo di un'ipotesi alternativa che soddisfi le esigenze delle parti coinvolte»;

in data 31 marzo 2010, con la nota protocollo n. 19247 a firma del sindaco e del vice sindaco, il comune di Paderno Dugnano ha presentato osservazioni alla proposta, avanzata dalla provincia di Milano, relativa allo studio di fattibilità per la realizzazione della variante interrata della tratta;

in particolare, la nota comunale da una parte, ha rilevato che «l'opera debba essere eseguita non peggiorando le condizioni ambientali dei territori attraversati, e l'interramento di cui si è verificata la fattibilità tecnica ha lo scopo di conseguire entrambi i risultati, ossia il miglioramento della viabilità metropolitana contenendone l'impatto sul territorio»; dall'altra parte, ha richiesto di poter organizzare «entro brevissimo un tavolo specialistico che esamini le soluzioni utili per l'esecuzione dell'opera interrata»;

in data 22 aprile 2010, si è svolta la seconda seduta della conferenza di servizi preliminare;

nel corso di tale seduta il comune di Paderno Dugnano ha ribadito il parere (non favorevole) espresso nella precedente seduta insistendo nella richiesta di interramento della realizzanda tratta autostradale in affiancamento alla Milano-Meda. In particolare, il comune ha rilevato l'incompatibilità del progetto preliminare presentato con il tessuto urbano della città, siccome tale progetto «non tiene conto assolutamente del "prezzo" che verrebbe a pagare il comune di Paderno Dugnano in quanto qui non ci si limita ad attraversare un parco, qui si attraversa una parte fortemente urbanizzata della città», così richiedendo «di riesaminare il progetto riguardo il nodo di Paderno Dugnano, tenendo conto non solo delle generali esigenze della Rho-Monza, ma considerando gli aspetti di urbanizzazione già presenti»;

il comune di Paderno Dugnano si è visto recapitare, in data 2 dicembre 2010, la nota protocollo n. 10617/DAG/SAL/MLC/EP/PF datata 23 novembre 2010, con la quale Serravalle ha comunicato, ai sensi degli articoli 7 e seguenti della legge n. 241 del 1990, l'avvio del procedimento volto alla definizione ed alla conseguente approvazione dell'opera di riqualificazione con caratteristiche autostradali della strada provinciale 46 Rho-Monza, dal termine della tangenziale nord di Milano (galleria artificiale) al ponte sulla linea ferroviaria Milano-Varese (compreso), corrispondenti alle tratte 1 e 2 del «Progetto preliminare della viabilità di adduzione al sistema autostradale esistente A8/A52 - Rho-Monza»;

con la deliberazione della giunta comunale n. 229 in data 29 dicembre 2010, il comune di Paderno Dugnano ha proposto le proprie osservazioni alla suddetta comunicazione di avvio del procedimento;

nel marzo 2011 il comune di Paderno Dugnano ha presentato un ricorso giurisdizionale al tribunale amministrativo regionale Lombardia sede di Milano R.G. 452/11 nel quale si chiede l'annullamento dell'intera procedura (procedimento ancora in corso);

l'attuale progetto preliminare prevede nella tratta padernese l'affiancamento della Rho-Monza alla strada provinciale ex strada statale 35 (Milano-Meda) che comporterebbe, alla conclusione di tutte le opere che saranno realizzate (includendo la terza corsia lungo la Milano-Meda) a «un nastro» di asfalto di 16 corsie per una larghezza complessiva di circa 56 metri, così distribuita:

strada statale 35 (Milano-Meda): n.2 corsie emergenza più n. 6 corsie di marcia (3 per ciascun senso);

tangenziale nord: n. 2 corsie emergenze più 4 corsie di marcia (2 per ciascun senso);

strada complanare (via G. Dalla Chiesa): n.2 corsie;
è evidente come tale situazione risulti assolutamente inaccettabile, anche e soprattutto in considerazione del fatto che il suddetto «nastro» d'asfalto con la barriera fonica raggiunge un'altezza di circa 13 metri rispetto al territorio circostante e che tale struttura passa in mezzo al centro cittadino dove nel raggio di 250 metri risiedono circa 8.000 persone;

la situazione, unica in Italia, ha determinato l'inevitabile richiesta d'interramento della Rho-Monza (tangenziale nord) nel tratto di affiancamento alla Milano-Meda da parte del comune e la naturale conseguente preoccupazione di tutti i cittadini che hanno spontaneamente costituito il «Comitato Cittadino per l'interramento della Rho-Monza»;

