ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05370

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 522 del 21/09/2011
Firmatari
Primo firmatario: BOFFA COSTANTINO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 21/09/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
META MICHELE POMPEO PARTITO DEMOCRATICO 21/09/2011
BONAVITACOLA FULVIO PARTITO DEMOCRATICO 21/09/2011
BOSSA LUISA PARTITO DEMOCRATICO 21/09/2011
CIRIELLO PASQUALE PARTITO DEMOCRATICO 21/09/2011
CUOMO ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 21/09/2011
D'ANTONA OLGA PARTITO DEMOCRATICO 21/09/2011
GRAZIANO STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 21/09/2011
IANNUZZI TINO PARTITO DEMOCRATICO 21/09/2011
MAZZARELLA EUGENIO PARTITO DEMOCRATICO 21/09/2011
NICOLAIS LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 21/09/2011
PEDOTO LUCIANA PARTITO DEMOCRATICO 21/09/2011
PEPE MARIO (PD) PARTITO DEMOCRATICO 21/09/2011
PICCOLO SALVATORE PARTITO DEMOCRATICO 21/09/2011
PICIERNO PINA PARTITO DEMOCRATICO 21/09/2011
SARUBBI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 21/09/2011
SANTAGATA GIULIO PARTITO DEMOCRATICO 21/09/2011
VACCARO GUGLIELMO PARTITO DEMOCRATICO 21/09/2011


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 21/09/2011
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 28/09/2011
Stato iter:
10/11/2011
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 21/09/2011

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 28/09/2011

RINUNCIA ATTO PER ASSENZA IL 10/11/2011

DICHIARATO DECADUTO IL 10/11/2011

CONCLUSO IL 10/11/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-05370
presentata da
COSTANTINO BOFFA
mercoledì 21 settembre 2011, seduta n.522

BOFFA, META, BONAVITACOLA, BOSSA, CIRIELLO, CUOMO, D'ANTONA, GRAZIANO, IANNUZZI, MAZZARELLA, NICOLAIS, PEDOTO, MARIO PEPE (PD), PICCOLO, PICIERNO, SARUBBI, SANTAGATA e VACCARO. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:

nella giornata del 14 settembre 2011 l'Irisbus, società dell'Iveco (controllata Fiat) operante nel settore della produzione e commercializzazione degli autobus urbani, ha comunicato di «aver preso atto della rinuncia del gruppo industriale Dr all'acquisizione dello stabilimento di Flumeri (Avellino)» e, dunque, «di fronte all'impossibilità di portare a termine l'unica soluzione individuata, che consentiva l'avvio di una nuova iniziativa imprenditoriale ed industriale per assicurare continuità al sito», l'azienda si è dichiarata «costretta, suo malgrado, ad avviare le procedure consentite dalla legge per cessare le attività dello stabilimento»;

l'Irisbus conta 700 dipendenti con un indotto che supera i 300 addetti e soltanto nel 2010 ha investito 8 milioni di euro nella ristrutturazione aziendale che diventano 30 milioni, considerando tutti gli investimenti degli ultimi 5 anni;

l'annunciata dismissione della produzione, come facilmente immaginabile, è il preludio di un nuovo dramma occupazionale e sociale con cui la Campania, e il Mezzogiorno, saranno costretti a confrontarsi;

in questi ultimi due mesi, sulla vertenza, sono stati convocati presso il Ministero dello sviluppo economico diversi tavoli di discussione che hanno visto la partecipazione dei sindacati, dei rappresentanti del management aziendale, dei delegati del Ministero, della regione Campania;

il tavolo di discussione è di fatto saltato quando ad inizio settembre la Fiat Industrial, la divisione della multinazionale di cui fa parte Iveco, ha confermato al Ministro dello sviluppo economico e alle parti sociali la decisione, annunciata nel mese di luglio 2011, di dismettere l'attività produttiva a Valle Ufita e di cedere le attività al gruppo Dr (che oggi rinuncia all'acquisizione dello stabilimento di Flumeri);

nella vicenda pesa la mancanza di una strategia complessiva di investimenti nel settore trasporti in generale nonché l'incapacità del Governo di formulare alcuna proposta concreta in risposta alla richiesta presentata dalle rappresentanze sindacali di finanziare il rinnovo del parco autobus italiano che attualmente conta almeno 18.000 automezzi da classificare come inquinanti e insicuri;

in Campania, inoltre, si sta vivendo un vero e proprio dramma trasporti, visto che da lunedì 12 settembre 2011 è entrato in funzione il piano di tagli e riduzioni elaborato dall'EAV, Ente autonomo Volturno, la holding regionale dei trasporti che controlla al 100 per cento Circumvesuviana, Sepsa e Metrocampania Nordest, ma che dipende per i finanziamenti interamente dalla regione;

il citato piano prevede l'equivalente della cancellazione di oltre il 25-30 per cento dei viaggi, pari a circa 40.000 corse in meno;

al piano elaborato dall'Eav vanno aggiunti gli effetti della manovra finanziaria approvata di recente che comporterà, come annunciato dai presidenti delle regioni, una riduzione del 75 per cento dei servizi offerti dal trasporto pubblico locale;

la situazione creatasi non solo lede, fino quasi ad azzerarlo, il diritto alla mobilità dei cittadini campani, ma determinerà conseguenze gravissime e disastrose sul piano sociale, occupazionale ed economico;

la regione Campania, e in particolare l'assessore competente, stanno dando prova della loro incapacità ad assicurare un servizio rispondente, sia in termini di qualità del trasporto che di quantità di chilometri di servizio pubblico assicurato, alle attese dei cittadini campani, tanto che il 20 settembre era prevista la discussione in consiglio regionale di una mozione di sfiducia presentata nei confronti dell'assessore ai trasporti e alle attività produttive;

il caos determinatosi a seguito dei continui tagli prodotti al sistema trasporti in Campania negli ultimi 12 mesi - in tal senso il piano entrato in vigore il 12 settembre 2011 è soltanto l'ultimo provvedimento in ordine temporale - ha generato un sentimento di forte indignazione tra i cittadini campani -:

quali iniziative il Governo intenda intraprendere per scongiurare l'annunciata dismissione della produzione da parte del gruppo Irisbus ed assicurare una continuità lavorativa ai 700 impiegati dell'azienda;

se non ritenga il Governo indispensabile assumere urgenti ed immediate iniziative, per quanto di competenza, tese a scongiurare il collasso completo del sistema trasportistico campano; se non ritenga inoltre opportuno convocare al più presto un tavolo istituzionale di discussione con la regione Campania, l'assessore ai trasporti, le rappresentanze sindacati e i vertici dell'Eav. (5-05370)