ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03872

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 400 del 23/11/2010
Firmatari
Primo firmatario: FLUVI ALBERTO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 23/11/2010


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 23/11/2010
Stato iter:
24/11/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 24/11/2010
Resoconto FLUVI ALBERTO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 24/11/2010
Resoconto VIALE SONIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 24/11/2010
Resoconto FLUVI ALBERTO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 24/11/2010

SVOLTO IL 24/11/2010

CONCLUSO IL 24/11/2010

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-03872
presentata da
ALBERTO FLUVI
martedì 23 novembre 2010, seduta n.400

FLUVI. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:

da alcune settimane i mezzi di informazione hanno portato all'attenzione dell'opinione pubblica le vicende legate al riassetto del gruppo della famiglia Ligresti, Premafin;

nel settembre 2010 è stato diffuso il contenuto della semestrale della Financiere de L'Odet, che fa capo al finanziere francese Vincent Bollorè, secondo la quale la finanziaria in questione sarebbe salita dallo 0,59 per cento all'1,68 per cento nel capitale di Premafin; successivamente, il finanziere francese comunicava al mercato il superamento della soglia del 2 per cento, mentre pochi giorni dopo informava del passaggio dal 2,036 per cento al 2,385 nella holding della famiglia Ligresti; infine, Bollorè comunicava il raggiungimento della soglia del 5 per cento nella holding che controlla Fondiaria-Sai e Milano Assicurazioni;

la crescita del finanziere francese in Premafin, le dichiarazioni da questi rilasciate al mercato anche quando non dovute, i rumours su possibili incontri a Parigi fra lo stesso Bollorè e Ligresti, fanno sorgere dubbi circa la disponibilità di informazioni privilegiate in merito a possibili riassetti proprietari e di controllo in Premafin;

a seguito delle notizie diffuse al mercato i titoli del gruppo Premafin hanno subito notevoli oscillazioni;

Credit Agricole Suisse è azionista rilevante in Premafin sin dal 1994, quando deteneva il 7,42 per cento con intestazioni conto terzi; evidentemente nessuno dei soggetti «gestiti» da Credit Agricole superava la soglia del 2 per cento; la partecipazione custodita in Credit Agricole saliva al 9,054 per cento nel 1999; il 2 dicembre 2010, improvvisamente, Credit Agricole Suisse dichiarava, con un anno di ritardo, che la partecipazione era scesa al 4,984 per cento; il 2 novembre 2010, infine, comunicava che, a far data dal 29 ottobre 2010, questa si era ulteriormente ridotta al 2,59 per cento;

sempre notizie di stampa farebbero risalire alla famiglia Ligresti la disponibilità delle azioni custodite in Credit Agricole Suisse, violando in tal senso l'obbligo di dichiarare le partecipazioni rilevanti; comunque, appare sanzionabile il comportamento di Credit Agricole, che, con un anno di ritardo, ha comunicato le variazioni del pacchetto azionario gestito per conto terzi;

a fine ottobre viene annunciato un accordo con il gruppo assicurativo francese Groupama, secondo il quale quest'ultimo entrerebbe nel capitale di Premafin con una quota superiore al 17 per cento, sottoscrivendo un aumento di capitale deliberato dalla finanziaria della famiglia Ligresti: l'accordo prevederebbe l'esclusione dall'obbligo di offerta pubblica di acquisto e l'impegno della famiglia Ligresti a non cedere per due anni le partecipazioni in Premafin, Fondiaria-Sai e Milano Assicurazioni; inoltre si costituirebbe una sorta di diritto di prelazione nei confronti del gruppo assicurativo transalpino;

i giornali odierni riportano la notizia secondo la quale il gruppo Ligresti avrebbe raggiunto un accordo con Credit Suisse per la garanzia della sottoscrizione dell'eventuale inoptato dell'aumento di capitale;

considerata la differenza di prezzo, sempre secondo le anticipazioni di stampa, fra quanto pagherebbero i francesi per ottenere il 17 per cento di Premafin e quello che pagherebbe il mercato, risulta difficile pensare che fra Groupama ed il gruppo Ligresti non vi sia concerto -:

di quali elementi disponga il Ministro interrogato in relazione a quanto esposto in premessa. (5-03872)