ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03830

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 396 del 17/11/2010
Firmatari
Primo firmatario: PALAGIANO ANTONIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 17/11/2010


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 17/11/2010
Stato iter:
18/11/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 18/11/2010
Resoconto PALAGIANO ANTONIO ITALIA DEI VALORI
 
RISPOSTA GOVERNO 18/11/2010
Resoconto ROCCELLA EUGENIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 18/11/2010
Resoconto PALAGIANO ANTONIO ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 18/11/2010

SVOLTO IL 18/11/2010

CONCLUSO IL 18/11/2010

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-03830
presentata da
ANTONIO PALAGIANO
mercoledì 17 novembre 2010, seduta n.396

PALAGIANO. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:

la situazione dei rifiuti in Campania è quanto mai lontana dall'essere risolta. Uno dei principali problemi relativi ai rifiuti è certamente il traffico illecito, dal quale derivano discariche abusive, sversamento di rifiuti tossici o radioattivi presso le foci dei fiumi, roghi illegali di eternit, pneumatici, elettrodomestici, colle, solventi e vernici industriali, che sprigionano quantità elevate di diossine;

i procedimenti penali avviati nella regione Campania per le ipotesi di reati previste degli articoli 438 e 452 c.p. (epidemia colposa) e di cui articolo 434 c.p. (disastro ambientale) proprio in riferimento alle gestioni criminali di discariche abusive e alle attività illecite di occultamento e combustione di rifiuti tossici, si bloccano, il più delle volte, a causa della difficoltà di ricostruire scientificamente il nesso di causalità tra l'incremento esponenziale di tumori e la contaminazione ambientale;

in uno studio del 2004 del Cnr, che fotografava la situazione dal 1995 al 2002, la spazzatura lasciata in cumuli e discariche illegali emerse chiaramente come causa di gravi danni alla salute delle popolazioni esposte; danni quali tumori al polmone e al fegato, linfomi e sarcomi, malformazioni congenite, con un incremento di mortalità del +12 per cento per le donne e del +9 per cento per gli uomini;

sono state rilevate, inoltre, da uno studio scientifico condotto da circa 30 ricercatori e commissionato dalla Protezione Civile, il cui rapporto finale fu pubblicato a fine primavera 2007, numerose associazioni positive e statisticamente significative (cioè non imputabili al caso) fra salute e rifiuti. Lo studio era stato condotto nelle province di Napoli e Caserta, rispettivamente in 86 e 140 siti classificati in 5 gruppi in base alla pericolosità e alla densità di popolazione residente intorno ai siti stessi, per un totale di 196 Comuni;

i dati emersi hanno evidenziato un trend di rischio in aumento al passaggio da uno dei cinque gruppi a quello superiore. In particolare sono stati osservati; mortalità generale (aumento medio di 2 per cento per ogni classe, uomini e donne), tumore del polmone (+2 per cento uomini), tumore del fegato (+4 per cento uomini, +7 per cento donne), tumore dello stomaco (+5 per cento uomini), malformazioni congenite del sistema nervoso (trend +8 per cento) e dell'apparato uro-genitale (+14 per cento);

in seguito ad un incontro organizzato dall'Ordine dei medici di Napoli, il 15 febbraio 2010, è stato stimato che il 24 per cento delle patologie tumorali nella regione Campania ha una causa ambientale;

di fronte a questa gravissima situazione - che di sicuro negli ultimi anni non ha visto alcun miglioramento (l'emergenza rifiuti è, infatti, scoppiata dopo il 2007 e tutti i dati sopra riportati si riferiscono a studi conclusi precedentemente) - si sarebbe dovuto avviare un tempestivo potenziamento del Registro Tumori in Campania;

uno strumento come il Registro Tumori è fondamentale, in quanto soltanto un'osservazione epidemiologica attenta della popolazione, condotta per aree geografiche e sul lungo periodo può evidenziare la differenza dell'incidenza tumorale nelle diverse aree e la correlazione inquinamento ambientale/tumore;

il «Registro Tumori di Popolazione della Regione Campania» ad oggi prevede ancora un'estensione territoriale limitatissima: soltanto 35 comuni afferenti all'area dell'ex ASL NA4. Ne sono fuori comuni ad alto rischio come quelli dell'area giuglianese e dell'intera provincia di Caserta, devastate da una serie di sversatoi fuorilegge. Su sei milioni di campani, il registro ne copre meno di un milione. Inoltre, per carenze di risorse, dal 2007 questo «mini-registro» fatica nel produrre dati utilizzabili;

una delibera della Giunta Regionale Campania del 2007, la n. 1293, evidenziava «la necessità di ampliare la quota di popolazione coperta dai Registri Tumori, in particolare estendendo l'osservazione alle provincie di Caserta e di Napoli (...), poiché allo stato attuale in Campania non esiste un sistema di sorveglianza integrato salute-ambiente tale da consentire rapide valutazioni in campo di tutela della popolazione da rischi ambientali»;

per la realizzazione di questa delibera furono stanziati circa 2 milioni e mezzo di euro, ma ad oggi un registro tumori efficiente di fatto non c'è;

in assenza di un registro completo ed ufficiale è quindi impossibile stabilire una relazione, efficace ai sensi di legge, tra incremento dell'incidenza tumorale in un determinato territorio e la presenza di una discarica o di un sito di smaltimento di rifiuti nelle vicinanze;

in quasi tutte le regioni italiane, così come in altri Paesi Europei, esiste un registro ufficiale dei tumori;

va considerata, inoltre, la risposta scritta del Ministro interrogato, pubblicata il 30 luglio 2010, all'interrogazione n. 4-06651 presentata dall'onorevole Elisabetta Zamparutti - risposta nella quale si evidenziava l'intenzione di inserire in un disegno di legge di iniziativa governativa una norma che risponda alle esigenze di sanità pubblica e che affronti in maniera organica la tematica dei registri sanitari nel nostro Paese, con riferimento anche a quello per i tumori -:

se, alla luce di quanto descritto e compatibilmente con le proprie competenze, intenda avviare l'istituzione, con carattere d'urgenza e perentorietà, di un registro dei tumori completo e efficiente, che sia in grado di monitorare anche la regione Campania e in particolare le aree sedi di discariche, smaltimento di rifiuti e termovalorizzazione, al fine di tutelare la popolazione che abita nei pressi di queste zone e che risente di una crescente incidenza di malattie tumorali, restituendo così dignità ad una popolazione che lotta ogni giorno per riaffermare il proprio diritto alla salute.(5-03830)