ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03575

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 382 del 13/10/2010
Firmatari
Primo firmatario: MONAI CARLO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 13/10/2010


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 13/10/2010
Stato iter:
27/10/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 27/10/2010
Resoconto GIACHINO BARTOLOMEO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 27/10/2010
Resoconto MONAI CARLO ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 13/10/2010

DISCUSSIONE IL 27/10/2010

SVOLTO IL 27/10/2010

CONCLUSO IL 27/10/2010

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-03575
presentata da
CARLO MONAI
mercoledì 13 ottobre 2010, seduta n.382

MONAI. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:

il 2 febbraio 1992 l'ex colonnello dell'Aeronautica militare italiana, Sandro Marcucci, rimase vittima di un strano «incidente aereo», mentre era in missione di avvistamento incendi per la regione Toscana;

all'epoca è stata aperta un'inchiesta sull'incidente che, chiusa molto rapidamente, concludeva che le cause dell'accaduto erano da attribuirsi al forte vento e al fatto che il velivolo si trovava, senza poterlo fare, a una quota inferiore ai 500 piedi;

da documentazione fotografica sembra, però, che l'incendio del velivolo pilotato da Marcucci non sia scoppiato al momento dell'impatto a terra, ma quando il velivolo si trovava ancora in volo, tanto che l'albero accanto alla testa di Marcucci, che aveva il corpo completamente carbonizzato, non è stato minimamente toccato dal fuoco, né dal fumo dell'incendio;

per quanto riguarda il vento, secondo numerose testimonianze, sembra che quel giorno nel momento della disgrazia non ci fosse tale particolare condizione atmosferica avversa;

infine, sul fatto che il piper volava sotto i 500 piedi, si ricorda che la normativa che regola la supervisione aerea e la missione del C130 dotato di sistema Maffs stabilisce che proprio per la specifica missione di avvistamento e spegnimento degli incendi sia consentito volare sotto i 500 piedi vfr (normativa volo a vista): il C130, il G222 e il canadair volano, per spegnere gli incendi, a 150 piedi di altitudine tenuto conto dell'ostacolo più alto a terra; il velivolo leader e tutti gli aerei ad ala fissa, come il piper che pilotava Marcucci il 2 febbraio 1992, come il C130, i G222, il canadair, sono tutti autorizzati a volare sotto i 500 piedi vfr di altitudine, per la specifica missione di avvistamento incendi e supervisione aerea degli stessi;

Sandro Marcucci aveva svolto, insieme a Mario Ciancarella, ex capitano dell'Aeronautica militare italiana, un lavoro di indagine sulla strage di Ustica avvenuta il 27 giugno 1980, e sembra avesse trovato, all'epoca, due testimoni, entrambi militari, dei quali si riservava di fare i nomi a tempo debito e che sarebbero stati a conoscenza della circostanza, che erano disposti a riferire al giudice, che il Mig libico caduto sulla Sila fosse partito da Pratica di Mare;

ad un'interrogazione, di contenuto pressoché identico alla presente, presentata dapprima dall'onorevole Leoluca Orlando (n. 4-03104) e poi dall'onorevole Augusto Di Stanislao (n. 5-02540) in Commissione difesa il 24 febbraio 2010, è stata data risposta declinatoria di competenza, con la precisazione che «la materia delle inchieste riguardanti i sinistri occorsi ad aeromobili dell'aviazione civile rientrava nell'alveo di competenza dall'allora Ministero dei trasporti, ai sensi dell'articolo 826 del Codice della Navigazione. La suddetta materia è stata successivamente trasferita con l'entrata in vigore del decreto legislativo 25 febbraio 1999, n. 66 all'Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo» -:

di quali elementi disponga il Governo relativamente a quanto esposto in premessa e quali eventuali iniziative di competenza intenda adottare per fare chiarezza sulla vicenda. (5-03575)