SCHIRRU, CALVISI, PES, ARTURO MARIO LUIGI PARISI, SORO, FADDA e MELIS. -
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:
Meridiana Fly ha annunciato un piano di esuberi per 910 lavoratori di Olbia e Gallarate, sui 2.023 dipendenti totali; il 45 per cento del personale sarà dunque licenziato, tra piloti, hostess, steward e addetti di terra, dei 2.023 dipendenti, attualmente, in forza nell'aviolinea;
subiranno la perdita del posto di lavoro 408 lavoratori che inizialmente erano stati assunti a tempo determinato, il cui contratto poi era stato trasformato a tempo indeterminato, dopo un'azione giudiziaria degli stessi dipendenti, per poi essere posti immediatamente in mobilità; altri 330 dipendenti di Gallarate avranno lo stesso trattamento e, infine, altri 210 lavoratori saranno esternalizzati, come comunica la stessa Meridiana;
come emerge dalle lettere di apertura della procedura di mobilità e di licenziamento, inviate ai sindacati dall'amministratore delegato Massimo Chieli, di questi 910 esuberi 84 sono piloti, 520 assistenti di volo e 306 lavoratori di terra. Ed è da questi pesanti numeri che partirà ora la trattativa tra l'azienda e i sindacati per arrivare a un accordo per la gestione di queste eccedenze di personale. Come previsto dalla legge n. 223 del 1991, le parti hanno ora 75 giorni di tempo per arrivare a un'intesa. Il piano prevede 84 eccedenze tra il personale di condotta (44 comandanti e 40 piloti). Solo a Olbia, gli esuberi sono 48, mentre i rimanenti sono distribuiti sulle altre basi d'armamento (Cagliari, Malpensa, Firenze e Verona). Le eccedenze di hostess e steward sono di 520 unità, di questi 348 sono su Malpensa e 107 a Olbia. Trecentosei sono gli esuberi tra il personale di terra, dei quali 295 quadri e impiegati e 11 operai. La stragrande maggioranza di queste eccedenze è concentrata su Olbia con 264 unità. Va precisato che degli oltre 300 lavoratori, circa 210 sono interessati dai processi di esternalizzazioni previsti dal piano;
a determinare questi esuberi sarebbe la strategia di ristrutturazione: la compagnia ha deciso di ridurre il numero di aeromobili di 9 unità, di cancellare una serie di rotte e snellire la struttura organizzativa del proprio quartier generale. A indebolire la competitività di Meridiana Fly è stata poi la ristrutturazione di Alitalia;
i sindacati giudicano incomprensibile il piano aziendale, che taglia quasi metà del personale, creando effetti sociali devastanti, in una regione già fortemente debole, sul fronte occupazionale, come la Sardegna e si chiede l'immediata apertura di un tavolo di confronto con la regione Sardegna, per discutere delle prospettive occupazionali dei lavoratori in esubero e della situazione aziendale specifica;
in riferimento alle notizie di stampa apparse sabato, Meridiana Fly precisa che, come indicato già nel giugno 2009 dal suo azionista di controllo S.A. l'Aga Khan, il futuro della compagnia è in partnership sia nazionali che internazionali. I contatti con Alitalia riportati sulla stampa di sabato vanno pertanto inquadrati in questo contesto. Allo stato non c'è alcun accordo di partnership e nessuna decisione è stata presa. Di conseguenza, allo stato, a qualsiasi ipotesi di valorizzazione dell'azienda appare priva di fondamento -:
se non ritenga di convocare urgentemente un tavolo a livello nazionale con la partecipazione della regione Sardegna e dell'azienda Meridiana Fly. (5-04230)