RAO e RIA. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:
in molte città italiane sono arrivate ai giudici onorari di tribunale (Got) da parte dello Stato richieste di rimborso;
questi magistrati, nati nel 1998, non sono dipendenti statali, bensì avvocati che, dietro un compenso basso (73 euro a udienza) avevano il compito di aiutare provvisoriamente i magistrati togati a smaltire l'enorme mole di arretrato dei tribunali: un lavoro che non potevano rifiutarsi di svolgere, pena la revoca;
a incarico svolto, gli onorari presentavano un resoconto della loro attività e le cancellerie, dunque un funzionario statale, liquidava le loro spettanze;
il 4 settembre del 2008, tuttavia, il Ministero della giustizia ha emesso una circolare (cui è stato dato valore retroattivo) con la quale ha stabilito che alcuni incarichi non dovevano essere loro retribuiti;
così, dopo 10 anni, i Got del tribunale di Alessandria si sono visti richiedere indietro 225.600 euro; a Venezia ne sono stati richiesti 160.000 e da gennaio 2010 è stato loro trattenuto 1/5 dello stipendio; a Firenze il tribunale, per recuperare denaro, ha bloccato i pagamenti e per 9 mesi i Got hanno continuato a lavorare a paga zero; a Roma, dove sono stati richiesti 60.000 euro, il dirigente non ha retribuito i componenti dei tribunali collegiali;
la magistratura onoraria non ha un ruolo complementare e occasionale, ma anzi svolge una funzione assolutamente fondamentale nel rispondere ad una domanda di giustizia che sempre più massicciamente proviene dai cittadini;
l'Italia ha evitato, grazie all'attività di giudice onorario di tribunale e vice procuratore onorario, migliaia di condanne dall?unione europea o una pioggia di ricorsi per la legge Pinto, quella che prevede un risarcimento alle parti di un processo quando la sentenza arriva con troppi anni di ritardo -:
quali urgenti ed opportune iniziative intenda adottare, al fine di risolvere questa intollerabile situazione che colpisce operatori del diritto altamente qualificati. (5-03316)