BOSSA, MIOTTO e SARUBBI. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:
secondo notizie di stampa, nei giorni scorsi al Policlinico dell'Università Federico II di Napoli è stato diagnosticato un caso di tifo murino, malattia trasmessa all'uomo dal morso della pulce dei ratti; le analisi hanno evidenziato che il contagio è avvenuto circa un mese e mezzo fa;
da almeno venti anni, in città, non si individuava questa patologia;
l'episodio, inevitabilmente, è stato messo in collegamento con l'emergenza rifiuti che affligge la città di Napoli e che, in questi giorni, con il caldo, ha toccato picchi di vero e proprio dramma sociale;
secondo la professoressa Maria Triassi, direttore del dipartimento di igiene alla Federico II, che nei giorni scorsi ha più volte lanciato l'allarme sui pericoli per la salute provocati dai cumuli di spazzatura, «non bisogna fare allarmismo, ma sicuramente è necessario mantenersi in allerta. Certamente è difficile dimostrare che ci sia una diretta correlazione tra il caso di tifo murino e l'emergenza rifiuti, ma con altrettanta certezza è difficile escluderlo. Con i cumuli in strada aumenta la presenza dei ratti ed, evidentemente, cresce il pericolo di essere morsi dalle pulci che infestano questi animali»;
il professor Guglielmo Borgia, ordinario di malattie infettive, alla Federico II, è di opinione diversa: «Non esiste a mio modo di vedere alcuna possibilità di mettere in correlazione l'emergenza rifiuti con questo episodio. Per vari motivi. Primo: il paziente è stato infettato a metà maggio, quando la presenza di spazzatura in strada non era così evidente. Secondo: ad oggi è l'unico caso di contagio. Statisticamente non significativo»;
i cittadini segnalano da più parti della città di Napoli e di alcune zone nevralgiche della provincia una proliferazione di ratti, blatte, e altri animali, con un rischio crescente per la popolazione; alto è l'allarme tra la gente, chiaramente preoccupata per il rischio di contagi e malattie -:
se sia a conoscenza di quanto sopra esposto e se intenda acquisire informazioni più approfondite in modo da valutare l'eventuale correlazione tra il caso di tifo e l'emergenza rifiuti e, in caso affermativo, quali rimedi il Governo intenda assumere, nell'ambito delle proprie competenze, in coordinamento con la regione e gli enti locali, per il monitoraggio e la tutela della salute pubblica nei luoghi più colpiti dall'emergenza rifiuti di Napoli e della sua provincia.
(5-05063)