ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03875

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 401 del 24/11/2010
Firmatari
Primo firmatario: GATTI MARIA GRAZIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 24/11/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VENTURA MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 24/11/2010
DE PASQUALE ROSA PARTITO DEMOCRATICO 24/11/2010


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI 24/11/2010
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI 24/11/2010
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 23/03/2011
Stato iter:
23/03/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/03/2011
Resoconto VICECONTE GUIDO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 23/03/2011
Resoconto DE PASQUALE ROSA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 24/11/2010

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 23/03/2011

DISCUSSIONE IL 23/03/2011

SVOLTO IL 23/03/2011

CONCLUSO IL 23/03/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-03875
presentata da
MARIA GRAZIA GATTI
martedì 23 novembre 2010, seduta n.401

GATTI, VENTURA e DE PASQUALE. -
Al Ministro per i beni e le attività culturali.
- Per sapere - premesso che:

dal 1998 l'Opera laboratori fiorentini, azienda italiana che si occupa della gestione dei servizi museali, gestisce i servizi aggiuntivi dei musei statali di Firenze, impiegando circa 250 persone a tempo indeterminato e circa 100 altre a tempo determinato, di cui 20 operanti da più di vent'anni e la maggior parte delle quali donne;

questi professionisti garantiscono un servizio consolidato, ulteriormente sviluppatosi nel corso degli ultimi anni, grazie al quale è stato possibile, tra le altre cose, adeguare e ampliare gli orari di apertura dei musei ai turisti, e contribuiscono in modo determinante al funzionamento di un efficiente polo museale composto, accanto ai grandi centri quali la Galleria degli Uffizi e l'Accademia, da 14 musei diffusi sul territorio fiorentino;

il Ministero per i beni e le attività culturali tramite la soprintendenza speciale per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il polo museale della città di Firenze, ha indetto due bandi di gara, scaduti il 15 settembre 2010, nel quale i servizi prestati dai suddetti lavoratori sono divisi in due settori, uno relativo alla concessione dei servizi di bookshop e l'altro concernente l'attività di accoglienza;

il contratto collettivo nazionale di riferimento dei dipendenti dell'Opera laboratori fiorentini è quello del commercio, nel quale non è purtroppo prevista la clausola sociale, con la quale si garantisce la tutela del posto e le medesime condizioni di lavoro in caso di cambi e successioni di appalti e commesse;

di fronte alle apprensioni dei lavoratori riguardo al loro futuro professionale e in risposta a richieste di chiarimenti avanzate dalle organizzazioni sindacali la soprintendente per il polo museale fiorentino, Cristina Acidini, aveva assicurato, con lettera del 6 agosto 2010, che clausole di salvaguardia, miranti a garantire ai dipendenti la riassunzione da parte delle società vincitrici del bando di gara, «saranno incluse dalla Soprintendenza in una formulazione da lei concordata, nel testo del bando della gara nella seconda fase». La soprintendente continuava affermando che «le richieste di richiamo all'osservanza di quanto stabilito dalla legge in materia di personale dipendente (...) saranno incluse nei testi completi dei capitolati, che saranno parte integrante dei bandi veri e propri. I testi verranno inviati ai partecipanti ritenuti in regola con i requisiti richiesti nella sollecitazione, insieme alla richiesta di invio a presentare offerta vincolante (...) Questo percorso è stato validato e confermato dalla direzione generale del cav. Mario Resca, appositamente interpellata»;

il 10 settembre 2010 le organizzazioni sindacali avevano presentato alla soprintendenza una proposta che garantisse gli attuali livelli occupazionali e i diritti dei lavoratori, con la quale si chiedeva di inserire nel capitolato d'appalto l'obbligo per l'azienda subentrante nella gestione dei servizi di garantire a tutto il personale il passaggio diretto alle proprie dipendenze, senza soluzione di continuità e con l'esenzione del periodo di prova. Si proponeva, inoltre, il riconoscimento di parità di condizioni economiche e normative previste dal contratto nazionale di lavoro di riferimento, quello del terziario, e di quelle acquisite dalla contrattazione integrativa aziendale in essere. Infine si suggeriva di inserire una clausola che considerasse il non rispetto dei punti precedenti, compresi il mancato o ritardato pagamento delle retribuzioni mensili, un grave inadempimento sufficiente a consentire alla soprintendenza il recesso dal contratto di appalto;

il 27 ottobre 2010 il Ministero per i beni e le attività culturali e le organizzazioni sindacali hanno sottoscritto un accordo nel quale si afferma che «L'Amministrazione concorda con le OO.SS. sulla necessità di salvaguardare le professionalità e le competenze già operanti e di garantire di conseguenza i livelli occupazionali esistenti»;
nonostante la concordanza di vedute e la consapevolezza mostrata nell'incontro di fine ottobre dai dirigenti, il direttore generale del Ministero per i beni e le attività culturali, durante un tavolo di confronto sindacale tenuto il 10 novembre 2010, non ha confermato l'intenzione di inserire la clausola sociale di salvaguardia nel bando di concessione dell'appalto;

il 19 novembre 2010 le commissioni lavoro e cultura del comune di Firenze hanno approvato all'unanimità una mozione con la quale si chiede al sindaco e alla giunta di attivarsi affinché i posti di lavoro dei circa 350 lavoratori dei musei statali vengano salvaguardati e valorizzati;

è opportuno ricordare che analoghe vicende svoltesi anche recentemente hanno avuto una felice conclusione: a titolo esemplificativo si cita l'accordo relativo ai musei civici di Venezia, i cui lavoratori avevano lo stesso tipo di contratto nazionale dei dipendenti dell'opera lavoratori fiorentini, e per i quali nel giugno 2009 si è riusciti a garantire la tutela del livello occupazionale -:

se non intenda adoperarsi con la massima urgenza per favorire l'inserimento della clausola sociale nel capitolato d'appalto del bando di gara relativo ai servizi aggiuntivi del polo museale fiorentino, mediante il quale sarebbero preservati i diritti e i posti di lavoro dei 350 professionisti che hanno sinora garantito l'alta efficienza dei servizi medesimi.
(5-03875)