BARBATO. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:
la Banca d'Italia, a seguito di un'ispezione presso la Banca Popolare di Spoleto, ha chiesto una discontinuità nella governance della Banca, soprattutto in ordine al presidente Giovannino Antonini, al quale vengono attribuite dagli ispettori di via Nazionale gravi responsabilità nel corso della sua presidenza, ed il cui nome è comparso in alcune intercettazioni riguardanti la cosiddetta P3, e più precisamente in telefonate tra Flavio Carboni ed il senatore Marcello dell'Utri che spende il nome, appunto di Antonini, per la realizzazione di un parco eolico;
sulla base di tali sollecitazioni della Banca d'Italia, per salvaguardare la BPS e gli azionisti erano state annunciate le dimissioni del Presidente Antonini e del vicepresidente vicario Marco Bellingacci;
secondo notizie contenute in un articolo apparso il 15 febbraio 2011 su Finanza&Mercati, pare tuttavia che ci sia stata una retromarcia del Presidente Antonini, il quale ha dichiarato che: «La parola dimissioni non è stata ancora pronunciata, né tantomeno è decaduto il Consiglio»;
da notizie di stampa si apprende inoltre che Antonini «sta tentando un blitz per conquistare la presidenza della Spoleto credito e servizi Scrl, controllante al 51 per cento della BPS al posto di Fausto Protasi, che a sua volta diventerebbe Presidente della Popolare»;
è molto preoccupante assistere a siffatti comportamenti degli amministratori delle banche, ed occorre pertanto che, a fronte di operazioni irregolari o comportamenti scorretti dei manager, il Governo assuma provvedimenti legislativi volti ad impedire il libero ed indisturbato transito da una banca all'altra di banchieri discussi, molti dei quali si sono finora segnalati per aver compiuto scelte utili solo a se stessi, in danno dei consumatori, dei piccoli azionisti e dei clienti delle banche, quali, ad esempio, il nuovo capo della divisione corporate di Unicredit, Jean Pierre Mustier, condannato per insider trading in relazione ad una vicenda occorsa nel suo precedente incarico presso altra banca -:
quali iniziative di carattere normativo intenda assumere per proteggere consumatori, clienti e piccoli azionisti delle banche da comportamenti poco trasparenti e spregiudicati, in particolare definendo una normativa più stringente che, prima ancora dei pronunciamenti di sentenze penali, consenta l'accesso a ruoli di importante responsabilità nell'amministrazione delle banche solo a quei manager che si qualifichino, oltre che per la capacità professionale, anche per una forte connotazione etica.(5-04217)