BOFFA, GRAZIANO e PICIERNO. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:
il gruppo Cablelettra che dal 2007 comprende le società Elettrosistemi Srl, SMC Srl, Elettrocablaggi SRL, Fem Italiana Srl ed ElettroKit Srl, con stabilimento a Limatola (Benevento), si occupa di integrazione di componenti e sistemi elettrici per il settore dell'auto;
la Cablelettra Sud, a seguito della mobilità estesa alle 5 aziende che ha inglobato, contava nel 2008 circa 100 dipendenti tra operai ed impiegati;
il 21 dicembre 2006, infatti, si completava l'iter per la mobilità di parte del personale di Elettrosistemi Srl, SMC Srl, Elettrocablaggi SRL, Fem Italiana Srl e la ElettroKit Srl e su 200 lavoratori ne venivano assunti meno della metà;
nel 2008 la Cablelettra Sud chiedeva ed otteneva la cassa integrazione guadagni straordinaria a rotazione;
nello stesso 2008 la Cablelettra SUD s.p.a. si fonde per incorporazione con la Cablelettra s.p.a. e dal marzo dello stesso anno parte la cassa integrazione guadagni ordinari a rotazione per tutti i dipendenti della nuova società;
nel marzo del 2009, con sentenza del tribunale di Vigevano del 19 marzo 2009, la società viene messa in liquidazione ed entra in amministrazione straordinaria con la nomina di un commissario;
il 14 luglio 2009, presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il commissario straordinario ottiene la cassa integrazione guadagni straordinaria con verbale sottoscritto dal Ministero, dalla regione Sicilia, all'unione industriali di Pavia, da Confapi nazionale e dalle organizzazioni sindacali Cobas, Fiom, Cisl e le rappresentanze sindacali unitarie;
il 29 novembre 2010 presso la Confindustria di Benevento avviene l'ultimo incontro nel quale il commissario ribadisce che vi è un'ampia manifestazione di interesse da parte di più soggetti, importanti competitors industriali di caratura mondiale che offrono le più ampie garanzie che la cessione avvenga garantendo al massimo livello le maestranze;
con provvedimento del 10 dicembre 2010 il Ministero dello sviluppo economico ha autorizzato il disciplinare di gara avente ad oggetto la procedura di vendita del perimetro di riferimento nonché l'invito a presentare offerte vincolanti per l'acquisto del perimetro di riferimento e lo schema dell'offerta vincolante e delle relative garanzie (che costituiscono parte integrante del disciplinare di gara);
il 31 gennaio 2011, termine perentorio per la presentazione delle offerte, risultavano pervenute le offerte di acquisto della Yazaki Corporation e della Leoni Wiring System Italy S.r.L;
all'esito della disamina delle due offerte, il commissario riteneva che l'offerta di Yazaki Corporation fosse quella migliore sotto ogni profilo, ovvero in relazione al prezzo offerto, agli impegni occupazionali ed al piano industriale;
il 4 marzo 2011 veniva consegnato alle organizzazioni sindacali provinciali il nuovo piano industriale, presentato dalla Yazaki Corporation, acquirente dei complessi aziendali e delle partecipazioni di Cablelettra S.p.A;
il piano industriale prevede la salvaguardia di soli 2 manager e 5 impiegati sul complesso dei 92 dipendenti di Limatola;
tale piano industriale, come evidente, ha determinato la forte mobilitazione, tutt'ora in corso, dei lavoratori dello stabilimento di Limatola;
il licenziamento di 85 lavoratori su 92 aggrava ulteriormente la già pesante crisi occupazionale e produttiva che investe oggi la provincia di Benevento dove, giusto per citare alcuni dati, si registrano: oltre 4.000 persone in cassa integrazione (tra ordinaria, straordinaria e in deroga); circa 1.000, tra il 2008 e il 2010, licenziamenti per cessazione attività, fine cassa integrazione ed altre chiusure di siti produttivi nei vari settori dell'economia sannita; un tasso di disoccupazione del 9,6 per cento;
una analoga situazione di difficoltà attraversa la provincia di Caserta, interessata come il Sannio dalla vertenza dei lavoratori della Cablelettra di Limatola -:
se non ritenga il Ministro interrogato di convocare urgentemente un nuovo tavolo tra le istituzioni interessate, l'azienda e le parti sociali al fine di scongiurare questo vero e proprio licenziamento di massa e trovare una soluzione immediata e positiva alla vertenza oggetto della presente interrogazione, vista anche la forte preoccupazione che la presentazione del piano industriale ha suscitato tra i lavoratori e le famiglie interessate e la crescente mobilitazione sociale e istituzionale, considerando inoltre l'onere che ha rappresentato per la comunità supportare anche con le casse integrazione guadagni ordinarie e le casse integrazioni guadagni straordinarie i frequenti passaggi di cantiere per giungere ad un recupero delle commesse che oggi verrebbero assunte dal nuovo acquirente ma senza i lavoratori. (5-04373)