ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03436

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 371 del 21/09/2010
Firmatari
Primo firmatario: MARIANI RAFFAELLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 21/09/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO 22/09/2010


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 21/09/2010
Stato iter:
22/09/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 22/09/2010
Resoconto REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 22/09/2010
Resoconto MENIA ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 22/09/2010
Resoconto REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 22/09/2010

DISCUSSIONE IL 22/09/2010

SVOLTO IL 22/09/2010

CONCLUSO IL 22/09/2010

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-03436
presentata da
RAFFAELLA MARIANI
martedì 21 settembre 2010, seduta n.371

MARIANI e REALACCI. -
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:
a quasi quattro anni dalla sua istituzione, il fondo rotativo per Kyoto - che stanzia 600 milioni di euro per investimenti in energie rinnovabili ed efficienza energetica - non è ancora partito;
il fondo rotativo per Kyoto è stato concepito come uno strumento finanziario, gestito dalla Cassa depositi e prestiti spa e dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, che prevede l'erogazione di 200 milioni di euro l'anno - per tre anni - a favore di cittadini, imprese (tra cui le E.S.Co., Energy service companies) e soggetti pubblici, sotto forma di prestiti a tasso agevolato, per un'ampia serie di interventi in tecnologie pulite;
il fondo rotativo per Kyoto è stato istituito dai commi 1110-1115 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2006 (finanziaria 2007); entro tre mesi dall'entrata in vigore della legge, si sarebbero dovute stabilire le modalità di erogazione dei finanziamenti per il triennio 2007-2009, mediante un decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;
il decreto ministeriale venne firmato il 25 novembre 2008, mentre la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale avvenne soltanto il 21 aprile 2009; entro 60 giorni da tale data si sarebbe dovuta emanare la specifica circolare applicativa;
il decreto del Ministro dell'economia delle finanze del 17 novembre 2009, pubblicato il 22 gennaio 2010, ha fissato il tasso d'interesse per i prestiti agevolati «nella misura dello 0,50 per cento annuo»;
al termine del lungo e travagliato iter il Fondo rotativo sembrerebbe essere quasi completamente definito, ma, per la sua definitiva operatività, è necessaria una circolare applicativa, attesa da oltre un anno e ad oggi mai pervenuta;
la pubblicazione del succitato decreto del 17 novembre 2009 aveva illuso molti cittadini e operatori del settore sull'imminente partenza del meccanismo; illusione in parte alimentata da alcune contraddittorie dichiarazioni, ad avviso dell'interrogante contraddittorie, da parte dello stesso Ministro interrogato, che non hanno certo contribuito a fare a chiarezza;
in data 9 luglio 2010, in un'intervista al portale libero-news, il Ministro interrogato ha rilasciato la seguente dichiarazione: «abbiamo attivato il fondo di rotazione per Kyoto, allo scopo di contribuire al superamento di parte delle difficoltà finanziarie che ancora ostacolano la diffusione di progetti e tecnologie per le rinnovabili e l'efficienza energetica, (...)», quando non è ancora possibile attingere alle risorse del Fondo;
il 14 luglio 2010, in occasione dell'inaugurazione dell'impianto Archimede a Priolo, il Ministro interrogato ha annunciato l'accordo con il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca Mariastella Gelmini per utilizzare una quota del fondo rotativo per Kyoto per finanziare progetti nel campo della ricerca energetica (fonte Radiocor - Il Sole 24 Ore);
in pratica si ha il fondato timore che risorse del fondo per Kyoto, prima ancora di vedere la luce, vengano stornate per altre finalità, pur lodevoli, ma non coerenti con le esigenze che avevano motivato la creazione del fondo;
non bisogna dimenticare che il termine per l'adeguamento ai parametri stabiliti dal protocollo di Kyoto è fissato per il 31 dicembre 2012 e la tardiva attivazione del fondo rende sempre più difficile l'avvio delle iniziative necessarie ad evitare le sanzioni previste per il mancato rispetto degli obiettivi di riduzione -:
in quali tempi il Ministro interrogato ritenga che verrà emanata la circolare applicativa di cui in premessa, consentendo così, dopo quasi quattro anni, di avviare una concreta politica di riduzione delle emissioni di gas serra, e se risponda a verità che il Governo intenderebbe utilizzare parte delle risorse del fondo per Kyoto per altre finalità in modo a giudizio dell'interrogante inappropriato, col rischio di compromettere il raggiungimento degli impegni assunti dall'Italia in ambito internazionale.
(5-03436)