ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03869

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 400 del 23/11/2010
Firmatari
Primo firmatario: MARTELLA ANDREA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 23/11/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VIOLA RODOLFO GIULIANO PARTITO DEMOCRATICO 23/11/2010


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 23/11/2010
Stato iter:
17/02/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 17/02/2011
Resoconto SAGLIA STEFANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 17/02/2011
Resoconto MARTELLA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 23/11/2010

DISCUSSIONE IL 17/02/2011

SVOLTO IL 17/02/2011

CONCLUSO IL 17/02/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-03869
presentata da
ANDREA MARTELLA
martedì 23 novembre 2010, seduta n.400

MARTELLA e VIOLA. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:

alla luce delle recenti dichiarazioni rilasciate alla stampa veneziana dal Ministro Paolo Romani, si evince che il Governo è intenzionato a garantire la permanenza del settore chimico in Italia, in particolare, in un'intervista rilasciata a Il Gazzettino e pubblicata lo scorso 22 novembre, il Ministro dice che «...è vero che la chimica oggi è figlia di una crisi mondiale, e che l'Eni si è concentrata anche su altri business, e direi giustamente. Ma tutto ciò non toglie che noi si faccia ogni sforzo per mantenere la chimica in Italia...»;

per quanto concerne il polo chimico di Porto Marghera, il Ministro, rispondendo ad un'annotazione del giornalista («Eppure il presidente di Confindustria Venezia, Luigi Brugnaro, ha ripetuto più volte che la chimica a Marghera è morta...) ha così dichiarato: »Non so in base a quali informazioni faccia una considerazione così apodittica. Io mi sto occupando di questa crisi anche perché non c'è solo l'aspetto produttivo ed economico, parliamo di persone che perderebbero il lavoro e di famiglie che perderebbero il sostentamento. Cerchiamo di stare attenti a dare per morti settori produttivi che non lo sono affatto. Questo Ministero non rinuncia mai a nulla; d'altro canto dicevano che l'acciaio era finito e invece abbiamo ancora grosse eccellenze, lo stesso per l'alluminio. Direi, in definitiva, che ognuno deve fare il suo mestiere, gli industriali facciano il loro...;

il Ministro, sempre interloquendo con l'intervistatore de Il Gazzettino, ha ancora assicurato che si sta occupando della vicenda Vinyls Italia e della cessione delle fabbriche, osservando come «È importante che l'accordo finale sia concluso tra l'acquirente e l'Eni; il ciclo del cloro è fatto di prodotti finali, ma anche di materie prime e quelle le ha l'Eni»;

da troppo tempo il Governo assume un atteggiamento neutrale tra l'Eni ed i potenziali acquirenti (vedi vicenda RAMKO);

gli impianti sono praticamente fermi da oltre un anno e mezzo;

centinaia di lavoratori vanno verso la scadenza degli ammortizzatori sociali;

i vari tavoli costituiti, anche in sede ministeriale, negli anni precedenti non sono approdati a nessuna conclusione positiva -:

se esistano e quali siano i progetti che il Ministro abbia intenzione di mettere in campo per il mantenimento dell'industria chimica a Porto Marghera e per il suo rilancio. (5-03869)