MANCUSO e CARLUCCI. -
Al Ministro per i beni e le attività culturali.
- Per sapere - premesso che:
il museo diocesano dell'Arcidiocesi di Salerno - Campagna - Acerno è chiuso al pubblico in attesa di interventi strutturali e di messa in sicurezza degli impianti;
il museo è allocato nell'ex seminario arcivescovile insieme all'archivio e alla biblioteca a ridosso della preziosa cattedrale e ne completa idealmente la colta e ricca visita;
il percorso museale inizia attraverso il linguaggio di preziosissimi manufatti medievali, dipinti e sculture che dal Medioevo conducono al XIX secolo; a tutto ciò va aggiunta un'importante raccolta numismatica, che annovera monete della Magna Grecia, della Roma repubblicana e imperiale, del periodo longobardo e normanno, fino al Medagliere Pontificio;
il museo diocesano custodisce, soprattutto, un tesoro unico al mondo: il celebre ciclo di formelle di avorio del XII secolo, espressione unica di arte salernitana medioevale;
si tratta della più vasta e completa raccolta eburnea del Medioevo cristiano, si compone di 67 pezzi, distinti soprattutto nei due cicli dell'Antico (18) e Nuovo (19) Testamento, ed è opera di vari autori;
tra le altre testimonianze antiche di altissimo livello vanno ancora segnalati: l'Exultet (rotolo membranaceo con 23 scene dipinte in stile bizantino); la Croce del Guiscardo de XI secolo (ottone, smalti e pietre dure); la Croce dipinta del Barliario del XIII secolo (dipinto su tavola) -:
se il Governo intenda verificare lo stato dell'arte della progettazione e delle opere inerenti alla restituzione all'uso pubblico del museo diocesano dell'Arcidiocesi di Salerno - Campagna - Acerno;
se, in subordine, il Governo intenda valutare, per quanto di competenza, l'ipotesi di predisporre provvisoriamente una sede museale più ridotta, che consti solo di 2-3 sale, al fine di mostrare e valorizzare almeno la collezione di formelle eburnee, che nel 2008 hanno riscosso un notevole successo di pubblico internazionale, nell'occasione di una mostra temporanea, e che ha la capacità di attrarre nella città campana tanto esperti e addetti ai lavori, quanto turisti e visitatori.
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