FUGATTI, COMAROLI e FORCOLIN -
AI Ministro dell'economia e delle finanze.
- Premesso che:
Avio S.p.A, controllata dal fondo Cinven (81 per cento) e partecipata da Finmeccanica (14 per cento) è un'importante e storica azienda italiana, depositaria di un know-how di eccellenza nel settore aerospaziale;
i dati consuntivi relativi al 1
o semestre 2011 sono molto positivi, con ricavi pari a 898,8 milioni di euro e con una EBITDA pari a 189,8 milioni di euro con incrementi, rispettivamente, pari al 10,7 per cento e al 13,9 per cento;
recentissimi articoli apparsi sulla stampa specializzata parlano di un congelamento del processo di quotazione della società, ormai avviato, tanto che l'incontro con gli analisti per le fasi preliminari del marketing, fissato per il prossimo 26 settembre 2011; sembra sia stato rinviato;
contemporaneamente sono apparse le notizie di un forte interessamento di Safran, colosso francese del settore dell'aeronautica civile e militare, partecipato al 30 per cento dallo Stato francese, per l'acquisizione del controllo della società piemontese, tanto che sarebbero già stati incaricati Mediobanca e Ubs in vista di una possibile offerta; oltre a Safran, i fondi di private equity CVC e Clessidra sembrano essere interessati ad entrare nel capitale della società;
Avio S.p.A. opera in un settore strategico per il Paese, quello aerospaziale e l'interesse del colosso Safran fa seguito a numerose acquisizioni di aziende italiane da parte di società francesi: Parmalat, Bulgari, Moncler, Brioni; tutte aziende «simbolo» di quel made in Italy sinonimo di eccellente qualità; il rischio concreto è, quindi, di perdere il controllo di un'altra realtà industriale di primaria importanza per l'Italia -:
se la Consob possa o meno confermare la sospensione del processo di quotazione di Avio s.p.a. e se il Ministro e la Consob stessa dispongono di notizie in merito all'interesse di Safran per l'acquisizione del controllo della società piemontese. (5-05460)