MARGIOTTA. -
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:
a partire da giugno 2010, in attuazione delle più recenti modifiche normative, è stata istituita dall'INPS a livello nazionale una commissione medica superiore alla quale vanno trasmesse tutte le pratiche amministrative, già esaminate e concluse nelle diverse sedi dell'INPS nelle singole province in materia di invalidità;
l'esame, il controllo ed il giudizio di tale commissione medica superiore istituita dall'INPS a livello centrale condizionano e vincolano la definizione delle differenti procedure amministrative, relative sia all'accertamento dei diversi stati e gradi di invalidità, sia alla verifica dei trattamenti d'invalidità già riconosciuti ed in corso di erogazione;
ne deriva che, fino all'espletamento della fase di competenza della predetta commissione nazionale, rimane sospesa l'erogazione dei trattamenti economici, già riconosciuti e sottoposti a verifica presso le sedi periferiche dell'INPS con esito positivo e conseguente riconferma del riconoscimento dello stato di invalidità;
da giugno 2010 non risulta all'interrogante che tale commissione medica superiore abbia espletato e definito il controllo delle pratiche;
ne discende una situazione assurda di paralisi e di blocco totale che pregiudica gravemente innanzitutto i tanti soggetti invalidi e disabili, che traggono proprio dai trattamenti economici già riconosciuti per le proprie condizioni di invalidità le risorse per l'acquisto dei farmaci necessari; per di più tali farmaci, in assenza del definitivo riconoscimento dello stato di invalidità a causa della paralisi in cui versa la commissione INPS a livello centrale, vanno pagati per intero dagli interessati;
nel precedente regime, in Basilicata, le pratiche venivano approvate dalle aziende sanitarie provinciali, con assoluta puntualità, sicché le persone interessate avevano ogni anno certezza del riconoscimento della propria condizione nei tempi utili -:
se e quali iniziative urgenti il Ministro interrogato intenda assumere nei confronti dell'INPS per sbloccare la situazione di paralisi nella quale si trova la commissione medica superiore, istituita dall'INPS a livello nazionale, con la conseguente mancata definizione da giugno 2010 delle tantissime procedure amministrative, già concluse presso le sedi INPS nelle diverse province e relative sia ai nuovi accertamenti per il riconoscimento dello stato e grado di invalidità, sia alla conferma di trattamenti economici per invalidità già riconosciuti e sottoposti a giudizio di verifica. (5-04181)