BECCALOSSI. -
Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.
- Per sapere - premesso che:
secondo quanto pubblicato recentemente da alcuni quotidiani, per effetto del meccanismo «taglia leggi», previsto dalla legge 24 novembre 2005, n. 246, recante: «Semplificazione e riassetto normativo per l'anno 2005», sarebbe stata abrogata la legge 30 aprile 1962, n. 283, recante «Modifica degli articoli 242, 243, 247, 250 e 262 del testo unico delle leggi sanitarie approvato con regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265: Disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande», che prevedeva anche una serie di sanzioni per le adulterazioni e le contaminazioni alimentari;
in particolare, la suddetta legge n. 283 del 1962 risulterebbe abrogata in quanto non ricompresa negli elenchi delle disposizioni ritenute da salvare, individuate con appositi decreti legislativi;
se fosse confermato quanto suesposto, l'abrogazione delle disposizioni della suesposta legge, e in particolare quelle in materia di sanzioni per le adulterazioni alimentari, priverebbe le autorità competenti di uno strumento normativo fondamentale per garantire una maggiore tutela e salvaguardia per i prodotti agroalimentari del made in Italy, nonché per fronteggiare il pericoloso aumento della cosiddetta agro-pirateria e garantire ai consumatori una qualità certa e sicura degli alimenti che giungono sulle tavole;
conseguentemente, i reati che riguarderebbero la produzione alimentare, il cui numero esponenziale da molti anni affligge il nostro Paese e l'intera filiera agricola e agroalimentare, rimarrebbero impuniti per mancanza delle adeguate disposizioni sanzionatorie -:
se quanto esposto in premessa corrisponda al vero e in caso affermativo quali iniziative urgenti e necessarie intenda intraprendere, per quanto di competenza, al fine di garantire la tutela della qualità delle produzioni alimentari italiane e, con essa, la tutela dei consumatori e del sistema agroalimentare del nostro Paese. (5-04066)