ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05539

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 537 del 18/10/2011
Firmatari
Primo firmatario: SAVINO ELVIRA
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 18/10/2011


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 18/10/2011
Stato iter:
19/10/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 19/10/2011
Resoconto SAVINO ELVIRA POPOLO DELLA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 19/10/2011
Resoconto CESARIO BRUNO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 19/10/2011
Resoconto SAVINO ELVIRA POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 19/10/2011

SVOLTO IL 19/10/2011

CONCLUSO IL 19/10/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-05539
presentata da
ELVIRA SAVINO
martedì 18 ottobre 2011, seduta n.537

SAVINO. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:

i sistemi fiscali nazionali degli stati dell'Unione europea sono talmente eterogenei che per un'impresa può diventare complicato e costoso espandere la propria attività nel mercato unico, all'interno del quale persone, beni, servizi e capitali possono circolare liberamente;

per attrarre aziende estere ad investire sul territorio italiano, il Governo ha introdotto uno strumento ad hoc, definito «regime fiscale di attrazione europea», introdotto con l'articolo 41 del decreto-legge n. 78 del 2010;

tale misura offre alle imprese che intraprendano in Italia nuove attività economiche, nonché ai loro (dipendenti e collaboratori, la facoltà di scegliere, in alternativa alla normativa tributaria italiana, un sistema impositivo a piacere tra quelli vigenti in uno degli Stati membri dell'Unione europea;

a tutt'oggi, trascorso quasi un anno dall'approvazione del decreto-legge che lo ha introdotto, il regime fiscale di attrazione europea, fortemente voluto dal Ministro dell'economia e delle finanze, è ancora un «work in progress»;

l'articolo 41 del citato decreto, infatti, non prevede un termine di emanazione del decreto attuativo che, di fatto, a circa un anno di distanza dalla data di entrata in vigore della norma, non è stato ancora emanato -:

quali siano, a giudizio del Ministro interrogato i motivi che hanno impedito, fino ad ora, di emanare l'atto normativo di competenza, a che punto sia lo stato di definizione dello stesso. (5-05539)