Atto Camera
Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-04191
presentata da
PAOLA BINETTI
mercoledì 9 febbraio 2011, seduta n.432
BINETTI, NUNZIO FRANCESCO TESTA e DE POLI. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:
negli ultimi anni con il progressivo abbassamento del limite di vitalità dei neonati prematuri diventano sempre più attuali e critiche le problematiche non definite della legge 194;
i dati forniti dal Vermont Oxford Network, che raccoglie informazioni su migliaia di prematuri ricoverati nei centri di terapia intensiva prenatale, anche italiani, rilevano che oggi sopravvive circa il 6 per cento di tutti i nati a 22 settimane di gestazione, questa percentuale sale a circa il 20-30 per cento nei nati a 23 settimane;
l'assistenza intensiva neonatale è andata molto avanti rispetto al 1978 quando fu promulgata la legge 194, quando ancora si pensava che la soglia di vitalità fosse a 24-25 settimane e che prima non ci fosse alcuna possibilità di sopravvivenza;
nel nostro Paese accade sempre più spesso che i neonatologi debbano ricorrere all'assistenza di feti vitali dopo un'interruzione volontaria della gravidanza;
risulta necessaria, alla luce dei recenti risultati e progressi scientifici, una migliore definizione di alcuni punti critici e non definiti della legge 194 come l'età di effettuazione dell'aborto tardivo, le modalità di esecuzione dell'aborto e le indicazioni all'interruzione volontaria della gravidanza dopo i primi 90 giorni, per evitare che in presenza di un feto abortito e vitale le responsabilità di una scelta vengano scaricate solo sui neonatologi spesso accusati o di mancata assistenza o di accanimento terapeutico -:
quali iniziative urgenti, anche a livello normativo, intenda adottare al fine di modificare la legge del 1978 che oggi dovrebbe essere aggiornata e meglio definita tenendo presenti gli sviluppi della scienza che hanno portato alla sopravvivenza di neonati estremamente pretermine e se non ritenga necessario modificare in tal senso anche la normativa sui consultori, promuovendone e favorendone il ruolo nel senso di garantire la partecipazione delle famiglie e delle associazioni di volontariato, nonché la loro collaborazione con le strutture pubbliche. (5-04191)