ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05562

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 538 del 19/10/2011
Firmatari
Primo firmatario: PALAGIANO ANTONIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 19/10/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MURA SILVANA ITALIA DEI VALORI 19/10/2011


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 19/10/2011
Stato iter:
20/10/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 20/10/2011
Resoconto PALAGIANO ANTONIO ITALIA DEI VALORI
 
RISPOSTA GOVERNO 20/10/2011
Resoconto MARTINI FRANCESCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 20/10/2011
Resoconto PALAGIANO ANTONIO ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 20/10/2011

SVOLTO IL 20/10/2011

CONCLUSO IL 20/10/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-05562
presentata da
ANTONIO PALAGIANO
mercoledì 19 ottobre 2011, seduta n.538

PALAGIANO e MURA. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:

il decreto ministeriale del 4 agosto 2004, «Norme in materia di procreazione medicalmente assistita», prevedeva lo stanziamento di 50 mila euro, da destinare all'Istituto superiore di sanità, per la realizzazione di un censimento degli embrioni abbandonati in Italia;

il 5 novembre 2008, rispondendo ad un'interrogazione della senatrice Donatella Poretti (atto n. 3-00079), in riferimento al censimento degli embrioni in stato di abbandono, il Ministro interrogato, allora Sottosegretario alla salute, dichiarava che tale censimento non era ancora stato terminato. Tuttavia, già nella relazione al Parlamento del 2006, circa lo stato di attuazione della legge n. 40 del 2004, si attestava che il loro numero era pari a 2.527;

anche il Sottosegretario alla salute, Eugenia Roccella, dichiarava, nel gennaio 2009, che il censimento degli embrioni crioconservati giacenti presso i centri di procreazione medicalmente assistita italiani non era ancora stato completato. Affermava, inoltre (Corriere della Sera del 6 gennaio 2009, pagina 23) che «è troppo caro il trasferimento degli embrioni a Milano. L'operazione è ferma e chissà se potrà mai essere attuata»;

lo stesso decreto del 2004, infatti, stanziava anche 400.000 euro per istituire presso l'ospedale maggiore di Milano una bio-banca nazionale adibita a ricevere gli embrioni «orfani» provenienti da tutte le regioni d'Italia;

la suddetta opera è stata realizzata, i fondi sono stati rendicontati già nel 2005 (in particolare: 230 mila euro per la creazione dell'area di criobiologia, cioè un ambiente in cui dovevano essere mantenuti gli embrioni in azoto liquido, 96 mila euro per spese di materiale e software oltre a 74 mila euro per spese di personale), ma attualmente nessun embrione risulta pervenuto presso la struttura milanese;

il 1o aprile del 2009, una storica sentenza della Corte costituzionale ha scardinato i princìpi fondamentali della legge n. 40, primo tra tutti quello che sanciva un unico e contemporaneo impianto di tutti embrioni prodotti con un massimo di tre;

eliminando l'obbligatorietà del transfer contemporaneo di tre embrioni, la sentenza del 2009 ha, di fatto, reintrodotto la possibilità di crioconservare gli embrioni, con la conseguenza che il numero degli embrioni in stato di abbandono è lievitato e, ad oggi, la stima ufficiosa degli esperti è di 8-9 mila unità;

sul loro numero non si hanno, però, dei dati certi e all'interrogante risulta che, ancora oggi, i centri di procreazione medicalmente assistita italiani continuino a fornire all'Istituto superiore di sanità gli aggiornamenti relativi agli embrioni crioconservati che non interessano più alle coppie che li hanno prodotti; per tale ragione il loro numero è in progressivo aumento;

il censimento, pertanto, non sarà mai terminato, e tale ragione è stata addotta per giustificare l'inoperatività della bio-banca di Milano. Ad affermarlo è lo stesso Ministro interrogato nella risposta all'atto parlamentare succitato: «non si può predisporre il loro trasferimento perché devono essere previsti ulteriori stanziamenti calcolabili solo al termine del censimento» -:

quale sia l'ultimo dato, relativo al censimento degli embrioni crioconservati e in stato di abbandono giacenti nei centri di procreazione medicalmente assistita italiani, in possesso del Ministero della salute e dell'Istituto superiore di sanità, e quanto si dovrà ancora aspettare prima del trasferimento di tali embrioni presso la bio-banca di Milano, così da renderla effettivamente operativa e dare un senso ai fondi pubblici stanziati dal decreto ministeriale del 2004.(5-05562)