ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03275

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 357 del 22/07/2010
Firmatari
Primo firmatario: MATTESINI DONELLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 22/07/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GHIZZONI MANUELA PARTITO DEMOCRATICO 22/07/2010
DE PASQUALE ROSA PARTITO DEMOCRATICO 22/07/2010


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 22/07/2010
Stato iter:
08/03/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 08/03/2011
Resoconto VICECONTE GUIDO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 08/03/2011
Resoconto MATTESINI DONELLA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 22/07/2010

DISCUSSIONE IL 08/03/2011

SVOLTO IL 08/03/2011

CONCLUSO IL 08/03/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-03275
presentata da
DONELLA MATTESINI
giovedì 22 luglio 2010, seduta n.357

MATTESINI, GHIZZONI e DE PASQUALE. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:

con l'applicazione del regolamento decreto del Presidente della Repubblica n. 119 del 2009, concernente la nuova determinazione degli organici del personale amministrativo tecnico ausiliario (ATA), tramite lo schema di decreto interministeriale del 9 giugno 2010 trasmesso con nota del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca del 09 giugno 2010, prot. n. 5706, alcuni istituti scolastici situati in territori montani, alla fine del triennio 2009/2010 - 2010/2011- 2011/2012 dovranno affrontare una difficile situazione;

tale normativa, infatti, collegata all'articolo 64 del decreto-legge n. 112 del 2008, penalizza fortemente le realtà scolastiche che operano nei territori disagiati dei piccoli comuni montani e che presentano una dislocazione di plessi distanziati tra di loro. In particolare l'assegnazione del personale ausiliario, in base alla tabella 2 del predetto regolamento, prevede un incremento di tre unità con sedi da 5 a 7 e di 4 unità con sedi tra 8 e 11. Si evince che le scuole con 11 plessi hanno, rispetto ad una istituzione con 5 plessi, una sola risorsa in aggiunta pur avendo oltre il doppio di plessi da gestire;

lo schema di decreto considera altresì, nell'assegnazione di risorse, il tempo scuola erogato dall'istituzione scolastica prendendo come riferimento il numero totale di alunni che usufruiscono di 40 ore settimanali (orario completo di funzionamento della scuola infanzia, tempo pieno della scuola primaria e tempo prolungato della scuola secondaria) ma non il numero dei plessi in cui tale orario viene attivato; allo stesso modo si procede nel determinare la riduzione di personale amministrativo, che opera nelle segreterie, in quanto si calcola in rapporto al numero totale degli alunni a prescindere dalla complessità dell'istituto;

in sostanza le istituzioni scolastiche che operano in un territorio dove sono presenti piccoli comuni montani e gestiscono plessi non molto grandi, distanti tra di loro, con un numero superiore a 10 nei quali sono previsti un'apertura del servizio alla prima infanzia fin dai due anni (in base al comma 6 dell'articolo 2 del decreto del Presidente della Repubblica n. 89 del 2009) e un'attivazione di orario nel primo ciclo di 40 ore settimanali nell'80 per cento dei plessi, si trovano ad avere un'insufficiente assegnazione di risorse del personale ausiliario (in media, uno per plesso) che potrebbe solo garantire la vigilanza, ma non di certo la pulizia dei locali;

è risaputo che nei comuni di montagna la scuola rappresenta un servizio primario per le famiglie perché evita a bambini di età tra i 2 e i 10 anni, gli spostamenti nella stagione invernale soggetta, viste le altitudini, a precipitazioni nevose. Inoltre i piccoli comuni montani spesso, per ottimizzare le risorse del proprio ufficio scuola, delegano agli istituti alcuni compiti organizzativi quali, ad esempio, la gestione del budget delle uscite nel territorio, caricando le segreterie di ulteriore lavoro;

ad avviso delle interroganti, tale applicazione del regolamento rappresenta un enorme disagio per le istituzioni scolastiche situate in comuni montani, creando anche diseguaglianze tra cittadini -:

se non reputi doveroso prevedere una deroga ai parametri di calcolo di cui alle tabelle previste al punto 1.5 dello schema di decreto interministeriale per le realtà scolastiche che operano in territorio montano. (5-03275)
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

alunno

amministrazione locale

centro di ricerca

comune

istruzione

lavoro a tempo pieno

personale

professioni amministrative

professioni tecniche

soppressione di posti di lavoro