ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04115

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 425 del 27/01/2011
Abbinamenti
Atto 5/04181 abbinato in data 13/07/2011
Atto 5/04476 abbinato in data 13/07/2011
Atto 5/04762 abbinato in data 13/07/2011
Firmatari
Primo firmatario: TRAPPOLINO CARLO EMANUELE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 27/01/2011
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SERENI MARINA PARTITO DEMOCRATICO 08/03/2011


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 27/01/2011
Stato iter:
13/07/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 13/07/2011
Resoconto MUSUMECI NELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 13/07/2011
Resoconto TRAPPOLINO CARLO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 27/01/2011

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 08/03/2011

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 13/07/2011

DISCUSSIONE IL 13/07/2011

SVOLTO IL 13/07/2011

CONCLUSO IL 13/07/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-04115
presentata da
CARLO EMANUELE TRAPPOLINO
giovedì 27 gennaio 2011, seduta n.425

TRAPPOLINO e SERENI. -
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:
con l'articolo 20 del decreto-legge n. 48 2009 - «Contrasto alle frodi in materia di invalidità civile» - convertito dalla legge 3 agosto 2009 n. 201, il Governo ha inteso rivedere le modalità di presentazione delle domande di accertamento delle minoranze civili, handicap (legge n. 104 del 1992) e disabilità (legge n. 68 del 1999), e delle procedure di valutazione, concessione e del ricorso giurisprudenziale;
secondo le dichiarazioni del Governo, il provvedimento, attribuendo all'INPS nuove competenze, avrebbe dovuto consentire una maggiore rapidità e modalità più chiare per il riconoscimento dell'invalidità civile, dell'handicap e della disabilità;
l'articolo 20, non faceva alcun riferimento rispetto ad una diversa fissazione dei tempi massimi di accertamento e di concessione;
ad oggi, gli effetti del provvedimento risultano essere, almeno in Umbria, decisamente controversi. Il 13 dicembre 2010, in occasione della riunione del comitato provinciale dell'INPS, a cui afferiscono tutte le parti sociali, è stato approvato all'unanimità, con la sola astensione del direttore, un ordine del giorno nel quale si afferma che «il decreto 78/2009 interviene pesantemente sui diritti delle persone disabili e dei loro familiari stravolgendo l'orientamento del Parlamento con ricadute negative sull'accesso ai permessi ed ai congedi». «Il Comitato - prosegue l'odg - ritiene inaccettabili simili procedure di negazione generalizzata dei diritti ai cittadini più deboli. Procedure che si prestano non tanto alla eliminazione di assegnazione di benefici giuridici e monetari a chi non ne ha diritto, cosa che condivideremmo in pieno, quanto a risparmiare, creando disagio a persone realmente malate e con l'aggravio dei costi a carico di Inps e Asl per commissioni mediche doppie o triple»;
con le nuove regole previste dal dispositivo di legge - affermano le organizzazioni sociali e i patronati - una pratica per il riconoscimento di invalidità civile, handicap o disabilità deve essere esaminata tre volte: dai medici della Asl, poi da quelli dell'INPS e, infine, dalla sovrintendenza medica nazionale a Roma. Una procedura più complessa che fa lievitare i costi ma, soprattutto, i tempi di attesa. Si hanno casi di persone che hanno dovuto attendere fino a sette mesi per una visita e, tra queste, anche un malato oncologico che, per legge, avrebbe dovuto essere convocato entro 15 giorni;
non sono in discussione le iniziative di contrasto alle frodi in materia di invalidità civile né le misure che tendono a ripristinare la legalità violata e a riaffermare i princìpi di un'etica pubblica che queste frodi invece ammorbano e avvizziscono. Tuttavia, se la ricerca e la scoperta dei «falsi invalidi» rappresenta un imperativo dell'etica pubblica e della legalità, è meno evidente la ratio che presiede alla convocazione dinanzi alle commissioni di tutti gli invalidi, comprese le persone senza gambe, tetraplegici, sordumuti, ciechi assoluti, le persone affette da nanismo. Cosa che accade in Umbria e che pare colpevolizzare tutti gli invalidi, compresi quindi coloro che non falsificano alcunché. Da notizie in nostro possesso, ritardi anomali, attribuibili alle procedure imposte dalla nuova normativa, si stanno accumulando in provincia di Terni, compromettendo in tal modo i diritti delle persone disabili -:
se il Ministro abbia notizie circostanziate della situazione in Umbria prodottasi a seguito dell'approvazione della nuova disciplina relativamente ai tempi di accertamento e concessione dell'invalidità civile, dell'handicap e della disabilità;
se il Ministro non intenda riconsiderare il meccanismo di commissioni mediche doppie e triple che comportano un aggravio dei costi per INPS e ASL e un'insostenibile dilatazione dei tempi;
se il Ministro non intenda intervenire, con opportuni provvedimenti, nei casi in cui la dilazione dei tempi risulti oggettivamente penalizzante per persone, riconosciute invalide o in attesa di riconoscimento, affette da patologie gravi e conclamate;
se il Ministro abbia fornito indicazioni relative ad un presunto «contingentamento» a livello provinciale di riconoscimenti di invalidità civile, handicap e disabilità, determinato da obiettivi di contenimento della spesa;
se il Ministro, a fronte di ritardi penalizzanti causati dalla nuova normativa, non intenda provvedere al riconoscimento di un disagio suscettibile di una qualche mitigazione o compensazione.
(5-04115)