ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03962

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 408 del 14/12/2010
Firmatari
Primo firmatario: GHIZZONI MANUELA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 14/12/2010


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 14/12/2010
Stato iter:
15/02/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/02/2011
Resoconto VICECONTE GUIDO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 15/02/2011
Resoconto GHIZZONI MANUELA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 14/12/2010

DISCUSSIONE IL 15/02/2011

SVOLTO IL 15/02/2011

CONCLUSO IL 15/02/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-03962
presentata da
MANUELA GHIZZONI
martedì 14 dicembre 2010, seduta n.408

GHIZZONI. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:

a valere sul fondo per gli investimenti della ricerca di base (FIRB), il programma «Futuro in ricerca» intende promuovere sia il ricambio generazionale sia le eccellenze scientifiche emergenti negli atenei e negli enti di ricerca;

il primo bando fu pubblicato nel lontano 19 dicembre 2008: vi aderirono molti giovani ricercatori che presentarono circa 4.000 progetti. Purtroppo l'incapacità del ministero di governare questa nuova modalità di finanziamento della ricerca - che prese avvio grazie ai finanziamenti stanziati dall'articolo 2, comma 313, della legge finanziaria per il 2008 del Governo Prodi - ha determinato che i progetti selezionati per ottenere i finanziamenti siano nelle condizioni di prendere concreto avvio solo ora, a distanza di due anni dalla emanazione del bando;

nel corso del 2009 non è stato licenziato alcun bando, determinando una perniciosa sospensione dei finanziamenti in favore di progetti innovativi presentati da giovani ricercatori, anche in considerazione della contemporanea mancata erogazione delle risorse dei PRIN 2008;

il 27 settembre 2010 è stato finalmente pubblicato il secondo bando «Futuro in ricerca» (DD n. 584/ric) che introduce, rispetto a quello precedente, alcune modifiche che necessitano approfondimenti. Ad esempio all'articolo 2, commi 2 e 3, si stabilisce che i dottori di ricerca che presenteranno domande per le linee di intervento 1 e 2, dovranno avere rispettivamente almeno tre e almeno sei pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali (ISI), mentre per i giovani docenti o ricercatori già strutturati, rientranti nella linea di intervento 3, non è stabilito alcun limite minimo di pubblicazioni. Altresì, il comma 4 del medesimo articolo prevede per i dottori di ricerca già in possesso di specializzazione, conseguita precedentemente al dottorato, l'innalzamento dei limiti di età per un numero di anni pari alla durata della scuola di specializzazione;

altresì, si evidenzia che il succitato bando non considera i ricercatori a tempo determinato come personale strutturate e pertanto inseribili nella linea d'intervento 3: tale restrizione è opposta alle finalità stesse del programma «Futuro in ricerca» (promuovere il ricambio generazionale e le eccellenze scientifiche emergenti negli atenei e negli enti di ricerca) e si pone in contraddizione con la previsione del disegno di legge Gelmini sul sistema universitario, attualmente in via di conversione in legge, che istituisce la figura del ricercatore a tempo determinato in sostituzione del ricercatore di ruolo;

dai contenuti della mozione approvata dal Consiglio universitario nazionale (Cun) sul bando «Futuro in ricerca», approvata il 19 ottobre 2010, cioè successivamente alla data di pubblicazione del bando medesimo, si evince che il CUN non sia stato preventivamente consultato;

con decreto direttoriale del 26 ottobre 2010, n. 705/ric, sono stati poi modificati alcuni requisiti di ammissione al programma in oggetto ed è stato posticipato di circa un mese il termine di presentazione delle domande di finanziamento. Non senza preoccupazione, si rileva che le succitate modifiche sono avvenute anche in considerazione delle «segnalazioni pervenute per le vie brevi dalla comunità scientifica incentrate sulla necessità di attenuare l'estrema severità dei requisiti di ammissione al bando che potrebbero impedire la partecipazione al bando a numerosi giovani ricercatori comunque in possesso di eccellenti curricula universitari...», come chiaramente è indicato nelle premesse del decreto medesimo;

sostenere la ricerca e offrire ai giovani ricercatori concrete opportunità professionali, che ne favoriscano la crescita culturale, rappresenta la priorità assoluta di un Paese che intenda rafforzare la propria crescita economica, culturale e sociale -:

quali siano le motivazioni che abbiano indotto a prevedere un numero minimo di pubblicazione per i ricercatori non strutturati e ad innalzare i limiti di età per i dottorandi già in possesso di specializzazione;

quali ragioni abbiano condotto a non assimilare i ricercatori a tempo determinato nel personale strutturato;

per quali motivi il Consiglio universitario nazionale non sia stato preventivamente consultato;

se il Ministro interrogato non intenda esplicitare per quali motivi, per quali vie brevi e da chi siano pervenute le segnalazioni dalla comunità scientifica, citate nelle premesse del DD n. 705/ric, poiché tali sollecitazioni, giunte con modalità «informali», gettano un'ombra sulle ragioni che hanno portato a modificare i requisiti di ammissione. (5-03962)