ZAZZERA. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:
l'endocrinologo dell'università statale di Milano, Paolo Beck-Pecox, ha recentemente dichiarato che i fondi assegnati dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca per i progetti di ricerca biomedica di interesse nazionale (Prin), circa 20 milioni di euro, non sarebbero stati attribuiti in modo meritocratico;
in particolare, le università la «Sapienza di Roma» e «Federico II» di Napoli, nonostante si trovino rispettivamente al 7
o e all'8
o posto della graduatoria del Censis sui migliori atenei italiani, avrebbero ricevuto più fondi di altri istituti che hanno conseguito maggiori risultati;
anche i criteri di assegnazione dei fondi alla ricerca sanitaria non sono esenti da forte critiche da parte degli scienziati. Sulla questione il primario della clinica medica di Pisa, Ferruccio Bonino, ha denunciato che l'attribuzione finanziamenti non considera l'incremento di impact factor, ovvero l'indice di misura della capacità di produrre ricerca scientifica ad alto livello. Pertanto non solo il settore soffre dei consistenti tagli ai fondi stabiliti dal Governo, ma lamenta anche il metodo con cui i finanziamenti residui vengono assegnati;
lo stesso dottor Bonino, come riportato dal quotidiano il Corriere della Sera di sabato 24 aprile 2010, ha dichiarato che l'unico istituto tra i più importanti Irccs nazionali ad aver beneficiato di un aumento di finanziamenti è stato il San Raffaele. Altri invece, nonostante evidenti risultanti, non avrebbero goduto di alcun aumento di risorse;
l'esigenza è dunque quella di migliorare i criteri di assegnazione dei finanziamenti, già gravemente insufficienti. Non appare peraltro neppure adeguata la soluzione adottata per l'attribuzione da parte del Ministero della salute di circa 28 milioni di euro a progetti di ricerca di ricercatori italiani al di sotto dei 40 anni;
in questa occasione, al fine di tutelare la trasparenza e l'indipendenza nella valutazione dei suddetti progetti, il bando ministeriale si è rimesso alla decisione degli Istituti nazionali della salute degli Stati Uniti (NIH). La valutazione NIH tuttavia è stata sottoposta al controllo del comitato di valutazione previsto dalla legge, costituito da 10 membri di nazionalità italiana o straniera e di età inferiore ai 40. Detto Comitato avrebbe apportato delle correzioni ai precedenti giudizi e punteggi attribuiti dal NIH, finendo per escludere o includere dall'area finanziata alcuni progetti, difformemente al parere dei valutatori americani;
dai risultati del bando inoltre si evince che le regioni del Nord hanno ricevuto la maggioranza dei finanziamenti. Circa il 12 per cento dei progetti presentati dalla Lombardia sono stati finanziati, mentre nessuno di quelli provenienti dalle Marche, dal Friuli-Venezia Giulia, dalla Sardegna e dalla Basilicata è stato approvato. L'ente maggiormente premiato è stato il San Raffaele (11 progetti approvati su 51). L'Istituto superiore di sanità, nonostante abbia presentato ben 75 progetti, ha ricevuto solo una approvazione -:
se alla luce di quanto riportato in premessa, i Ministri interrogati intendano chiarire quali siano i criteri di assegnazione dei finanziamenti ed, in particolare, in riferimento all'istituto San Raffaele, quali siano le ragioni dell'aumento percentuale di fondi assegnati nonostante il mancato incremento di impact factor.
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