ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05098

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 499 del 12/07/2011
Firmatari
Primo firmatario: PIFFARI SERGIO MICHELE
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 12/07/2011


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 12/07/2011
Stato iter:
13/07/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 13/07/2011
Resoconto PIFFARI SERGIO MICHELE ITALIA DEI VALORI
 
RISPOSTA GOVERNO 13/07/2011
Resoconto MANTOVANI MARIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 13/07/2011
Resoconto PIFFARI SERGIO MICHELE ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 13/07/2011

SVOLTO IL 13/07/2011

CONCLUSO IL 13/07/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-05098
presentata da
SERGIO MICHELE PIFFARI
martedì 12 luglio 2011, seduta n.499

PIFFARI. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:

uno degli ultimi casi di accordo per l'affidamento diretto senza gara d'appalto dei lavori per la realizzazione di infrastrutture di importanza nazionale è quello firmato il 7 marzo 2011, presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, per la realizzazione dei lavori del primo lotto della tratta ad alta velocità Treviglio-Brescia;

da quanto dichiarato da Legambiente Lombardia in ordine allo specifico caso sopra indicato, ma il discorso potrebbe essere generalizzato alla gran parte dei lavori per la realizzazione di infrastrutture affidati senza gara, a causa dell'affidamento diretto dell'appalto dei lavori, i costi dell'opera, sono notevolmente lievitati, per un importo di circa 900 milioni di euro e con un costo di quasi 35 milioni di euro a chilometro;


la Corte dei conti, nella propria relazione del 2008, aveva già dichiarato espressamente: «da parte governativa si evidenzia, in particolare, che l'Italia rischierebbe l'emarginazione dall'Europa, continuando a non rispettare regole e procedure europee e accettando costi delle opere pubbliche, che non sono paragonabili a quelli d'uso in Europa. Per quanto riguarda detti costi risulterebbe che la tratto Torino-Novara, costruita completamente in pianura, sarebbe costato oltre 50 milioni di euro al chilometro, notevolmente più dei costi medi stimati francesi (13 al chilometro) e di quelli spagnoli (15 al chilometro). D'altronde, anche in Italia, presumibilmente, potrebbero realizzarsi risparmi consistenti mediante l'espletamento di procedure di gara se si considera che il costo per chilometro della tratta Padova-Mestre, affidata con appalto pubblico, è pari a 19 milioni di euro»;


il 21 giugno 2011, Schiavella, segretario generale di Fillea CGIL, sul sito ufficiale ho dichiarato: «Dal Cresme e da Federcostruttori arriva uno ennesima conferma della gravità della crisi del settore delle costruzioni e la consapevolezza che la ripresa è ancora molto lontano, soprattutto a causa dell'assenza di un ruolo anticongiunturale degli investimenti in opere pubbliche, crollati drasticamente negli ultimi due anni. Se a questo aggiungiamo l'allarme dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici, che denuncia in sostanza la presenza di un mercato bloccato dove poche imprese si accaparrano una fetta consistente delle opere pubbliche senza una gara ma con l'affidamento diretto, e l'allarme dell'Osservatorio sui Costi del Non Fare, che reputa il 2010 un anno horribilis per i ritardi nel rilancio di un serio piano infrastrutturale, non siamo solo di fronte ad uno scenario preoccupante ma nel pieno del peggiore degli incubi», aggiungendo che il Governo «avrebbe dovuto realizzare in dieci anni 223 miliardi di grandi opere. Bene, in 10 anni le opere realizzate non raggiungono il 25 per cento del totale, e se esaminiamo l'andamento delle gare e delle opere, non basteranno 30 anni, ed un incremento ad oggi di oltre 100 miliardi, per completare quelle promesse fatte dal premier (...);

da un articolo dell'8 luglio 2011 (fonte Bergamonews e Varesenews) si apprende il grido d'allarme lanciato dal presidente Aiscat, Fabrizio Palenzona in merito all'inserimento da parte del Governo nella manovra finanziaria del tetto dell'1 per cento all'ammortamento fiscale dei beni in concessione che bloccherebbe gli investimenti infrastrutturali per quasi 40 miliardi di euro nel solo settore autostradale mettendoli a rischio, come ammesso anche dal viceministro Castelli -:


quali siano le ragioni per cui la modalità di «affidamento diretto» dei lavori per le opere pubbliche sia stata la procedura adottata e privilegiata rispetto alla pubblica gara, procedura che garantisce maggiormente il risparmio di risorse sufficienti alla realizzazione di strategiche infrastrutture quali Brebemi, Pedemontana, Tem e Tav, in antitesi rispetto a quanto previsto dalle norme nazionali e dalle direttive comunitarie e alle indicazioni dei giudici contabili della Corte dei conti.(5-05098)