ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04357

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 446 del 09/03/2011
Firmatari
Primo firmatario: OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 09/03/2011


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 09/03/2011
Stato iter:
08/06/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 08/06/2011
Resoconto ROSSO ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 08/06/2011
Resoconto OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 09/03/2011

RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 31/05/2011

DISCUSSIONE IL 08/06/2011

SVOLTO IL 08/06/2011

CONCLUSO IL 08/06/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-04357
presentata da
NICODEMO NAZZARENO OLIVERIO
mercoledì 9 marzo 2011, seduta n.446

OLIVERIO. -
Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.
- Per sapere - premesso che:

in Europa la coltivazione della cipolla è stata introdotta solo nel Medioevo, furono i Fenici e i Greci ad introdurre in Calabria l'uso della cipolla, appreso a loro volta da Assiri e Babilonesi;

l'area storica di produzione in Calabria è il territorio di Capo Vaticano nel comune di Ricadi, ma il nome «Rossa di Tropea» deriva dal semplice fatto che le spedizioni in tutto il mondo delle cipolle avvenivano dalla scalo ferroviario di Tropea, il centro più importante e conosciuto della zona. Il trasporto delle cipolle rosse dai campi alla stazione di Tropea avveniva, una volta, tramite somari oppure con carri trainati dai buoi, percorrendo sentieri a ridosso del mare;

la distesa del promontorio di Capo Vaticano che si propaga verso Tropea - Parghelia è caratterizzata da lussureggianti orti, famosi per la «Rossa di Tropea». La cipolla viene ora coltivata sui terrazzamenti del Monte Poro, di Ricadi e lungo la costa da Nicotera fin oltre la piana di Lamezia Terme;

la dolcezza della cipolla rossa di Tropea dipende, oltre che dalla varietà, dal particolare microclima, dai terreni sabbiosi che si trovano in prossimità del mare lungo la costa tirrenica. Tutte le operazioni colturali, vengono eseguite a mano dai contadini del posto. Le tecniche di lavorazione della cipolla sono tramandate da una generazione all'altra, e oggi la vendita di questo prodotto contribuisce allo sviluppo socio-economico della zona;

tre le forme tipiche: a trottola (cipolla rotonda di Tropea), dal sapore dolce, l'involucro esterno è di colore rosso acceso, l'interno ha un colore rossovinaccia; a tronco-conica dal sapore agrodolce; ovale sapore forte;

ricca di glucosio, potassio e sodio, ma con pochi grassi, la «Rossa di Tropea» viene anche tradizionalmente utilizzata per curare le infezioni intestinali, per prevenire malattie cardiovascolari, per la calcolosi renale e la pertosse. La cipolla rossa di Tropea ha ottenuto il marchio di prodotto a denominazione di origine e indicazioni geografiche protette (IGP) nel luglio 2007, è quasi irripetibile rispetto ad altre tipologie di cipolle in commercio anche per il contenuto di caroteni. Per avere le suddette qualità deve essere coltivata esclusivamente in terreni con caratteristiche particolari che si riscontrano solo nella zona del vibonese;

la coltivazione della cipolla rossa di Tropea genera reddito ed occupazione e, quindi, svolge un ruolo positivo nell'economia regionale della Calabria. La produzione lorda vendibile è pari a circa 10 milioni di euro. La produzione media annuale si aggira sulle 20-26.000 tonnellate, a fronte di una superficie media coltivata di circa 600 ettari. Il prodotto viene commercializzato in Italia e all'estero e soprattutto in Germania, Francia, Austria, Svizzera e Svezia;

nel 2010 le imprese aderenti al consorzio di tutela, hanno commercializzato sui mercati oltre 10.000 tonnellate di prodotto a marchio IGP, con quasi 500 ettari di superficie agraria utilizzata (SAU) a produzione certificabile e a prezzi molto interessanti; nello stesso tempo è proseguita la «guerra» contro la «finta» cipolla rossa di Tropea, spacciata per autentica, presente sul mercato spesso quando quella vera non è più disponibile; i dati, infatti, confermano, sia il grado di penetrazione sui mercati della cipolla rossa di Tropea, sia il gradimento del consumatore e una certa preferenza per i prodotti tutelati da marchi di qualità;

a seguito delle forti piogge che hanno colpito la Calabria e in particolare la provincia di Vibo Valentia, nei primi due giorni del mese corrente, da una verifica effettuata dalla Coldiretti Calabria nei comuni della fascia tirrenica vibonese - dove è concentrata la maggiore produzione - comprendente Ricadi, Tropea, Parghelia, Zambrone, Briatico, Pizzo e le frazioni di Portosalvo, Vibo Marina e Bivona, si è rilevato che, su una superficie agricola di circa 300 ettari, utilizzata per la coltivazione del «cipollotto», «fresco» e «da serbo», si è verificato un danno economico che ha interessato circa 120 ettari di superficie coltivata, pari al 60 per cento, della produzione, i cui danni vengono stimati complessivamente in 1.270.000,00 euro;

il mancato reddito viaggia su cifre astronomiche di quasi 18 mila euro ettaro, basti pensare che per il realizzarsi del prodotto il solo costo unitario di manodopera ammonta a oltre 15 mila euro. In un ettaro di terreno se normalmente si ricavavano 400/600 quintali di prodotto, quest'anno non si sta superando la soglia del 40 per cento, prodotto comunque non vendibile poiché di «seconda categoria» e di pezzatura ridotta. La maggior parte delle aziende, negli appezzamenti con maggiori fallanze, stanno procedendo a rilavorare i terreni e ad assolcarli per ripetere la piantagione;

tale danno è comprensivo sia del danno diretto, dovuto alla compromessa coltivazione in atto - causa l'allettamento della parte epigea della pianta e al dilavamento dello «strato vegetale» con conseguente esposizione alla luce delle radici, causandone una notevole riduzione della funzione di assorbimento e deprezzamento complessivo, in qualità e pezzatura - quanto del danno indiretto, dovuto al forte compattamento del terreno con conseguente aumento dei fenomeni di asfissia radicale;

le imprese produttrici sono estremamente preoccupate, per la campagna 2011 erano state messe a punto strategie di marketing tali da prevedere il triplicarsi delle quantità prodotte e certificate con marchio Igp. Il rallentamento delle vendite, dovuto alla mancanza di prodotto, sta determinando forti passività alle tante aziende che avevano investito sulle maggiori produzioni;

risulta urgente adottare provvedimenti di carattere economico in grado di sostenere gli agricoltori e gli imprenditori che producono la cipolla di Tropea colpiti dalla crisi: le imprese sono, infatti, in pieno fermento in quanto fortemente indebitate -:

se il Ministro interrogato sia a conoscenza della situazione di crisi esposta in premessa e se non ritenga urgente decretare lo stato di crisi per calamità naturale per le produzioni della cipolla di Tropea a causa degli eventi meteorologici che hanno colpito la regione Calabria nei primi giorni del mese di marzo 2011 compromettendo la coltivazione del prodotto e la conseguente commercializzazione.(5-04357)