DELFINO. -
Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.
- Per sapere - premesso che:
la gravità della crisi attraversata dal settore suinicolo italiano è senza precedenti: un quadro che sta assumendo dimensioni drammatiche;
molti allevamenti, oberati da pesantissimi costi produzione, dovuti ai rincari delle materie prime, e dal calo dei prezzi (quasi un euro al chilogrammo) stanno rischiando la chiusura, mentre nel nostro Paese sono sempre più presenti prodotti suini stranieri;
il piano per il settore suinicolo, annunciato dall'ex Ministro Zaia, non ha finora avuto seguito e la situazione per le imprese suinicole è notevolmente peggiorata, anche a seguito dell'allarme diossina della Germania;
il settore suinicolo nazionale è una realtà di primaria importanza, con una filiera che dà occupazione a circa 70 mila addetti e 10 mila capi allevati, ma, senza un efficace processo di riorganizzazione produttiva (come già avviato dalle altre suinocolture europee), rischia effetti devastanti;
tali preoccupazioni sono state espresse, nei giorni scorsi, da tutte le associazioni agricole, che chiedono la convocazione del tavolo della filiera suinicola per una rapida definizione di interventi concreti a favore degli allevatori;
accanto alle azioni intraprese dall'Unione europea è necessario che vengano adottate, anche a livello nazionale, misure efficaci per uscire dalla crisi in atto, che mirino a valorizzare le produzioni italiane e ad abbassare i costi di produzione mediante la riduzione del costo del lavoro -:
quali urgenti iniziative intenda avviare al fine di adottare anche a livello nazionale misure efficaci per uscire dalla crisi che ha investito l'intero settore suinicolo e, in particolare, se non ritenga necessario convocare a breve il tavolo della filiera suinicola per una rapida definizione di interventi concreti a favore degli allevatori in crisi, indicando altresì per quali ragioni li piano per il settore suinicolo, annunciato dall'ex Ministro Zaia, non sia stato realizzato, causando un notevole peggioramento della fiducia nel settore, con conseguenti gravi riflessi negativi. (5-04190)