ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04590

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 462 del 12/04/2011
Firmatari
Primo firmatario: BARBATO FRANCESCO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 12/04/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI PIETRO ANTONIO ITALIA DEI VALORI 12/04/2011
MESSINA IGNAZIO ITALIA DEI VALORI 12/04/2011


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 12/04/2011
Stato iter:
13/04/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 13/04/2011
Resoconto BARBATO FRANCESCO ITALIA DEI VALORI
 
RISPOSTA GOVERNO 13/04/2011
Resoconto VIALE SONIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 13/04/2011
Resoconto BARBATO FRANCESCO ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 13/04/2011

SVOLTO IL 13/04/2011

CONCLUSO IL 13/04/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-04590
presentata da
FRANCESCO BARBATO
martedì 12 aprile 2011, seduta n.462

BARBATO, DI PIETRO e MESSINA. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:

Il Sole 24 Ore di oggi reca un articolo dal titolo: «Italia con il freno tirato - urgente la riforma fiscale»;

nel corpo dell'articolo si riferisce ampiamente dell'allarme circa la difficilissima situazione economica del Paese lanciato dalla Presidente di Confindustria, la quale ha affermato: «C'è incapacità di guardare a medio termine, si segue l'emergenza e si va a caso»; «In Italia c'è un problema economico fortissimo: le imprese non ce la fanno, non c'è domanda interna. Non ce la fanno i lavoratori: crescendo all'1 per cento non riusciremo nemmeno a riassorbire la disoccupazione»;

in particolare, la presidente Marcegaglia ha sottolineato la difficilissima situazione degli imprenditori italiani, affermando: «Mai come adesso gli imprenditori si sentono soli... non vedono scelte forti a favore della crescita», aggiungendo inoltre: «Imprese e lavoratori non vedono prospettive chiare»;

in tale contesto la presidente di Confindustria ha altresì evidenziato l'assoluta esigenza di adottare un ampio programma di riforma fiscale che sostenga la crescita, affermando che il Governo deve agire e che una riforma del fisco appare: «fondamentale», in quanto «la pressione fiscale sui lavoratori ed imprese è la più alta d'Europa»;

alla luce di tali preoccupati dichiarazioni del massimo esponente degli imprenditori italiani, appare ancor più stridente l'assoluto silenzio del Governo italiano su tali fondamentali tematiche, se paragonato all'atteggiamento assunto da governi quali la Germania e l'Inghilterra, i quali hanno invece lanciato un grande piano per la crescita;

in tale contesto occorre sottolineare nuovamente la notizia, già riportata nell'ambito dell'interrogazione a risposta immediata n. 5-04392, svolta il 16 marzo 2011 secondo la quale l'Index of economic freedom elaborato da un importante centro di ricerca statunitense e riportato dal Wall Street Journal, con il quale si indica la capacità dei singoli Stati di rilanciare lo sviluppo e sostenere la crescita economica, evidenziava il netto peggioramento della posizione dell'Italia, che è passata, tra il 2010 ed il 2011, dal 74o all'87o posto della classifica mondiale, soprattutto in ragione della scarsa libertà fiscale di cui godono gli imprenditori italiani, dovuta principalmente all'inadeguatezza ed all'obsolescenza dell'ordinamento tributario;

proprio per fornire spunti utili a definire una compiuta strategia di crescita economica la Confindustria ha convocato, per il 7 maggio prossimo a Bergamo, un'assise nazionale nel corso della quale si intende definire una «terapia anticrisi»;

appare dunque evidente la necessità assoluta che il Governo si risvegli dal completo torpore che ne ha caratterizzato finora l'azione di politica tributaria in questa legislatura, dando finalmente attuazione al programma elettorale del 2008, il quale poneva al primo posto due fondamentali riforme: quella della giustizia, da un lato, e quella del sistema tributario, dall'altro;

in considerazione di tali promesse preelettorali, risulta ancora più sconcertante che, mentre il Ministro della giustizia annuncia l'intenzione del Governo di procedere ad una riforma epocale dell'ordinamento giudiziario, il Ministro dell'economia e delle finanze taccia completamente in merito alla riforma fiscale;

al riguardo occorre segnalare come il Governo, già più volte interrogato in merito, non sia stato finora in grado di fornire al Parlamento alcuna informazione circa la tempistica dell'intervento riformatore -:

se intenda portare al Consiglio dei Ministri prima del 7 maggio prossimo una proposta di riforma del sistema tributario nazionale e, qualora ciò non si verificasse, se ritenga di poter indicare una data precisa entro la quale sarà presentata tale proposta, ovvero se ritenga di non poter procedere, in questa legislatura, a tale importante intervento di riforma.
(5-04590)