ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04328

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 444 del 07/03/2011
Firmatari
Primo firmatario: SIRAGUSA ALESSANDRA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 07/03/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GHIZZONI MANUELA PARTITO DEMOCRATICO 07/03/2011
MARIANI RAFFAELLA PARTITO DEMOCRATICO 07/03/2011
DE PASQUALE ROSA PARTITO DEMOCRATICO 07/03/2011


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 07/03/2011
Stato iter:
27/04/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 27/04/2011
Resoconto PIZZA GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 27/04/2011
Resoconto SIRAGUSA ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 07/03/2011

DISCUSSIONE IL 27/04/2011

SVOLTO IL 27/04/2011

CONCLUSO IL 27/04/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-04328
presentata da
ALESSANDRA SIRAGUSA
lunedì 7 marzo 2011, seduta n.444

SIRAGUSA, GHIZZONI, MARIANI e DE PASQUALE. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:

il 30 gennaio 2008 il Ministero della pubblica istruzione (MIUR) ha bandito un concorso nazionale per 145 dirigenti tecnici;

i 145 posti di dirigente tecnico sono stati ripartiti in due contingenti: quello della scuola dell'infanzia e primaria e quello della scuola secondaria di I e di II grado. Il primo contingente era a sua volta suddiviso in due settori, mentre il secondo in cinque settori a loro volta formati da quattordici sottosettori, ognuno con codice dallo 01 al 16 [articolo 1];


l'iscrizione al concorso andava inoltrata esclusivamente per via telematica e si doveva indicare un solo settore e un solo sottosettore, pena la non prosecuzione dell'iscrizione stessa [articolo 3];


il bando prevedeva tre prove scritte e una orale, il tutto preceduto da una prova preselettiva [articolo 6];


lo stesso stabiliva che sarebbe stato ammesso alle prove scritte un numero di candidati pari a dieci volte il numero dei posti messi a concorso per ogni settore e sottosettore. Ad esempio per il «settore dell'infanzia e scuola primaria» sarebbero stati ammessi 440 candidati; mentre per il sottosettore matematica e fisica 130 candidati. Poiché i posti messi a concorso erano 145, sarebbero stati ammessi in tutto 1450 candidati, ai quali si sarebbero aggiunti quelli classificatisi con il medesimo punteggio dell'ultimo candidato ammissibile [articolo 6];


il 21 settembre 2009, dopo alcuni rinvii, è stata espletata, in ciascuna regione, la prova preselettiva e il 12 febbraio 2010 sono state pubblicate le sedici graduatorie, una per ogni settore e sottosettore, rispettando la suddivisione prevista dal bando;


sono risultati ammessi alle prove scritte rispettivamente 1477 candidati, cioè «un numero di candidati pari a dieci volte il numero dei posti messi a concorso per ogni settore e sottosettore. I candidati eventualmente classificatisi con il medesimo punteggio dell'ultimo candidato ammissibile vengono tutti ammessi a sostenere le prove scritte» [articolo 6];


tuttavia, emerge che circa 200 candidati si trovavano collocati in più settori e sottosettori: c'era chi appariva inserito in due, chi in tre, chi in dieci, chi in quattordici settori e sottosettori;


se ne è dedotto che il numero 1477 non rappresentava più 1477 persone fisiche che concorrevano ciascuna per un posto, bensì circa 930 persone che concorrevano per più posti. Ne è conseguito che il numero dei candidati, ammessi alle prove scritte, non era più dieci volte il numero dei posti messi a concorso per ogni settore e sottosettore, con un rapporto quindi di 10:1, bensì 6,65 volte il numero dei posti messi a concorso, con un rapporto di 6,65 a 1;


questo rapporto è stato calcolato dal Ministero e appare nel suo atto d'appello al Consiglio di Stato;


si deve ricordare che il bando di concorso prevedeva: una prova preselettiva comune a tutti i settori e sottosettori, una prima prova comune a tutti i settori e sottosettori, una seconda prova comune a tutti i settori e sottosettori e sedici distinte terze prove una per ogni settore e sottosettore;


a seguito di quanto sopra descritto sono cominciati i ricorsi al TAR del Lazio di coloro i quali non sono stati ammessi alle prove scritte perché nei rispettivi settori e sottosettori erano inseriti dei «pluricandidati», candidati appunto presenti in più settori e sottosettori;


