Atto Camera
Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-03314
presentata da
LIVIA TURCO
mercoledì 28 luglio 2010, seduta n.360
LIVIA TURCO, BUCCHINO e MURER. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:
il regolamento applicativo della legge 30 luglio 2002, n. 189, la cosiddetta Bossi-Fini, riguardante l'ingresso degli stranieri in Italia riconosce alle regioni la facoltà di individuare le modalità più adatte per garantire l'erogazione delle cure urgenti, essenziali e continuative agli stranieri irregolari;
la disposizione deve essere considerata non in chiave di concessione di un particolare privilegio, ma semplicemente come scelta di politica sanitaria destinata ad assicurare le prestazioni essenziali a soggetti particolarmente deboli ed esposti e, nello stesso tempo, a tutelare la collettività dai rischi di diffusione di malattie infettive;
in diverse regioni e comuni, erano stati predisposti ad opera delle istituzioni preposte alla salvaguardia della salute pubblica ambulatori dedicati, gestiti da personale dotato delle necessarie professionalità e offerto agli utenti come luogo protetto, capace di assicurare la privacy e quindi di contenere i timori di riconoscimento e denuncia che di fatto possono allontanare da cure necessarie possibili utenti anche in situazioni di necessità ed urgenza;
negli ultimi mesi si sono succedute diverse chiusure di ambulatori per stranieri, come accaduto ad opera di alcune aziende sanitarie del Friuli che, dopo avere disattivato gli ambulatori di Udine, Gorizia e Pordenone, hanno chiuso anche quello di Trieste -:
se al Ministero della salute risulti il quadro generale delle strutture operanti a favore degli stranieri irregolari e quali siano le tendenze che è possibile rilevare in ordine alla loro diffusione sul territorio e alla loro capacità di rispondere ad esigenze sanitarie di natura individuale e collettiva e se il Governo non intenda cogliere l'occasione di un incontro con le regioni, eventualmente in seno alla Conferenza Stato-regioni, per favorire un orientamento comune in proposito e per fare in modo che, di concerto con gli enti regionali e locali, le delicate esigenze finora soddisfatte da questo tipo di strutture trovino una risposta positiva anche in futuro. (5-03314)