ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04191

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 432 del 09/02/2011
Firmatari
Primo firmatario: BINETTI PAOLA
Gruppo: UNIONE DI CENTRO
Data firma: 09/02/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TESTA NUNZIO FRANCESCO UNIONE DI CENTRO 09/02/2011
DE POLI ANTONIO UNIONE DI CENTRO 09/02/2011


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 09/02/2011
Stato iter:
10/02/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 10/02/2011
Resoconto BINETTI PAOLA UNIONE DI CENTRO
 
RISPOSTA GOVERNO 10/02/2011
Resoconto FAZIO FERRUCCIO MINISTRO - (SALUTE)
 
REPLICA 10/02/2011
Resoconto BINETTI PAOLA UNIONE DI CENTRO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 10/02/2011

SVOLTO IL 10/02/2011

CONCLUSO IL 10/02/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-04191
presentata da
PAOLA BINETTI
mercoledì 9 febbraio 2011, seduta n.432

BINETTI, NUNZIO FRANCESCO TESTA e DE POLI. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:

negli ultimi anni con il progressivo abbassamento del limite di vitalità dei neonati prematuri diventano sempre più attuali e critiche le problematiche non definite della legge 194;

i dati forniti dal Vermont Oxford Network, che raccoglie informazioni su migliaia di prematuri ricoverati nei centri di terapia intensiva prenatale, anche italiani, rilevano che oggi sopravvive circa il 6 per cento di tutti i nati a 22 settimane di gestazione, questa percentuale sale a circa il 20-30 per cento nei nati a 23 settimane;

l'assistenza intensiva neonatale è andata molto avanti rispetto al 1978 quando fu promulgata la legge 194, quando ancora si pensava che la soglia di vitalità fosse a 24-25 settimane e che prima non ci fosse alcuna possibilità di sopravvivenza;

nel nostro Paese accade sempre più spesso che i neonatologi debbano ricorrere all'assistenza di feti vitali dopo un'interruzione volontaria della gravidanza;

risulta necessaria, alla luce dei recenti risultati e progressi scientifici, una migliore definizione di alcuni punti critici e non definiti della legge 194 come l'età di effettuazione dell'aborto tardivo, le modalità di esecuzione dell'aborto e le indicazioni all'interruzione volontaria della gravidanza dopo i primi 90 giorni, per evitare che in presenza di un feto abortito e vitale le responsabilità di una scelta vengano scaricate solo sui neonatologi spesso accusati o di mancata assistenza o di accanimento terapeutico -:

quali iniziative urgenti, anche a livello normativo, intenda adottare al fine di modificare la legge del 1978 che oggi dovrebbe essere aggiornata e meglio definita tenendo presenti gli sviluppi della scienza che hanno portato alla sopravvivenza di neonati estremamente pretermine e se non ritenga necessario modificare in tal senso anche la normativa sui consultori, promuovendone e favorendone il ruolo nel senso di garantire la partecipazione delle famiglie e delle associazioni di volontariato, nonché la loro collaborazione con le strutture pubbliche. (5-04191)