BARANI. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:
in Europa, sono balzati agli onori della cronaca casi gravi di contagio di una variante del batterio Escherichia Coli che hanno provocato la morte di una trentina di persone;
l'allarme è partito dalla Germania, che non ha ben individuato l'origine di tale infezione;
le autorità tedesche e poi quelle francesi non hanno ancora ben chiara la vera causa della contaminazione della verdura e della carne con il cosiddetto batterio killer;
con il clima caldo il consumo di frutta e verdura cruda aumenta, essendo alla base della dieta mediterranea;
non si fermano in Europa le infezioni da nuovo batterio Escherichia Coli (Ehec) e della sua più grave complicanza, la sindrome emolitica uremica (Seu);
i casi sono arrivati ormai a 4.173 in 13 Paesi europei, con 49 vittime accertate. È quanto emerge dall'ultimo bollettino diffuso dall'Ecdc (European Center for Disease Prevention and Control), aggiornato al 4 luglio 2011;
dopo che le accuse al cetriolo spagnolo si sono rivelate infondate e i test sui germogli di soia biologici di un'azienda della Bassa Sassonia hanno dato esito negativo, l'Unione europea ha annunciato il ritiro dal mercato e il bando temporaneo delle importazioni dall'Egitto di alcuni tipi di semi di fieno greco dopo la scoperta che sarebbe collegato all'epidemia di Escherichia Coli nel nord della Germania ed a Bordeaux, in Francia;
rintracciare le origini della contaminazione è stata la priorità fondamentale dell'Unione europea dal primo giorno della crisi come è stato anche ricordato dal commissario europeo alla salute ed alla protezione dei consumatori, John Dalli;
il rapporto pubblicato dall'Efsa, l'Agenzia per la sicurezza alimentare, ha portato a ritirare dal mercato dell'Unione europea alcuni semi egiziani ed a vietare temporaneamente le importazioni di tutti i semi provenienti da quel Paese -:
alla luce dell'allarme emerso per i casi da Escherichia Coli, se l'Italia possa considerarsi esente da eventuali rischi e se il Ministero della salute abbia intenzione di intervenire con un piano informativo sulle pratiche da attuare per evitare eventuali contaminazioni nel nostro Paese.
(5-05064)