ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04554

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 459 del 06/04/2011
Firmatari
Primo firmatario: TOTO DANIELE
Gruppo: FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA
Data firma: 06/04/2011


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 06/04/2011
Stato iter:
13/07/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 13/07/2011
Resoconto GIACHINO BARTOLOMEO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 13/07/2011
Resoconto TOTO DANIELE FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 06/04/2011

DISCUSSIONE IL 13/07/2011

SVOLTO IL 13/07/2011

CONCLUSO IL 13/07/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-04554
presentata da
DANIELE TOTO
mercoledì 6 aprile 2011, seduta n.459

TOTO. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:
l'interrogante, in relazione alle attività di Trenitalia spa - divisione Cargo, Gruppo Ferrovie dello Stato, ha presentato due interrogazioni a risposta in Commissione, rispettivamente, 5-02270 in data 17 dicembre 2009 e 5-04121 in data 27 gennaio 2011;
nella prima delle due indicate interrogazioni, era richiesto al Governo se non intendesse formulare indirizzi e raccomandazioni circa i locomotori E655 ed E656 in disuso, di proprietà di Trenitalia Spa, per la loro revisione e, con riguardo alle motrici E656, trasformazione, al fine, poi, di trarre utili dalla loro dismissione; il Governo, nella risposta fornita nella seduta del 27 gennaio 2010 della IX Commissione (trasporti, poste e telecomunicazioni), dopo aver pleonasticamente e pedagogicamente premesso l'ovvio richiamo alla «autonomia e indipendenza gestionale, amministrativa e contabile delle imprese ferroviarie» che l'interrogazione, peraltro, non aveva punto messa in discussione, asseriva che «solo alcuni mezzi sono stati temporaneamente accantonati» e che «la Divisione Cargo di Trenitalia ritiene sempre possibile valutare eventuali richieste di noleggio, da inquadrarsi nell'ambito di accordi commerciali di collaborazione con imprese interessate»;
nella seconda interrogazione, veniva ulteriormente richiesto di conoscere se le motrici di cui alla testé citata risposta del Governo fossero ancora in disuso e, nell'eventualità, se Trenitalia spa - divisione cargo avesse manifestato, in relazione ai mezzi in argomento, offerte di disponibilità di noleggio; il Governo, nella risposta fornita nella seduta del 17 febbraio 2010 della IX Commissione (trasporti, poste e telecomunicazioni), confermava l'inerzia di Trenitalia spa - divisione cargo circa i mezzi in disuso e dell'Esecutivo rispetto all'ipotesi di formulare indirizzi e raccomandazioni, rectius di darsi criteri e indirizzi ai quali, inderogabilmente, uniformare le valutazioni del ministero dell'economia e delle finanze, nell'ambito dell'esercizio dei suoi poteri di azionista della holding Ferrovie dello Stato, giacché il Governo, nella suddetta sede, ribadiva che «per effetto della contrazione della domanda conseguente alla nota situazione di congiuntura economica, solo alcuni mezzi sono stati temporaneamente accantonati» e che «la Divisione Cargo di Trenitalia ritiene possibile valutare eventuali richieste di noleggio», non dando per quest'ultima parte, una puntuale e coerente informazione rispetto al tenore letterale dell'atto di sindacato ispettivo nel quale non era chiesto di sapere se divisione cargo di Trenitalia ritenesse possibile valutare eventuali richieste di noleggio dei mezzi in disuso ma, all'esatto contrario, se Trenitalia spa - divisione cargo avesse manifestato, in relazione a quegli stessi mezzi, offerte di disponibilità di noleggio; evidente, comunque, essendo che la riproposizione della generica disponibilità dell'azienda a valutare richieste commerciali relative alle motrici accantonate equivale ad affermare che nessuna offerta è stata comunicata e diffusa in merito a quella stessa disponibilità, invero solo presunta, al noleggio;
