MONAI e MESSINA. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:
da notizie assunte dagli organi di stampa si apprende che Trenitalia sarebbe pronta a sopprimere 8 corse di treni nell'ambito della regione Calabria a partire dal nuovo orario che sarà operativo dal 12 dicembre 2010;
in particolare, sarebbero interessate alla soppressione il collegamento del treno 890-893 Reggio-Catanzaro-Lamezia Terme-Roma via Ionica, il treno 557-558-559 Paola-Sibari-Crotone e della coppia di treni 1938-1924 e 1925-1939 ne resterà solo uno;
verrà meno anche il collegamento tra la Sicilia e Roma che serviva anche gli utenti calabresi;
si profila anche la soppressione, entro l'anno, del servizio di metropolitana leggera di collegamento tra Melito Porto Salvo-Reggio Calabria-Rosarno (il cosiddetto Tamburello), con gravi conseguenze anche per la politica di decongestionamento del traffico sulla strada statale 106, meglio conosciuta come la strada della morte; il servizio, molto utilizzato dai lavoratori pendolari, era stato tra l'altro istituito con decreto ministeriale DM/T 55 del 25 febbraio 2008 e attuato tramite convenzione quadro con il gruppo FS spa e le controllate Trenitalia spa e RFI spa, nell'ambito di interventi urgenti per lo sviluppo e l'equità sociale (decreto-legge n. 159 del 2007), che prevedevano tra l'altro, di affrontare la cosiddetta «emergenza Calabria», conseguente ai lavori di ristrutturazione radicale dell'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, che nello stesso decreto si prevedeva di risolvere in circa tre anni; ad oggi, sebbene l'emergenza del sistema di viabilità calabrese non sembra risolta, secondo fonti sindacali il Ministero non avrebbe rifinanziato il servizio e Trenitalia non sarebbe interessata a coprire la tratta;
queste decisioni di Trenitalia si aggiungono a quelle del recente passato inerenti alla soppressione di ben 12 treni nel mese di marzo 2010, oltre alla soppressione di Frecciargento avvenuta nel mese di settembre 2010;
alla luce di queste scelte aziendali, il territorio calabrese, già di fatto isolato per i lavori interminabili della Salerno-Reggio Calabria e per analoghe determinazioni assunte da Alitalia, con l'annullamento di diversi voli dall'aeroporto di Reggio Calabria, non solo subisce gravi disservizi in termini di mobilità per la popolazione, ma vede aggravarsi la precaria condizione economica per una riduzione drastica dei commerci e del turismo;
la linea intrapresa da Trenitalia sembrerebbe indicativa di una strategia tesa ad un completo abbandono delle aree meridionali, con gravi responsabilità anche sullo sviluppo dell'area portuale di Gioia Tauro che aspetta da anni un potenziamento del trasporto ferroviario per rispondere alle esigenze del mercato internazionale;
il rischio, a questo punto, di una situazione di completo isolamento diventa reale con conseguenze devastanti sul tessuto economico e sociale della Calabria, che comportano una accentuazione della frattura fra le parti più povere e quelle più ricche del Paese; sarebbe urgente dunque mettere in campo interventi tesi allo sviluppo della mobilità o quantomeno della viabilità ferroviaria, convocando un tavolo nazionale che coinvolga Trenitalia, i sindacati e la regione Calabria, al fine di concertare una nuova politica per il trasporto ferroviario in Calabria che permetta il rilancio dei servizi a favore della collettività e dell'economia regionale -:
quali iniziative di competenza intenda intraprendere il Governo nei confronti di Trenitalia per evitare la soppressione delle corse dei treni previste a partire dal 12 dicembre 2010 e la chiusura del servizio di metropolitana leggera Melito/Rosarno, nonché per ripristinare le corse tagliate in precedenza, poiché i tagli operati da Trenitalia rischiano di incidere pericolosamente sul già scarso sistema di trasporto della regione Calabria provocando il completo isolamento del territorio, il blocco dello sviluppo e danni alle attività economiche già esistenti, nonché disagi sempre maggiori per i cittadini, che vedono di fatto limitato il loro diritto alla mobilità. (5-03701)