MATTESINI, BELLANOVA, CODURELLI, BOCCUZZI, BERRETTA, GATTI, RAMPI e SCHIRRU. -
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:
dai dati Inail relativi all'andamento degli incidenti sui luoghi di lavoro per il primo semestre 2011 si rileva una riduzione, rispetto allo stesso semestre 2010, pari a 16.000 casi, con una variazione in diminuzione del 4 per cento, ed un dato stabilizzato al 2010 per quanto attiene agli incidenti mortali;
tale importante dato deve però essere letto anche congiuntamente alla diminuzione di persone occupate, ovvero anche alla collocazione di migliaia di lavoratori e lavoratrici in cassa integrazione ordinaria od in deroga;
una ricerca svolta da regione Toscana, Inail ed università sulla «prevenzione nei luoghi di lavoro in una ottica di genere», rileva un aumento del 3 per cento degli incidenti sul lavoro delle lavoratrici, a fronte di un tasso di disoccupazione femminile in aumento, pari al 54 per cento, ponendo l'Italia tra gli ultimi Paesi europei per occupazione femminile, tanto che la distanza dei livelli italiani con quelli medi dell'Unione europea supera ora i 12 punti percentuali;
dalla ricerca suddetta emerge che il maggior numero di incidenti avviene in itinere, vale a dire durante il tragitto casa-lavoro/lavoro-casa, evidenziando un carico di stress maggiore delle donne causato dalla fatica nella conciliazione dell'attività lavorativa con la cura familiare, a cui va aggiunta anche la forte disparità tra donne ed uomini nell'ambito delle responsabilità familiari che colloca ancora l'Italia nella posizione di fanalino di coda in Europa: infatti il 76 per cento del tempo dedicato al lavoro familiare è sulle spalle;
la difficoltà di conciliare gli orari dell'attività lavorativa con la cura familiare obbliga spesso le donne all'utilizzo di un mezzo proprio che spesso si rivela fatale;
il suddetto dato indica la necessità di riconsiderare anche nell'ottica della sicurezza sul lavoro, le politiche a sostegno della famiglia e della conciliazione tra vita quotidiana e lavoro;
dalla ricerca emergono anche dati di grande interesse relativamente allo studio delle malattie professionali che interessano le donne;
i dati Inail sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e la prevenzione degli incidenti legati al lavoro, nonché le malattie professionali, sono rilevati come dato generale e quasi mai come dato di genere, cosa che sarebbe invece di grande interesse anche la fine di sviluppare efficaci misure di prevenzione -:
se il Ministero intenda aggiornare il sistema di rilevazione dell'Inail utilizzando un'ottica di genere, prevedendo una precisa suddivisione dei dati tra lavoratori e lavoratrici;
se il Ministero intenda adottare un sistema integrato, basato sulla collaborazione sia di rilevazione che di lettura dei dati, tra Inail, Ministero del lavoro e delle politiche sociali e Ministero della salute. (5-05542)