RAO. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:
il nuovo contratto di servizio tra la Rai e il Ministero dello sviluppo economico non è ancora stato firmato, nonostante la Commissione di vigilanza abbia espresso il suo parere da quasi sei mesi e il precedente sia in regime di prorogatio da undici;
nel nuovo contratto di servizio è dedicata particolare attenzione al rispetto della corretta rappresentazione dell'immagine delle donne e, più in generale, del mondo femminile;
secondo molti critici e osservatori qualificati, la rappresentazione dell'immagine delle donne da parte della televisione è spesso riconducibile a stereotipi riduttivi e inadeguati alla realtà;
il Ministro dello sviluppo economico del tempo, l'onorevole Claudio Scajola, il 15 aprile 2010 ha ricordato come la televisione abbia un ruolo importante nella promozione di «un'immagine femminile moderna, fedele alla realtà, rispettosa della dignità umana, culturale e professionale delle donne»;
nella stessa occasione, l'ex Ministro dello sviluppo economico ha riconosciuto l'esigenza di un profondo cambiamento culturale, che tragga origine da un diverso approccio da parte dei mezzi di comunicazione nel rappresentare l'immagine delle donne, e ha prospettato la possibilità di adottare un codice di autoregolamentazione;
per contrastare la scorretta rappresentazione del mondo femminile da parte dei mezzi di comunicazione, a fine novembre 2009 è stato lanciato attraverso internet l'«Appello Donne e Media», sottoscritto da oltre mille firmatari, tra singoli e associazioni -:
per quali ragioni non sia ancora stato firmato il contratto di servizio 2010-2012 e quanto si dovrà attendere perché venga firmato;
quali attività si stiano mettendo in campo per risolvere i problemi sollevati dai vertici della Rai in ordine alla firma del contratto di servizio;
se non sia il caso di modificare la scadenza del nuovo contratto di servizio, posticipandola al 2013 in modo da ripristinare un'effettiva durata triennale;
se non ritenga opportuno convocare un tavolo tecnico di confronto tra tutti i soggetti coinvolti per l'adozione da parte della Rai, cosi come prospettato dall'ex Ministro dello sviluppo economico, di un codice di autoregolamentazione sulla rappresentazione delle donne in televisione;
se non ritenga opportuno insediare un comitato per il monitoraggio sull'applicazione del codice medesimo e sull'irrogazione delle eventuali sanzioni;
se non ritenga opportuno promuovere ogni iniziativa idonea a raggiungere uno standard europeo nella regolamentazione della rappresentazione delle donne in televisione. (5-03912)