ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04411

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 451 del 23/03/2011
Firmatari
Primo firmatario: FADDA PAOLO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 22/03/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CALVISI GIULIO PARTITO DEMOCRATICO 22/03/2011
MARROCU SIRO PARTITO DEMOCRATICO 22/03/2011
MELIS GUIDO PARTITO DEMOCRATICO 22/03/2011
PES CATERINA PARTITO DEMOCRATICO 22/03/2011
PARISI ARTURO MARIO LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 22/03/2011
SCHIRRU AMALIA PARTITO DEMOCRATICO 22/03/2011
SORO ANTONELLO PARTITO DEMOCRATICO 22/03/2011


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 22/03/2011
Stato iter:
19/05/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 19/05/2011
Resoconto SAGLIA STEFANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 19/05/2011
Resoconto FADDA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 23/03/2011

DISCUSSIONE IL 19/05/2011

SVOLTO IL 19/05/2011

CONCLUSO IL 19/05/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-04411
presentata da
PAOLO FADDA
mercoledì 23 marzo 2011, seduta n.451

FADDA, CALVISI, MARROCU, MELIS, PES, ARTURO MARIO LUIGI PARISI, SCHIRRU e SORO. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:

lo Stabilimento della società Portovesme s.r.l., leader in Italia nella produzione di piombo e zinco, è situato nella zona industriale di Portovesme nel bacino del Sulcis-Iglesiente e rappresenta, a livello internazionale, uno dei più importanti impianti nel settore della metallurgia dei non ferrosi sia per valori di produzione, sia per il livello tecnologico legato ai processi di automazione e informatizzazione delle operazioni;

per contrastare la crisi del comparto industriale che ha investito anche la Portovesme srl, il 24 aprile 2009, la società del gruppo svizzero Glencore, che è titolare della fabbrica, aveva sottoscritto un verbale di intesa che avrebbe dovuto riportare in primo piano gli investimenti industriali dell'azienda chimico-metallurgica;

l'azienda del gruppo svizzero aveva contestualmente annunciato un piano di investimenti di circa 300 milioni di euro, di cui almeno 50 milioni di euro per consentire l'allungamento della vita del polo integrato piombo-zinco, assicurando i posti di lavoro per almeno altri 15-20 anni, e per potenziare l'impianto elettrolitico al fine di permettere alla fabbrica di raggiungere una produzione massima di zinco di 200.000 tonnellate l'anno;

l'apertura della procedura di infrazione da parte della Commissione europea ha bloccato l'applicazione delle misure di cui al decreto-legge 14 marzo 2005, n. 35, convertito dalla legge 14 maggio 2005, n. 80, che prevedeva all'articolo 11, l'applicazione di condizioni tariffarie favorevoli per le forniture di energia elettrica destinata alle produzioni e lavorazioni dell'alluminio, piombo, argento e zinco, situate nel territorio della regione Sardegna, che tenessero conto dei singoli processi produttivi e del prezzo medio pagato dai diretti concorrenti europei;

le produzioni industriali sarde non hanno avuto ancora alcuna garanzia sul regime tariffario previsto dal decreto-legge n. 35 del 2005 che non è stata mai applicata e che al momento risulta sotto la lente della commissaria alla concorrenza;

l'accordo bilaterale Enel-regione Sardegna, che garantiva prezzi competitivi e, sul fronte dell'interconnessione con le reti estere, ottenimento, non conseguito, dei 76 megawatt richiesti e indispensabili per soddisfare il fabbisogno energetico dei cicli di produzione, è scaduto a dicembre 2010;

i vertici delle industrie energivore del Sulcis sottolineano l'urgenza di costruire, nel polo industriale, un impianto eolico, con una potenza complessiva di circa 130 megawatt, finalizzato ad alleggerire l'importo della bolletta energetica;

nell'incontro, avvenuto il 14 marzo 2011, presso la Confindustria, tra l'azienda Portovesme srl e le organizzazioni sindacali, sono state annunciate le difficoltà legate all'impianto eolico e ai costi dell'energia che non creano le giuste condizioni alla società svizzera Glencore, per dare avvio al previsto piano di investimenti da circa 300 milioni di euro, e, qualora non dovessero cambiare entro il 31 marzo 2011 gli scenari relativi al problema del costo dell'energia, è stato annunciato il blocco degli impianti;

la probabile riduzione dei certificati verdi costringerebbe senza dubbio la Glencore a rivedere i propri programmi di investimento per l'autoproduzione di energia attraverso le fonti rinnovabili come l'eolico, considerato che i programmi di investimento sono anche fortemente condizionati dalla richiesta della Commissione europea alla Portovesme srl di restituire allo Stato 12 milioni di euro a fronte di aiuti di Stato ritenuti incompatibili;

la chiusura di uno stabilimento che impiega oltre 1.200 dipendenti, sarebbe un evento disastroso in termini di ricadute sull'occupazione per tutto il territorio del Sulcis;

finora sembrano essere tutti disattesi gli accordi e le intese firmate sia dal Governo che dalla regione, volti alla salvaguardia dell'occupazione in una delle zone della Sardegna più colpite dalla crisi economica e sociale;

i vertici della Portovesme srl sollecitano uno sforzo economico da parte del Governo con un contratto di programma per il piano industriale -:

quale iniziative e provvedimenti urgenti di competenza si intendano adottare al fine di assicurare alle industrie energivore del Sulcis, compresa quindi la Portovesme srl, una riduzione del costo dell'energia, la certezza di una interconnessione con le reti estere capace di assegnare i megawatt richiesti e la sicurezza di ricorrere all'energia da fonti rinnovabili secondo le necessità dello stabilimento. (5-04411)