ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05571

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 539 del 20/10/2011
Firmatari
Primo firmatario: GOZI SANDRO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 20/10/2011


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 20/10/2011
Stato iter:
09/11/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 09/11/2011
Resoconto CRAXI STEFANIA GABRIELLA ANASTASIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
 
REPLICA 09/11/2011
Resoconto GOZI SANDRO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 20/10/2011

DISCUSSIONE IL 09/11/2011

SVOLTO IL 09/11/2011

CONCLUSO IL 09/11/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-05571
presentata da
SANDRO GOZI
giovedì 20 ottobre 2011, seduta n.539

GOZI. -
Al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:

in data 12 novembre 2010 il Ministro degli affari esteri, faceva trasportare al policlinico Gemelli di Roma, ventisei cristiani iracheni, rimasti feriti nella strage consumata nella cattedrale di Baghadad, attaccata da un commando terrorista il 31 ottobre 2010. Oltre ai feriti, prevalentemente donne e bambini, vi erano familiari e accompagnatori per un totale di 47 persone;

il 7 dicembre 2010 senza alcun preavviso, veniva comunicato dall'ufficio Taske Force Iraq del Ministro degli affari esteri che la maggior parte del gruppo iracheno doveva essere rimpatriato immediatamente. Di fronte all'opposizione dei feriti e dei loro familiari, e alla richiesta di essere almeno trasferiti in paesi terzi e non in Iraq, si creò al policlinico Gemelli una situazione di crisi che denotò una carenza operativa e strategici degli uffici del Ministero addetti all'intervento. L'Associazione Salvaimonasteri fu indotta a impegnarsi, vista la gravità della situazione, per risolvere l'emergenza ed affinché venissero accolte le istanze degli iracheni;

dal 2004 l'Associazione Salvaimonasteri opera in attività a favore dell'eredità cristiana in aree di crisi con progetti culturali e di comunicazione per la salvaguardia e la valorizzazione di siti religiosi e storici, la preservazione e la divulgazione del patrimonio e delle tradizioni culturali, con particolare attenzione alle comunità e alla minoranze cristiane in Medio ed Estremo Oriente. In particolare, l'Associazione ha eseguito fino al 2009 diversi progetti su incarico dell'ufficio Task Force Iraq del Ministero degli affari esteri riguardanti la condizione della minoranza cristiana in Iraq, del suo patrimonio culturale, della situazione dei profughi iracheni nei paesi limitrofi;

la presidente dell'Associazione Salvaimonasteri, e un sacerdote iracheno, in stretto contatto con la segreteria di Stato Vaticana e in diretto rapporto con l'ufficio Task Force Iraq del Ministero degli affari Esteri, si sono adoperati per risolvere l'emergenza dell'ospitalità degli iracheni che venivano licenziati dal policlinico Gemelli nonché per eseguire e risolvere le complesse procedure per l'espatrio degli iracheni negli stati esteri dove si trovavano dei familiari;

dopo una breve ospitalità ottenuta dall'amministrazione comunale di Roma, è stata ottenuta la disponibilità del centro dei padri rogazionisti di Morlupo e del rettorato siriaco del patriarcato di Antiochia a Roma per ospitare gli iracheni fino al 30 gennaio 2011. Poiché le procedure dei visti impegnavano molti più mesi, l'ufficio Task Force Iraq ha specificatamente indicato a Salvaimonasteri di informare il centro dei padri rogazionisti e il rettorato siriaco che il Ministero degli affari esteri avrebbe provveduto al rimborso delle spese dell'ulteriore ospitalità. Allo stesso tempo la segreteria di Stato Vaticana provvedeva all'erogazione di due contributi di 5.000 euro cadauno, suddiviso in acconti per le spese di ospitalità e per le primarie necessità degli iracheni ospitati. In seguito l'Ufficio Task Force Iraq del Ministero degli affari esteri, nonostante le diverse successive sollecitazioni, tergiversava a prendere impegni formali sia con le strutture ospitanti che con Salvaimonasteri, adducendo che avrebbe inserito i diversi rimborsi nella convenzione stipulata con il Gemelli, di circa 400.000 euro, o in altri modi da definire;

nonostante l'associazione e le strutture ospitanti per nove mesi abbiano fornito assistenza e ospitalità agli iracheni, i costi materiali di questa assistenza sono sinora ricaduti sulle singole strutture e sull'associazione;

il rendiconto inviato al Ministero degli affari esteri dal centro dei padri rogazionisti ammonta a 27.179 euro, il rendiconto del rettorato siriaco a 7.990 euro, la fattura forfettaria di rimborso spese per 9 mesi di Salvaimonasteri a 18.000 euro. A settembre il Ministero ha trasmesso al policlinico Gemelli il rendiconto del centro dei padri rogazionisti perché venga inserito nella convenzione del Gemelli ma considerandolo solo per un terzo e suscitando, quindi, la contrarietà dei padri rogazionisti che richiedono l'ammontare totale. Inoltre, il Ministero non ha trasmesso al Gemelli il rendiconto del rettorato siriaco riggettandolo, insieme alla fattura di Salvaimonasteri, sostenendo che l'ufficio Task Force Iraq non aveva instaurato alcun rapporto contrattuale con Salvaimonasteri né con il rettorato siriaco, nonostante l'evidenza pratica, le assicurazioni ricevute e la corrispondenza intercorsa in tutto simili al caso del centro Rogazionista -:

se e con quali modalità il Ministero intenda procedere al rimborso delle spese sostenute dal centro dei padri rogazionisti di Morlupo, dal rettorato siriaco, e dall'associazione Salvaimonasteri e se il Ministero intenda rendere noti i criteri alla base della convenzione stipulata con il policlinico Gemelli.(5-05571)