ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05097

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 499 del 12/07/2011
Firmatari
Primo firmatario: BARBATO FRANCESCO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 12/07/2011


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 12/07/2011
Stato iter:
13/07/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 13/07/2011
Resoconto BARBATO FRANCESCO ITALIA DEI VALORI
 
RISPOSTA GOVERNO 13/07/2011
Resoconto CESARIO BRUNO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 13/07/2011
Resoconto BARBATO FRANCESCO ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 13/07/2011

SVOLTO IL 13/07/2011

CONCLUSO IL 13/07/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-05097
presentata da
FRANCESCO BARBATO
martedì 12 luglio 2011, seduta n.499

BARBATO. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:

dal monitoraggio sui prezzi dei carburanti effettuato dal sito internet quotidianoenergia.it del 12 luglio 2011 si apprende che gli aumenti dei prezzi sulla rete italiana di distribuzione continuano: «Oggi torna infatti a muoversi Eni con +0,6 centesimi sul prezzo raccomandato della benzina e +1,4 centesimi su quello del diesel. Su di 0,7 centesimi sulla sola verde anche Tamoil». «Crescono ancora di conseguenza i prezzi praticati sul territorio, dove si continuano a recepire i forti aumenti del fine settimana e i nuovi ritocchi al rialzo»;

la stessa fonte indica inoltre che il prezzo della benzina è ormai, in media, abbondantemente oltre quota 1,6 euro/litro, mentre il prezzo del diesel ha quasi raggiunto il livello di 1,5 euro/litro, sempre nei valori medi; a livello di punte massime oggi si rilevano picchi di 1,665 euro/litro per la benzina e di 1,520 euro/litro per il diesel, in entrambi i casi nell'area del Sud;

il Corriere della Sera, in un articolo del 12 luglio 2011, indica che a «a far schizzare all'insù i prezzi dei carburanti, oltre alla ripresa delle quotazioni internazionali dei prodotti raffinati (benzina e gasolio) è stato l'aumento delle accise deciso dal Governo, combinato con l'effetto moltiplicatore dell'IVA»; riportando quanto dichiarato dall'Unione petrolifera, il medesimo quotidiano informa che: «Negli ultimi 15 giorni l'aumento dei carburanti è stato pari a 7,5 centesimi al litro, ma 5,5 centesimi sono da imputare all'aumento delle accise e all'effetto di moltiplicazione dell'IVA. Solo 2 centesimi sono dunque imputabili ad aumenti reali dei costi industriali»;

a tal proposito, il quotidiano delle fonti di energia, Staffetta Quotidiana, riporta, sempre in data 12 luglio, che: «Quanto ai differenziali regionali, al Sud registriamo medie della benzina a quota 1,66 euro/litro (Sicilia) e vicinissime a 1,7 euro/litro in Campania (per via dell'addizionale regionale di 3 centesimi al litro). Minime in Piemonte e Veneto poco sotto 1,6 euro/litro in media. Per il gasolio registriamo un divario tra nord e sud di circa sei centesimi tra 1,48 euro/litro e 1,54 euro/litro, e punte di 1,55 euro/litro in Sicilia e nella provincia autonoma di Bolzano»;

in tale contesto Federconsumatori e Adusbef stimano che, per ogni automobilista, ci sarà una crescita annua dei costi di 488 euro, tra costi diretti, pari a 288 euro, e costi indiretti, pari a 200 euro -:

alla luce di quanto sopra esposto, quali urgenti iniziative intenda adottare il Governo per non sottoporre i cittadini all'ulteriore stress economico determinato dai continui rincari sui carburanti da autotrazione, in particolare per quanto riguarda i cittadini delle regioni meridionali, i quali, pur disponendo di un reddito mediamente più basso rispetto al resto della penisola, subiscono, paradossalmente, rincari più elevati e sono già gravati dagli incrementi del carico fiscale disposti dalle regioni meridionali, nonché al fine di evitare che la dinamica dei prezzi di tali prodotti determini processi inflattivi particolarmente dannosi per le fasce di reddito medio-basse.(5-05097)