ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04337

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 445 del 08/03/2011
Firmatari
Primo firmatario: TESTA FEDERICO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 08/03/2011


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 08/03/2011
Stato iter:
19/05/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 19/05/2011
Resoconto SAGLIA STEFANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 19/05/2011
Resoconto TESTA FEDERICO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 08/03/2011

DISCUSSIONE IL 19/05/2011

SVOLTO IL 19/05/2011

CONCLUSO IL 19/05/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-04337
presentata da
FEDERICO TESTA
martedì 8 marzo 2011, seduta n.445

FEDERICO TESTA. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:

la situazione geopolitica e le note disfunzioni del mercato italiano dei carburanti stanno determinando ulteriori aumenti dei prezzi, già cresciuti dell'11 per cento nel corso del 2010, che suscitano un significativo aumento di costo della vita per i cittadini e per l'attività delle imprese e un allarme per gli effetti inflazionistici;

secondo quanto denunciato dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato il 23 febbraio 2011 nel corso dell'audizione presso la Commissione straordinaria per la verifica dell'andamento generale dei prezzi al consumo del Senato della Repubblica, in molte aree del Paese i consumatori possono sempre trovare un ventaglio di prezzi molto diversificato dovuto alla necessità delle compagnie petrolifere di reagire alla concorrenza dei distributori non appartenenti a nessuna compagnia che nell'ultimo trimestre del 2010 hanno praticato prezzi inferiori tra i 4 e i 10 centesimi di euro/litro;

i consumatori italiani stanno progressivamente aumentando la propensione alla ricerca sul territorio delle migliori opportunità, come testimoniato proprio dallo sviluppo dei distributori indipendenti no-logo che hanno raddoppiato la propria presenza negli ultimi 4 anni e si avvicinano ad una quota del 10 per cento del mercato;

intuendo tale sviluppo il Parlamento, per favorire la più ampia diffusione delle informazioni sui prezzi dei carburanti per autotrazione praticati da ogni singolo impianto sull'intero territorio nazionale a fini di confronto concorrenziale (come già da anni in moltissimi Paesi tra i quali quelli europei confrontabili con l'Italia e gli Stati Uniti), con l'articolo 51 della legge 23 luglio 2009, n. 99, stabilì l'obbligo per chiunque eserciti l'attività di vendita al pubblico di carburante per autotrazione per uso civile di comunicare al Ministero dello sviluppo economico i prezzi praticati per ogni tipologia di carburante per autotrazione commercializzato;

il citato articolo prevedeva che il Ministro dello sviluppo economico, con proprio decreto, avrebbe dovuto individuare, secondo criteri di gradualità e sostenibilità, le decorrenze di tale obbligo per la pubblicazione dei prezzi sul sito internet del Ministero medesimo ovvero anche attraverso altri strumenti di comunicazione atti a favorire la più ampia diffusione di tali informazioni presso i consumatori;

ad oggi, a distanza di oltre 20 mesi dalla approvazione della legge, dei 22.900 distributori censiti dall'Unione petrolifera ne risultano collegati solo 320 relativi alla rete autostradale e la pubblicazione riguarda solo uno dei prezzi della modalità servito o self service, che impedisce il confronto esaustivo tra gli impianti di distribuzione;

l'applicazione iniziale alla sola rete autostradale (rinviando l'inclusione alla rete stradale a successivi decreti), la distinzione tra modalità di erogazione del servizio tra self service e servito e la limitazione dell'obbligo di pubblicazione solo ad uno dei due prezzi sono stati introdotti dal decreto 15 ottobre 2010 del Ministro dello sviluppo economico, adottato otto mesi oltre la scadenza del termine previsto dalla legge;

le limitazioni introdotte dal decreto 15 ottobre 2010 non erano previste dalla legge n. 99 del 2009 che, pertanto, attua solo parzialmente e in modo ad avviso dell'interrogante distorto tale legge;

peraltro, l'obbligo era già in vigore per tali soggetti ed attuato almeno dalla società Autostrade per l'Italia, agli effetti dell'articolo 2 del decreto-legge 31 gennaio 2007, convertito con modificazioni dalla legge 2 aprile 2007, n. 40;

sono sempre più diffusi e disponibili a livello nazionale e mondiale una pluralità di strumenti per la raccolta, diffusione e pubblicizzazione di dati del tipo di quelli relativi ai prezzi dei carburanti anche nell'ordine di svariate centinaia di migliaia al giorno;

il volume di dati in questione dovrebbe essere di soli 90.000 giornalieri, relativi ad una media di comunicazione da parte delle 22.900 stazioni di servizio di 4 prezzi sul totale possibile di otto: benzina servito e self; diesel servito e self; diesel speciale servito e self; gpl; gas naturale;

nessuna scadenza o altra indicazione è prevista dal decreto attuativo 15 ottobre 2010 per l'attuazione della norma in riferimento ai distributori siti sulla restante rete stradale nazionale, configurando di fatto un rinvio sine die della disponibilità della totalità dei prezzi a favore dei consumatori e ad avviso dell'interrogante uno svuotamento della volontà del Parlamento -:

quali provvedimenti intenda adottare per recuperare il ritardo gravemente lesivo dei diritti dei consumatori e dare attuazione completa e definitiva all'obbligo di raccolta, trasmissione e diffusione di dati di prezzo di tutti gli impianti e i prodotti per renderli immediatamente disponibili ai consumatori.(5-04337)