nella richiamata interrogazione 5-04121 in data 27 gennaio 2011, era chiesto al Governo se disponesse di puntuali informazioni sui dati contabili attinenti la divisione cargo di Trenitalia spa, ed eventualmente di averne contezza, e se la nominata società del Gruppo Ferrovie dello Stato espletasse attività in regime di «servizio universale», ed eventualmente quali fossero e quali fossero state svolte nell'anno 2010 a fronte dei contributi erogati dallo Stato per il detto servizio; il Governo, nella menzionata seduta del 17 febbraio 2011, ha confermato la sussistenza del «servizio universale», «contribuito dallo Stato in una normale dinamica fornitore-cliente, formalizzata attraverso un Contratto di Servizio», per evitare «un definitivo impoverimento dell'offerta di servizi ferroviari in territori svantaggiati dalle caratteristiche di sbilanciamento e rarefazione della domanda», ossia nelle «regioni meridionali, i cui flussi sono - da sempre - caratterizzati da problemi di rarefazione delle destinazioni e sbilanciamento nella direzione dello spostamento delle merci (treni carichi da nord a sud e scarichi in direzione inversa)»; relativamente, poi, ai dati contabili nella risposta non ne è stato fornito alcuno, con eccezione di quello, statistico, relativo alla dichiarata riduzione «di oltre il 70 per cento, nel quinquennio 2006/2010, da parte di divisione cargo di Trenitalia spa delle proprie perdite»;
sennonché la testata giornalistica «Il Fatto Quotidiano», nell'edizione di lunedì 4 aprile, riferiva di aver richiesto al ministero delle infrastrutture e dei trasporti e ottenuto di sapere che i «sussidi» per il «servizio universale» ammonterebbero a 128 milioni di euro»;
l'interrogante, per incidens, non può omettere di stigmatizzare la condotta del Governo che mentre non rende una esauriente informativa nella sede istituzionale del sindacato ispettivo, la concede ai mezzi di comunicazione;
i predetti «sussidi», per altro verso, nella risposta fornita alla menzionata interrogazione 5-04121, sono stati qualificati dal Governo come «pagamenti», sostenuti «per effettuare attività di trasporto ferroviario in aree a scarsa domanda, dove nessun'altra impresa ferroviaria considera conveniente investire, a causa dell'inevitabile scarto tra costi e ricavi»; in realtà così prefigurando, almeno potenzialmente, un «aiuto» tout court a una azienda laddove si sostiene che il pagamento sarebbe inferiore al costo stesso delle prestazioni fornite, appalesandosi, dunque, in altri termini, come un contributo a parziale copertura dei costi sostenuti dall'azienda per il servizio espletato;
l'entità della cifra è cospicua e stride con la dichiarata «rarefazione delle destinazioni» e «sbilanciamento nella direzione dello spostamento delle merci» che caratterizza i flussi nelle regioni meridionali e alla cui stregua si constata che siano «i treni carichi da nord a sud e scarichi in direzione inversa»; così come stupisce che la «autonomia e indipendenza gestionale, amministrativa e contabile delle imprese ferroviarie», nel caso di specie di Trenitalia spa - divisione cargo, approdi a una valutazione di compatibilità economica circa l'effettuazione di attività di trasporto ferroviario i cui «pagamenti» sarebbero addirittura inferiori ai costi e che, comunque, «nessun'altra impresa ferroviaria considera conveniente»;
non è, tuttavia, dato di sapere i dettagli operativi del «servizio universale» espletato, in particolare le destinazioni, delle quali si predica la «rarefazione», delle merci e, quindi, la relativa attività di movimentazione -:
se il Governo confermi il dato pubblicato dal quotidiano menzionato in premessa secondo il quale ammonterebbero a 128 milioni di euro i «pagamenti» elargiti dallo Stato a Trenitalia - divisione cargo;
quali siano le attività di trasporto effettuate, divise per regioni di provenienza e di destinazione delle merci, nell'ambito del «servizio universale», a fronte delle quali sono erogati i riferiti «pagamenti»;
se, in particolare, Trenitalia spa - divisione cargo, abbia svolto, negli ultimi due anni solari trascorsi, e tuttora svolga attività afferenti al servizio universale con riferimento alle regioni Sardegna e Abruzzo e, in caso affermativo, quali siano stati i volumi di traffico delle merci, rispettivamente, implementati con le eventuali medesime attività;
sulla scorta di quali elementi sia stato definito l'ammontare complessivo dei «pagamenti» a favore di Trenitalia spa - divisione cargo per il «servizio universale», anche nel caso in cui effettivamente si tratti di corrispettivi di entità inferiore all'ammontare dei costi sostenuti, per la sua effettuazione;
quali criteri e orientamenti, funzionali alla verifica, nell'ambito dell'esercizio dei poteri dell'azionista della holding Ferrovie dello Stato, ossia il Ministero dell'economia e delle finanze, di un'assennata, prudente economica gestione dell'attività d'impresa svolta da Trenitalia spa - divisione cargo il Governo segua, o intenda fissare, nel caso non sussistano;
sulla scorta, infine, di quali elementi il Governo ritenga che «nessun'altra impresa ferroviaria» consideri «conveniente investire» in attività di trasporto, nelle aree a scarsa domanda.
(5-04554)