malgrado tali presupposti e malgrado la dimostrata fattibilità tecnica del progetto di interramento redatto da Serravalle in collaborazione con la provincia di Milano, la regione Lombardia e gli stessi uffici provinciali durante i diversi incontri hanno sempre confermato l'impossibilità di realizzare l'interramento nella tratta di affiancamento, per questioni economiche (secondo una stima sommaria da parte della stessa regione i costi dell'opera aumenterebbero di circa 190 milioni di euro ovvero di 308 milioni di euro a seconda della tecnologia di scavo adottata);

oltre a Paderno Dugnano anche il comune di Novate ha espresso parere non favorevole alle due conferenze di servizio ed inoltre i restanti comuni della tratta hanno evidenziato notevoli criticità al progetto preliminare approvato;

a marzo 2011 al fine di risolvere tutte le criticità dell'opera è stato istituito un tavolo di coordinamento intercomunale presso il comune capofila di Paderno Dugnano, al quale hanno aderito i comuni di Novate, Baranzate, Cormano e Bollate;

nella primavera 2011 i tecnici dei comitati e le strutture tecniche dei comuni hanno elaborato una nuova bozza progettuale, con proposta di interramento/trincea sull'intera tratta a costi contenuti, e lo stesso è stato recepito dal tavolo di coordinamento intercomunale presso il comune capofila di Paderno Dugnano, quale unica soluzione possibile per superare ogni criticità ambientale;

tale «progetto alternativo» è stato condiviso e deliberato dalle giunte dei 5 comuni, evidenziando nelle delibere stesse che tale elaborato prevede per ogni singolo comune soluzioni tecniche di tracciato che tengono in considerazione ogni puntuale criticità del proprio territorio;

il presidente della provincia di Milano Podestà ha ricevuto a luglio 2011 i 5 sindaci delle città interessate impegnandosi ad istituire un tavolo tecnico tra i tecnici dei comuni e quelli della società Milano-Serravalle s.p.a. che verificasse la proposta progettuale alternativa;

da agosto a novembre 2011 il tavolo tecnico ha perfezionato il progetto alternativo ottenendone una fattibilità tecnica e un incremento di costo, stimato dai tecnici comunali, di circa 30-40 milioni di euro;

in data 1o dicembre 2011 il consiglio provinciale di Milano ha approvato all'unanimità una mozione che: «invita il Presidente della Provincia ad adoperarsi affinché l'ipotesi progettuale predisposta dai comuni e comitati cittadini possa essere accolta nello spirito di evitare contrapposizioni tra Enti. Invita inoltre il Governo, la Regione Lombardia, la Provincia stessa e le società da essa controllate, ANAS a reperire delle somme indispensabili per la realizzazione dell'opera, in modo da garantire così alle Comunità interessate la soluzione tecnica-economica che possa assicurare una migliore qualità dell'aria e il contenimento dell'inquinamento acustico. Ribadisce infine la volontà del consiglio provinciale di esercitare anche sulle Società controllate il proprio diritto di indirizzo e controllo, ritenendo prioritario il principio del rispetto dei territori e delle popolazioni che li abitano. Resta inteso che il Consiglio Provinciale dovrà essere informato preventivamente sullo sviluppo delle procedure»;

la Rho-Monza è un'opera importante per la viabilità italiana, lombarda e di Milano soprattutto in vista di Expo 2015. È quindi nell'interesse del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti che tale opera venga realizzata, senza intoppi e rallentamenti, e ciò potrà avvenire solo se essa verrà realizzata nel rispetto dei territori attraversati;

qualsiasi decisione venga presa al riguardo dagli organi competenti, non potrà comunque prescindere dal garantire la salute dei cittadini, in quanto nessuna ragione di ordine economico potrà mai giustificare una mancata attenzione al bene primario ed insostituibile della salute pubblica -:

se sia intenzione del Ministro adoperarsi, per quanto di competenza, affinché le istanze dei comuni di Paderno Dugnano, Novate, Baranzate, Cormano e Bollate e del consiglio provinciale di Milano vengano tenute in considerazione;

se sia intenzione del Ministro assumere iniziative volte a stanziare le risorse economiche opportune affinché l'opera venga realizzata così come prevede l'ipotesi progettuale predisposta dai 5 comuni;

se sia intenzione del Ministro incontrare i sindaci dei 5 comuni ed istituire con loro un confronto costruttivo che risolva le criticità dagli stessi sollevate. (5-05812)