il TAR Lazio ha accolto tali ricorsi motivando: «con riferimento alla mancata utilizzazione dei complessivi 1450 per l'ammissione alle prove di esame; nell'ambito dei quali l'Amministrazione doveva tener conto esclusivamente del numero dei soggetti nominativi, candidati alle prove preselettive con esclusione della reiterazione di quei soggetti, candidati per più settori; ritenuto pertanto di poter ammettere con riserva alle prove di esame i ricorrenti entro il limite numerico effettivo dei 1450 posti e subordinatamente alla loro utile collocazione in graduatoria nei limiti del numero dei medesimi posti»;


il Ministero era pertanto tenuto ad escludere i «pluricandidati» dalle graduatorie di ogni settore e sottosettore;


alcuni concorrenti hanno fatto ricorso al Capo dello Stato, che, in conformità con il parere obbligatorio reso dal Consiglio di Stato, accoglieva il ricorso;


il Ministero si è appellato al Consiglio di Stato, che però ha rigettato l'istanza, confermando la statuizione del TAR Lazio;


nel frattempo, sempre il Ministero, ha predisposto, «in stretta aderenza alle prescrizioni contenute nella statuizione del TAR Lazio», un «apposito elenco di tutti i partecipanti alle prove preselettive, prescindendo, in tale contesto, dai settori e sottosettori richiesti, stilato in ordine decrescente, secondo il punteggio conseguito da ciascuno»;


tale elenco è stato inviato dal MIUR solo ai rappresentanti legali dei ricorrenti;


questo elenco contiene i nominativi di 1469 candidati, elencati in ordine decrescente con punteggio da 90 (punteggio pieno) a 24,50. Sono stati inseriti nello stesso, i ricorrenti che avevano ottenuto un punteggio compreso tra 90 e 24,50;


va inoltre specificato che nel settore «scuola dell'infanzia e primaria», che prevede l'ammissione di 440 candidati, l'ultimo classificato (il 440esimo) avrà un punteggio inferiore dell'ultimo classificato nel sottosettore «matematica e fisica» dove occuperà la 130esima posizione;


all'interrogante risulta che questo elenco non sia mai stato reso pubblico: accade così che ci sono concorrenti che non appaiono nell'elenco di 1469 ma faranno il concorso, altri che vi appaiono ma a cui non è mai stato ufficialmente reso noto;


la gran parte dei ricorrenti ha proposto allora ricorso per motivi aggiunti avverso tale elenco, che stravolge completamente le prescrizioni del bando di concorso;


il TAR Lazio ha respinto i ricorsi presentati dai ricorrenti, non inclusi nell'elenco dei 1469, motivando il rigetto asserendo che il Ministero avrebbe dato corretta esecuzione al provvedimento cautelare (scrive il TAR Lazio in motivazione: «tenuto conto della corretta esecuzione da parte dell'Amministrazione della ordinanza cautelare»);


tale ordinanza viene, in seguito, confermata dal Consiglio di Stato;


tale motivazione non sembra tenere conto che il Ministero per suo espresso riconoscimento: «prescinde dai settori e sottosettori» nello stilare «l'apposito elenco», prescinde quindi dal nucleo centrale del bando, quella parte che dà significato allo stesso;


del resto, tale impostazione «settoriale» è stata di recente riconosciuta e ribadita altresì da fonti regolamentari. Si cita, a titolo di esempio, il decreto ministeriale 60/2010, che ribadisce in che cosa consista la funzione tecnica, esercitata dai dirigenti tecnici: essi «operano come esperti di settori scolastici e di specifici ambiti disciplinari, rappresentando l'espressione di un'ampia cultura con competenze ampie nello specifico campo del sapere». Inoltre, spetta a loro «predisporre le prove degli esami conclusivi dei cicli scolastici»;


il giorno 28 febbraio 2011 sono iniziate le prove scritte, il bando ha previsto che: «(...) Lo stesso avviso indicherà la data della successiva Gazzetta Ufficiale (...), contenente il diario delle prove scritte, nonché l'elenco dei candidati ammessi alle prove medesime, per i quali tale pubblicazione ha valore di notifica a tutti gli effetti» [articolo 6];


nella Gazzetta Ufficiale - 4a serie speciale «Concorsi ed esami» n. 12 del 12 febbraio 2011, ci sono sì le date delle prove scritte, ma non l'elenco dei candidati ammessi -:


per quale motivo non sia stato pubblicato l'elenco dei candidati ammessi;

se, alla luce di quanto esposto in premessa, non ritenga opportuno procedere alle prove supplettive per i circa 400 candidati che, pur rientrando tra i primi 1477 nella graduatoria, non sono stati ammessi a sostenere le prove.(5-04328)