BOFFA. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:
il 10 marzo scorso l'interrogante presentava una interrogazione a risposta in Commissione, indirizzata al Ministro dello sviluppo economico, in merito alla vertenza lavorativa che interessa i lavoratori dello stabilimento Cablelettra di Limatola (Bn);
con sentenza del tribunale di Vigevano del 19 marzo 2009, la società Cablelettra viene messa in liquidazione ed entra in amministrazione straordinaria con la nomina di un commissario;
con provvedimento del 10 dicembre 2010 il Ministero dello sviluppo economico autorizza il disciplinare di gara avente ad oggetto la procedura di vendita del perimetro di riferimento nonché l'invito a presentare offerte vincolanti per l'acquisto del perimetro di riferimento e lo schema dell'offerta vincolante e delle relative garanzie (che costituiscono parte integrante del disciplinare di gara);
il 31 gennaio 2011, termine perentorio per la presentazione delle offerte, risultavano pervenute le offerte di acquisto della Yazaki Corporation e della Leoni Wiring System Italy srl;
all'esito della disamina delle due offerte, il commissario riteneva che l'offerta di Yazaki Corporation fosse quella migliore sotto ogni profilo, ovvero in relazione al prezzo offerto, agli impegni occupazionali ed al piano industriale;
il 4 marzo 2011 veniva consegnato alle organizzazioni sindacali provinciali il nuovo piano industriale presentato dalla Yazaki Corporation, acquirente dei complessi aziendali e delle partecipazioni di Cablelettra S.p.A;
il piano industriale prevedeva la salvaguardia di soli 2 manager e 5 impiegati sul complesso dei 92 dipendenti di Limatola;
tale piano industriale, come evidente, determinava la forte mobilitazione, tutt'ora in corso, dei lavoratori dello stabilimento di Limatola;
il licenziamento di 85 lavoratori su 92 aggrava ulteriormente la già pesante crisi occupazionale e produttiva che investe oggi la provincia di Benevento dove, giusto per citare alcuni dati, si registrano oltre 4.200 persone in cassa integrazione (tra ordinaria, straordinaria e in deroga); circa 1.000, tra il 2008 e il 2010, licenziamenti per cessazione attività, fine cassa integrazione ed altre chiusure di siti produttivi nei vari settori dell'economia sannita; ed un tasso di disoccupazione dell'11,5 per cento;
con l'atto di sindacato ispettivo del 10 marzo 2011, il sottoscritto chiedeva al Ministro interrogato di convocare urgentemente un nuovo tavolo tra le istituzioni interessate, l'azienda e le parti sociali al fine di scongiurare questo vero e proprio licenziamento di massa e trovare una soluzione immediata e positiva alla vertenza;
nel frattempo, presso il Ministero dello sviluppo economico, si sono avuti diversi incontri tra le parti interessate;
nell'ultimo di questi, la Yazaki presentava una proposta comprendente l'assunzione di 30 lavoratori, la modifica dello status contrattuale degli impiegati, l'abbandono della sede lavorativa di Limatola;
la proposta è stata respinta dai lavoratori che hanno annunciato un nuovo sciopero ad oltranza -:
se non ritenga il Ministro di assumere tutte le iniziative di propria competenza tese a favorire una positiva mediazione al tavolo già convocato presso il Ministero dello sviluppo economico onde respingere il tentativo dell'azienda Yazaki di smantellare l'importante insediamento produttivo di Limatola e perché viceversa si diano risposte concrete alle richieste sindacali tese a salvaguardare i livelli occupazionali e le attese dei lavoratori.
(5-04552)