ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03748

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 392 del 09/11/2010
Firmatari
Primo firmatario: PORCINO GAETANO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 09/11/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PALADINI GIOVANNI ITALIA DEI VALORI 09/11/2010


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI 09/11/2010
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI 09/11/2010
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 09/03/2011
Stato iter:
09/03/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 09/03/2011
Resoconto MARTINI FRANCESCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 09/03/2011
Resoconto PORCINO GAETANO ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 09/11/2010

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 09/03/2011

DISCUSSIONE IL 09/03/2011

SVOLTO IL 09/03/2011

CONCLUSO IL 09/03/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-03748
presentata da
GAETANO PORCINO
martedì 9 novembre 2010, seduta n.392

PORCINO e PALADINI. -
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

dopo diversi anni di iscrizione nelle liste dell'Istituto nazionale della previdenza sociale, istituite ai sensi del comma 12 dell'articolo 5 della legge n. 638 del 11 novembre 1983, e dopo molti anni dall'approvazione e dalla piena operatività delle liste speciali, i medici titolari di incarico fiduciario INPS, che in Italia sono circa 1.400, non hanno ancora ottenuto il riconoscimento di una posizione giuridica che permetta loro di poter svolgere la professione con adeguata retribuzione e con le tutele sociali tipiche di qualsivoglia rapporto;

si tratta di medici che hanno rapporti di lavoro che non li configurano come dipendenti né come convenzionati, al pari dei medici ASL che svolgono analogo servizio, ma ai sensi della normativa vigente sono considerati «liberi professionisti al di fuori di qualsiasi vincolo gerarchico» con retribuzione a prestazione, senza avere un reddito sicuro, in quanto la disciplina in vigore non obbliga l'INPS a garantire nessun carico di lavoro;

la tipologia del rapporto non consente la valutazione del servizio prestato ai fini concorsuali e di inclusione nelle graduatorie regionali della medicina generale, e per le pesanti incompatibilità in vigore fino al 2000, molti medici sono rimasti esclusi dalla possibilità di venire incaricati come medici di continuità assistenziale, specialistica ambulatoriale e medicina di famiglia;

di recente l'INPS ha indetto 2 bandi per il reclutamento di 798 medici da destinare alle commissioni invalidità, e non ha tenuto in nessuna considerazione i medici fiscali che pure vantano una lunga esperienza in medicina legale, preferendo invece sanitari appena specializzati e senza esperienza, e con specializzazioni che nulla hanno a che fare con la medicina legale;

i Ministeri del lavoro e della salute, con decreto interministeriale (Lavoro-Salute) dell'8 maggio 2008, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. l57 del 7 luglio 2008 avevano disposto che: «al fine di pervenire ad una regolazione del contenuto e delle modalità di esplicazione del rapporto tra l'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) ed i medici iscritti nelle liste speciali di cui all'articolo 5, comma 12, della legge n. 638 del 1983, più rispondente alle esigenze della qualità del servizio reso all'Istituto e a quelle professionali dei medici di controllo, si rende indilazionabile l'adozione di iniziative legislative di adeguamento del quadro normativo che finora ha regolato la specifica materia»;

le esigenze di modifica ritenute indilazionabili nel decreto interministeriale non hanno avuto ancora seguito, né sul piano della rimodulazione dei compensi dell'attività dei medici di controllo, nonostante il tempo trascorso dall'ultimo rinnovo, né su quello della consistenza numerica dei medici iscritti nelle liste e della procedura per la reintegrazione delle stesse, fino alla completa rivisitazione della materia;

il predetto decreto non è mai stato rispettato dalle sedi locali INPS, ed i medici conducono battaglie giornaliere per vedersi assegnate, quando va bene, 2 visite al giorno, a fronte di 6 visite previste dal decreto -:

quali iniziative intenda adottare sia al fine di dare piena esecuzione decreto interministeriale dell'8 maggio 2008, visto che ad oggi, a distanza di oltre 2 anni, il Governo non ha ancora presentato, alcun disegno di legge a modifica della legislazione vigente (commi 12 e 13 dell'articolo 5 della legge 638 del 1983) che consenta una revisione dell'attuale tipologia del rapporto che i medici fiscali intrattengono con l'INPS, sia al fine di tutelare la consistenza numerica dei sanitari inseriti nelle liste alla data del 31 dicembre 2007, anche a fronte di ventilate ipotesi di rimodulazione della disciplina a legislazione costante che l'INPS sembra voglia proporre e che, se rispondente al vero devono essere immediatamente respinte, con rischi di riapertura delle liste e diminuzione del numero dei sanitari oggi impegnati su tutto il territorio nazionale. (5-03748)